La Reyer Venezia gioca bene, a tratti benissimo, contro una Openjobmetis Varese troppo leggera e ormai in crisi di risultati in LBA: i lagunari si impongono nettamente per 102-88, con la partita che approssimativamente dura solo 30 minuti. La festa del Taliercio nel secondo tempo porta i padroni di casa a quota 5 vittorie in altrettante partite nel nostro campionato, mentre i lombardi incassano il quarto ko consecutivo e restano a quota 2 punti in classifica.
Nell’incontro disputato a Mestre c’è stato pochissimo equilibrio: Venezia ha voluto mettere le cose in chiaro fin dal primo quarto. La squadra di casa è brava fin dai minuti iniziare a sfruttare tutti i vantaggi fisici contro il risicato reparto lunghi di Varese per crearsi tiri da dentro l’area (8/11 da 2 al 10′) oppure sul perimetro. Sono addirittura 35 i punti segnati nella prima frazione: Varese arriva solo a 23, con dei buoni lampi di Moretti e Hanlan. Nel secondo quarto la Reyer sembra poter indirizzare ancora di più il match ma l’OJ resta lì con i tiri da 3 punti (5/8 dopo 12′). Dopo essere arrivata sul 47-30, Varese mette insieme un parziale da 9-22 grazie al calo di concentrazione di Venezia e ai primi squilli di Cauley-Stein: si va all’intervallo sul 58-52, nonostante il dominio interno della Reyer.
La performance al tiro da 3 punti stellare degli ospiti, però, non è abbastanza per rimanere a contatto: dopo che Varese arriva sul -5 nel terzo quarto (65-60) la difesa di Venezia stringe i ranghi, continua a cavalcare gli ottimi Brooks e Wiltjier e ritocca il massimo vantaggio sul +25 chiudendo di fatto la contesa (95-70). Fondamentali in questo frangente le giocate di Wiltjer, praticamente perfetto in attacco, e di Tucker, oltre al buonissimo impatto di Tessitori. Varese non ne ha più e riesce a non affondare solo grazie alle prodezze di Moretti e Hanlan. Gli ultimi minuti sono solo mero garbage time, fino al +14 finale.
Reyer solida, fisica e precisa: la squadra di Spahija resta capolista
Pochissime notizie negative per la squadra lagunare: in campionato si resta a punteggio pieno, con un’altra prestazione convincente e una prova offensiva davvero di altissimo livello. A fine partita sono addirittura 25 gli assist totali, a fronte di 9 sole palle perse: la Reyer diverte e si diverte, passandosi il pallone e trovando tanti protagonisti nel corso della partita. Bravo Barry Brown ad aprire le danze nel primo quarto (14 punti e 5 rimbalzi alla fine per lui) e Rayjon Tucker a dargli man forte nel corso del secondo (il #59 chiuderà poi con 18 punti).
Molto solidi anche Tessitori (9+8) e Wiltjer (20+6) sotto canestro, che dominano il pitturato fisicamente e tecnicamente: l’ala canadese, in particolare, è semplicemente perfetta in attacco a giocarsi le situazioni di uno contro uno spalle a canestro, andando a creare dei problemi irrisolvibili nel reparto lunghi risicato di Varese.
Non può mancare una menzione a Jeff Brooks che si accende nel secondo tempo e chiude la partita con 21 punti e 8/9 al tiro. Alla sirena finale Venezia sfora quota 100 punti segnati, con 28/45 da 2 punti (62%) e 12/27 da 3 (44%). Bene anche in difesa, a parte nella fase centrale della partita in cui un paio di disattenzioni favoriscono il rientro di Varese.
Tanti campanelli d’allarme in casa Openjobmetis, ma il tempo per lavorare resta poco
Sia chiaro: aspettarsi Varese competitiva contro questa Reyer era un’utopia. Ma il modo in cui i lombardi sono stati addirittura “scherzati” a tratti dai veneziani è stato quantomeno preoccupante: nei primi 15 minuti di partita sembrava addirittura veder giocare due squadre di categorie differenti, dal punto di vista fisico. Eh sì, perchè il problema dell’OJ rimane soprattutto dentro l’area: l’unico lungo di ruolo, in questo momento, è Cauley Stein e l’ex Sacramento non sta facendo nulla per essere il trascinatore di cui questa squadra ha bisogno.
Alla fine ci sono 8 punti e 7 rimbalzi per lui, ma è troppo poco, soprattutto considerando il pochissimo “effort” a rimbalzo e in difesa. Anche così si spiega il 17/24 da 2 punti e il 21-12 nella lotta a rimbalzo a favore di Venezia nel primo tempo, così come il confronto delle percentuali nel tiro da 2 a fine partita (62% Reyer, 39% Varese).
La Openjobmetis resta troppo leggera e aggrappata alla corsa e al tiro da 3, che comunque porta dividendi durante tutta la gara fino all’ottimo 17/33 finale. E forse proprio questo dato è il più preoccupante, perchè essere sconfitti senza appello pure con 17 triple a bersaglio è un bel campanello d’allarme. La difesa è per buoni tratti inesistente e piegata dalla fisicità di Venezia, togliendo dunque anche la possibilità del contropiede, l’assenza di un “4” di ruolo si fa tragica a rimbalzo e la mancanza di un playmaker che metta in tiro WCS e i tiratori non fa prendere abbastanza ritmo all’attacco. L’ottimo dato al tiro da 3 punti è ispirato dalle iniziative individuali di Moretti e Hanlan: tutto il resto è da rivedere. Ma il tempo non c’è perchè gli impegni europei incombono: serve una scossa insperata nelle prossime uscite.
Umana Reyer Venezia 102 – Openjobmetis Varese 88
Parziali: 35-23; 23-29; 21-10; 23-26
Progressione: 35-23; 58-52; 79-62