Bologna, 08 dicembre 2023 – Certe notti sei solo più allegro più ingordo, più ingenuo e coglione che puoi, quelle notti son proprio quel vizio che non voglio smettere, smettere, mai…
Queste sono le notti che ultimamente la Bologna bianconera sta vivendo. Dopo la rimonta contro il Barcellona la Virtus doma anche il corsaiolo Maccabi con una prova diversa, ma allo stesso simile, a quella di mercoledì scorso.
L’inizio del match è scoppiettante, con la Segafredo che trova molto spesso la via del canestro, grazie anche alla difesa non certo coriacea degli israeliani, ma che spesso si fa sorprendere dalle cavalcate, anche da canestro subito, degli uomini di coach Kattash.
Come per la partita di mercoledì il primo tempo è caratterizzato dalle palle perse felsinee, ben 10, ma, nonostante questo dato preoccupante, capitan Belinelli e compagni riescono a tenere il ritmo dei gialloblu guidati dal solito immenso Lorenzo Brown e dal talentuoso Baldwin, chiudendo la prima metà di gara in parità, grazie anche ad uno Shengelia monumentale, un Dunston solidissimo e ad un impronosticabile, inizialmente, controllo dei tabelloni. Il dato positivo per Bologna è che, benché si sia giocata la partita voluta dagli ospiti, il punteggio è in perfetto equilibrio.
Dopo essersi schiarite le idee negli spogliatoi la Virtus Bologna che scende in campo nella seconda metà di gara ha un piglio diverso e a suonare la carica è Daniel Hackett, vero leader spirituale di questo gruppo, che, dopo un primo tempo in sordina, prende in mano la partita, mettendosi in proprio e armando la coppia Toko-Belinelli porta i bianconeri sul +10.
Le palle perse calano drasticamente, solamente 2 in venti minuti, ed il ritmo non è più quello frenetico del primo tempo, inoltre dalla panchina arrivano le forze fresche di uno Smith veramente solidissimo che sporca ogni pallone possibile e segna punti importanti.
Nonostante i 10 punti di vantaggio toccati più volte i ragazzi di coach Banchi non sono mai riusciti a scappare perché, quando hai di fronte una coppia di giocatori in grado di crearsi un tiro da soli, in pochissimi secondi come la coppia di guardie di Tel Aviv, la fuga è difficile, ma come la frenesia dà, la frenesia toglie, ed un paio di palle perse di troppo di Baldwin permette alla Virtus Bologna di portare in porto una partita insidiosissima, resa ancora più complicata dai falli di Dunston e dall’ infortunio di Mickey, tanto che nei minuti finali il povero, influenzato Shengelia ha dovuto evoluire anche come centro con l’utilissimo Dobric da 4, ma nonostante questi problemi la partita è stata portata a casa senza troppi patemi.
Alcuni dati importanti: punti dalla panchina 43-25 per Bologna, ma la lotta a rimbalzo, vero spauracchio nel prepartita 38-37, sempre per la Virtus.
Con questa sconfitta il Maccabi sarebbe virtualmente nono, ma in compagnia di altre quattro squadre, e fuori dalla zona play-off solo per la classifica avulsa, importantissimo sarà il prossimo scontro diretto contro l’ Efes sul campo neutro di Belgrado della prossima settimana.
In casa bianconera coach Banchi si gode questo Gruppo, che ogni partita trova un protagonista diverso dal Lumberg mostruoso di mercoledì allo Smith di questa sera e che, nonostante acciacchi di diverso tipo, riesce a tirare fuori una soluzione per tutte le problematiche, come l’assenza di Pajola che, contro la coppia di guardie degli israeliani, questa sera avrebbe fatto veramente comodo.
La cosa che comunque salta più agli occhi è che il terzetto Hackett–Belinelli–Shengelia sta trascinando questa squadra, con il georgiano che sta disputando un girone di andata da MVP del torneo, alla faccia di chi non vedeva in questa compagine giocatori in grado di prendersi le responsabilità di guidare il gruppo.
Ora, a completamento di questo tour de force, i felsinei sono attesi al derby d’Italia di domenica pomeriggio, con neanche 48 ore di riposo, contro l’Olimpia Milano ferita di questo periodo, un bel menù, non c’è che dire. Una considerazione personale: visti gli sforzi e la chimica che si sta creando in questa squadra sarebbe un delitto non pensare di trovare un giocatore che possa essere più performante del Cacok attuale, la squadra, il coach ed il pubblico se lo meriterebbero.
