Altra sconfitta per l’Olimpia Milano in Eurolega, altra sconfitta arrivata dopo aver accumulato un cospicuo vantaggio, dilapidato tutto quanto negli ultimi 15 minuti.
Certo questa non ha il sapore della beffa come quella di 48 ore fa a Monaco di Baviera, ma lascia comunque un senso di impotenza e rassegnazione in tutto l’ambiente, tifosi compresi.
Perché se non vinci nemmeno quando sei sopra di quasi 15 punti a 15′ dal termine, quando lo fai? In realtà queste partite, che si assomigliano tutte per svolgimento, dicono abbastanza chiaramente che questa squadra è costruita male, e lo avevamo intuito.
Poi, che fin quando la difesa lascia prendere tiri senza quella pressione feroce che si trova nei momenti clou della stagione, Milano mantiene buone percentuali da 3 e segna parecchi punti.
Quando si alza invece la cortina di ferro difensiva, caratteristica di squadre progettate per arrivare alle F4 (ci ricordiamo la difesa dell’Olimpia di Punter e il Chacho?), allora per i biancorossi scende la notte.
Pochi giocatori in grado di trattare la palla ad alto livello, pochissimi in grado di ragionare sotto quella pressione e nessun riferimento credibile in post basso tra i lunghi fa sì che, ad ogni partita, succeda in finimondo tra palla perse, tiri impiccati e cross da 10 metri sganciati al 24″ utile.
Questi siamo, si dice ai nostri giorni: finita la telenovela Messina si guarda ora al mercato come unica opzione per raddrizzare la stagione, almeno in Italia dato che sono a rischio pure le F8 di Coppa Italia.
Visto l’infortunio di Mirotic che pare tenerlo fuori per mesi, forse per tutta la stagione, andrei a prendere ovviamente il playmaker, la guida che tutti aspettano come il Messia.
Poi un 2-3 che si accoppi con Shields ed il play, ed un bel lungo che faccia quel che né Kamagate né Poythress son riusciti a fare
Con una struttura come questa, la squadra dovrebbe finalmente tornare ad essere più quadrata, più talentuosa e più atletica, in grado di reggere meglio le sollecitazioni delle difese europee. Dipenderà poi dai nomi di quelli che arriveranno, che caratteristiche avranno e come si incastreranno. Speriamo bene.
IL TABELLINO: Partizan Belgrado – Olimpia Milano 82 – 69
DIAMO I NUMERI
167 – i secondi in campo di Poythress. Lo scrivevo due giorni fa che per me rappresenta la delusione più grande fin qui. Non esiste che un giocatore del suo calibro giochi una partita del genere, con 2 errori di posizionamento in difesa che a questo livello c’entrano poco e un fallo banale manco fosse un aquilotto alle prime armi. Adesso che Mirotic sarà fuori per tanto, forse per tutta la stagione, potrebbe anche avere più spazio, oppure Messina potrebbe decidere di sacrificarlo per arrivare a prendere un lungo più di sostanza e meno alterno di lui, e magari con più Q.I. cestistico perché Alex ne ha proprio poco.
16 – i punti di quell’ominicchio di Bruno Caboclo. In un mondo normale dovrebbe essere squalificato per anni, perché non esiste che tu firmi con Venezia e poi la bidoni senza pagare pegno perché nel frattempo giochi il mondiale bene e ti arrivano quindi offerte più prestigiose. E’ una vergogna che solo in uno sport amministrato da gente poco trasparente può succedere. Questo per dire che non doveva giocare, ed invece è stato decisivo perché ha contribuito con le sue triple all’inizio in maniera decisiva. Ah, spero di non vederlo mai a Milano, se non da avversario per infamarlo…
19 – i punti di Punter, uno dei maggiori rimpianti della storia Olimpia. Ribadisco che 2 anni fa fu lui a volersene andare, quindi non è che si poteva sequestrarlo. Però ragazzi, con lui nel motore di fianco a Shields Milano cambierebbe volto ed avrebbe, come li ha avuti in quella fantastica stagione europea, due esterni tra i top 5 d’Europa…Che poi mi chiedo, ma tornare alla carica offrendogli quel che eventualmente pretende? Io lo riaccoglierei a braccia aperte…….
400 – i minuti complessivi di Ricci e Kamagate, due che vanno recuperati per la causa. Pippo adesso senza Mirotic acquista un ruolo simile a quello dell’anno scorso, per cui ci si aspetta una reazione ad un inizio di stagione pessimo a partire dal big match di domenica. Il francese invece se non vuole buttare un anno conviene che vada a giocare in prestito, magari in una squadra di Eurocup. E conviene come dico da tempo che si innesti finalmente un lungo atletico e rimbalzista nel motore, vediamo se è la volta buona o se l’immarcescibile Hines dovrà continuare a sobbarcarsi un lavoro troppo grande per le sue potenzialità odierne
SALA STAMPA
Ettore Messina
“E’ ironico che nella terra del grande maestro Asa Nikolic abbiamo fatto esattamente come raccomandava lui di non fare. Il Professor Nikolic diceva che quando si riempie il secchie di latte non si deve con un calcio rovesciare tutto. Noi siamo diventati professionisti, maestri di questa pratica.
Abbiamo giocato 26-27 minuti di grande pallacanestro e poi abbiamo fatto ogni tipo di errore e ci siamo persi. Quello che abbiamo fatto verso la fine del terzo periodo è stato incredibile.
Purtroppo non è la prima volta che succede. Possiamo solo cercare di migliorare, lavorando e magari recuperando gli infortunati. Abbiamo fatto scelte pessime, ci manca sicuramente Mirotic, stiamo ancora cercando un playmaker ma non è questo il punto.
Abbiamo abbastanza da poterci permettere di fare meglio di così. Mirotic? Sicuramente parliamo di un’assenza di settimane ma forse di più. Finirà tutti gli esami che deve fare e poi sapremo la prossima settimana quale sarà la strada migliore da percorrere per recuperarlo”.
Cristiano Garbin
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