di Michele Longo (Vox&One podcast)
Saragozza 8 novembre 2023 – Così come all’andata, anche al ritorno l’Happy Casa Brindisi sfodera una prestazione orgogliosa contro il Casademont Saragozza. Gli spagnoli vincono 91-72 in una partita che, a dir la verità, in alcuni momenti è sembrata più un allenamento.
Nel secondo tempo, con Saragozza +20 e i ritmi calati ci hanno pensato gli arbitri a tenere viva l’attenzione, prima con un tecnico per flopping al limite dell’assurdo fischiato a Sneed (quinto fallo) poi con fischi quantomeno discutibili alla difesa di Saragozza e concludendo l’opera con un altro tecnico a Lombardi per ragioni sconosciute. In una partita corretta, che scorre via tranquilla anche in modo piacevole, un tale protagonismo risulta abbastanza inadeguato.
Tornando al basket giocato, Brindisi si presenta al Pabellón Principe Felipe senza Senglin, Laquintana, Bayehe ancora infortunati, e Morris in permesso negli USA per la nascita della figlia. A tutto ciò si è aggiunto il nuovo risentimento muscolare per Jajuan Johnson che è restato in campo per soli 53 secondi, salvo poi uscire e affidarsi alle mani del fisioterapista Rino Longo. L’emergenza è tale che per diversi minuti i pugliesi si sono trovati a giocare con Seck e il baby Malaventura.
Insomma, piove sul bagnato in casa Brindisi, ma qualcosa di buono si è visto. Il -19 finale è maturato solo nei secondi finali e Brindisi, nonostante non abbia mai dato l’impressione di poter vincere la partita, è restata sempre in scia. Anche quando è spronfondata a -22, ha trovato la forza di reagire e ricucire parzialmente lo svantaggio., a differenza di quanto successo contro Pesaro e Napoli. Con i giocatori a disposizione, Sneed fuori per cinque falli a metà del terzo quarto, aspettarsi di più era davvero impossibile. Il cammino in coppa è compromesso, e non sembra essere un grosso problema per il presidente Marino, ma da queste partite è possibile evincere i punti da cui Brindisi ha bisogno di ripartire, oltre allo scontato recupero degli infortunati.
COACH MARCO ESPOSITO
Doveva lasciare il posto a Dragan Sakota, invece il Covid che ha colpito il tecnico serbo, gli ha dato la possibilità di condurre la squadra per altre due partite. La difesa è notevolmente migliorata, in attacco si vedono finalmente cose interessanti, i giocatori lo seguono e sono con lui al 100%. La dimostrazione? Per due volte Brindisi ha iniziato a combinare disastri, con i soliti attacchi a testa bassa e senza letture, che hanno portato solo a palle perse e punti facili concessi in transizione. In entrambe le occasioni Esposito ha dato vita a time out alla Obradovic (Where do you go? Urlato a più riprese in faccia a Sneed) e in entrambe le occasioni la squadra è uscita benissimo, con energia e 6-0 di parziale. La triste realtà è che a Brindisi mancano proprio gli interpreti, ma avere un assistente come Esposito può essere un grande vantaggio per Sakota.
KYZLINK E LOMBARDI
Il primo ha un contratto a gettone, con opzione solo per la società, sta giocando da play, tutto tranne che il suo ruolo, ed è una delle poche luci dell’attacco brindisino. Il secondo era quasi fuori dalle rotazioni con Corbani, mentre ora sembra rinato sotto il profilo della voglia, della grinta e dalla capacità di far valere il suo fisico. L’emergenza ha portato Esposito a farlo giocare da cinque tattico e lui non sta sfigurando affatto. Insomma entrambi si stanno giocando alla grande le proprie carte e le occasioni che le contingenze mettono a disposizione. Sta ora alla dirigenza decidere cosa fare con Kyzlink (oggi una doppia doppia da 21+10), ma visto il livello della squadra uno con la sua classe farebbe molto comodo.
XAVIER SNEED
L’esordiente in Italia Leo DeRycke ha commesso parecchi errori nella costruzione della squadra, ma la presa di Sneed è notevole. È giocatore vero, adatto al basket moderno, e fondamentale in una squadra leggera come Brindisi, un cestista di sistema che tale deve rimanere. Se si mette in hero mode diventa dannoso, ma quando viene catechizzato e gli si ricorda qual è il suo ruolo e quali parti del campo deve coprire, risulta davvero solido.
Per quanto riguarda Saragozza c’è poco da dire, ha capito la situazione in cui versava Brindisi e ha messo subito al sicuro il risultato, salvo poi gestire e ristabilire le distanze ogni volta che il vantaggio si ricuciva leggermente. Continua ad avere tanto da Watt (17 punti) e poco da Smith, giocatore dal potenziale assurdo che ancora non riesce a sprigionarsi. Nel finale c’è gloria anche per il 19enne Moreno che bagna il suo esordio europeo con due punti di grande classe.
I PARZIALI: 25-18, 19-12, 27-27, 20-15