Highlights
Sala Stampa
Il commento di coach Kattash nel dopo gara:
“Congratulazioni a Bologna per l’ottima partita. Noi offensivamente abbiamo fatto le cose giuste per vincere, ma in difesa no. Hanno segnato 50 punti per 50, è decisamente troppo. Dobbiamo mostrare maggiore impegno in difesa. Siamo in una situazione difficile, ma credo che siamo abbastanza buoni per poter vincere partite come queste. Possiamo perdere, ma non prendere 100 punti.”
Le parole di Luca Banchi al termine della gara con il Maccabi:
“Una bella e importante vittoria. Siamo stati solidi e consistenti per tutti i 40’. Il Maccabi ha enorme talento offensivo, l’ha fatto vedere dall’inizio. Siamo stati a contatto nel primo tempo, provando a contenerli non sempre con profitto, poi abbiamo aggiustato alcune cose, soprattutto in attacco, dopo le 10 perse del primo tempo. Non è frequente nel basket europeo vedere le squadre correre da canestro subito. Siamo stati davvero solidi, lavorando su piccoli dettagli.
In una partita così devi stare concentrato, non diventare frenetico, e alla fine siamo stati molto intelligenti a incanalare la gara nella nostra direzione, nel nostro territorio. Rispetto al Barcellona abbiamo fatto lo stesso tipo di partita, contro avversari molto diversi. E la squadra ha trovato dentro di sé le risorse per aggiustare le cose e trovare il flusso a noi più congeniale.
Ora pensiamo alla prossima partita in trasferta.”
Ogni volta c’è un nuovo protagonista?
“Avere cura dei possessi è determinante per noi, abbiamo fatto una grandissima partita difensiva anche con 90 punti subiti. Il Maccabi è una squadra fortemente orientata alla parte offensiva, noi abbiamo cercato di giocare la miglior partita possibile. Ci sono stati tanti protagonisti, più o meno evidenti, con tanti quintetti e buona collaborazione difensiva. Smith ha fatto una buona partita, come molti compagni.
Poi siamo sempre in emergenza, Bruno Mascolo si è infortunato mercoledì, oggi Jordan Mickey, tra l’altro lui e Shengelia non si erano allenati ieri. Siamo a gestire l’urgenza e l’emergenza, problemi inevitabili quando giochi con questa frequenza, giocando molto e viaggiando molto accumuli fatica su testa e gambe dei giocatori. E’ importante spremere risorse ed energie da tutti.”
L’anima della Virtus? E’ una squadra che cerca di far tesoro della presenza di tanti giocatori esperti, a ogni livello, dalla NBA all’Eurolega al campionato italiano. E che hanno un vissuto comune, che dà dei vantaggi. Il mio compito era quello di normalizzare un ambiente che aveva vissuto uno stress estivo forse inopportuno, e ritrovare una linea per valorizzare le risorse che abbiamo in organico. E sono tante: grandi campioni, la struttura di gioco lasciata dal precedente allenatore, la cultura vincente del club. In una stagione lunghissima cerchiamo di essere più performanti possibili, per arrivare a essere competitivi domenica pomeriggio, tra meno di 48 ore.”
Il commento di Capitan Belinelli alla vittoria contro il Maccabi
“L’Eurolega è dura, ogni partita è dura. Due giorni dopo la vittoria contro il Barcellona è stata un’altra partita dura contro una squadra che va benissimo a rimbalzo e corre tantissimo. Siamo una squadra che ha qualcosa di speciale, dobbiamo continuare a lavorare e continuare così.”
Virtus Segafredo Bologna vs Maccabi Playtika Tel Aviv
Parziali: 28-29; 21-20; 29-23; 22-18
Pagelle
Iffe Lundberg 6,5: non ripete la prova monstre di mercoledì, ma difende e ha iniziativa, cose che lo scorso anno dopo l’infortunio alla mano erano sparite e porta giù ben 6 rimbalzi. Mezzo voto in meno per quel contropiede forzato 1 vs 4 quando bisognava controllare il ritmo.
Marco Belinelli 8: parte dalla panchina e fa fatica a trovare la mira giusta, ma dopo un paio di bordate a salve entra in ritmo e non si ferma più, è impressionante come sappia esattamente dove è il canestro in qualunque zona del campo si trovi, non c’è un tiro che non possa prendere. Non male per un trentasettenne che forse potrebbe dare una mano…
Jaleen Smith 7,5: dopo alcune partite sotto tono ha la forza mentale di riprendersi e di disputare una gara solidissima, specialmente in difesa, sporca una marea di palloni, ne recupera due e va anche in doppia cifra, bentornato.
Ognjien Dobric 6,5: parte in quintetto con compiti prettamente difensivi. Fa il suo, anche lui contribuisce a tenere sotto controllo i tabelloni, ma sbaglia due bombe dall’angolo che dovrebbero essere il suo pane, comunque sempre utilissimo
Bruno Mascolo n.e.
Devontae Cacok 5: due minuti di nulla, ma che evidentemente per coach Banchi sono stati abbastanza, mai più riproposto con Dunston fuori per falli e Mickey indisponibile, Huston abbiamo un problemone.
Toko Shengelia 9: per fortuna che giovedì non si è allenato ed aveva la febbre, sarei curioso di sapere che medicine ha preso, magari la pozione di Panoramix. Semplicemente devastante, 27 punti con 16 tiri, 34 di valutazione, ha portato a scuola di post basso tutti gli avversari, ha pure giocato centro, a fine gara pare che gli abbiano chiesto di pensare anche alla Torre Garisenda.
Daniel Hackett 8,5: conferma la prova col Barcellona, dopo un primo tempo in sordina suona la carica ad inizio terzo quarto e spezza la partita e condisce il tutto con 8 assist, l’anima virtussina.
Jordan Mickey 6,5: battaglia sotto canestro e già questo è importante poi prende una botta e non può più rientrare nel secondo tempo, ma il ragazzo c’è.
Achille Polonara n.e.
Bryant Dunston 7+: è un rullo compressore, spiana le aree per i compagni, intorno a lui c’è il vuoto, che prenda un solo rimbalzo non fa testo. Chiedete a Belinelli come si trova col n° 42 che gli porta i blocchi.
Isaia Cordinier 5,5: partita frenetica che lo porta ad un paio di palle perse di troppo, ma soprattutto ad un quarto fallo stupido, per la Virtus è troppo importante e deve imparare a gestirsi.
Antonius CLeveland 5: il fisico c’è, ed i talento difensivo pure, ma stasera si fa tradire dai nervi con falli stupidi ed un tecnico che lo toglie prematuramente dalla partita.
James Webb III n.e.
Lorenzo Brown 8: giocatore totale, regia, rimbalzi canestri, 1vs1 infermabile, lo penalizzano le percentuali nel tiro da 3 punti, ma gli errori sono arrivati nel finale quando doveva necessariamente forzare, fenomeno.
Wade Baldwin IV 6,5: il talento è lì, tutto da vedere, ha tiro, fisico, mezzi tecnici spaventosi, ma da quella gara 5 contro l’ Olimpia non ha migliorato di un micron le sue letture, splendido orpello, ma da lasciare a sedere nei finali, anche stasera 4 palle perse banali.
Rafi Menco 5,5: una bomba e poco altro, timido.
Roman Sorkin 5: in attacco ha qualche movimento molto interessante, ma dietro è stato torturato ogni singolo istante della sua partita difensiva da Shengelia, notti da incubi.
Jasiel Riveiro 5,5: il fisico è imponente, ma è l’indolenza difensiva che lo punisce, in ritardo di mezzo secondo nel chiudere l’area, peccato perché con quel telaio potrebbe fare danni veri.
Jake Cohen 5: anche lui passa dal tritacarne georgiano, deve ancora crescere.
Omer Meyer n.e.
Josh Nesbo 6+: il suo a rimbalzo lo fa, ma in attacco è molto impreciso, detto che tirare contro il Dunston di questa sera non era cosa banale.
Tamir Blatt 7: il figlio di David fa un’altra partita di spessore. Difensore rognoso, tiratore affidabile è il perfetto completamento della coppia titolare, che io terrei in campo nei finali.
Bonzie Colson 6,5: è protagonista nel primo tempo delle tante palle rubate ai virtussini, ma nella ripresa, senza le ingenuità altrui si placa, e se non può andare in campo aperto perde molta della sua efficienza.