di Michele Longo (Vox&One podcast)
Brindisi 25 ottobre 2023 – Chi pensava che sarebbe bastato l’esonero di Corbani per riportare la Happy Casa Brindisi alla vittoria si sbagliava di grosso. A Tallinn (Estonia) contro il Kalev/Cramo è andato in onda l’ennesimo psicodramma biancoazzurro che si è concluso con l’inevitabile sconfitta per 76-70, la settima consecutiva e la seconda in Europa dopo quella casalinga contro Saragozza.
Brindisi è in tunnel in cui non vede la luce neanche in lontananza. Non c’è chimica, non c’è altruismo, in altre parole non è una squadra. A tutto ciò si aggiunge il caos societario che si riflette chiaramente nella scelta del coach e non aiuta di certo la squadra a ritrovarsi. Esonerare il proprio allenatore senza avere un sostituto pronto (ok c’era Repesa, ma ultimamente la sua parola vale zero) è un peccato mortale, lo stesso fatto in estate quando si è forse lasciato andare con troppa fretta Frank Vitucci. Basti pensare che domenica Brindisi ha già uno scontro importantissimo contro Pistoia e non ha ancora un coach.
Dopo i nomi di Boniciolli, Golemac e Sakota, adesso il nome forte sembra quello di Ilias Zouros, curriculum di tutto rispetto e allenatore della Georgia fino a settembre scorso. Date queste premesse è impossibile negare che, al netto dell’impegno economico che c’è sempre stato, le colpe della società sono tante e c’è assoluto bisogno di compattezza, decisione chiare e soprattutto un intervento pesante sul mercato.
La panchina di Brindisi è affidata all’esordiente Marco Esposito, brindisino doc con alle spalle esperienze importanti come video analyst e assistente di Ettore Messina all’Olimpia Milano. Con i due play, Senglin e Laquintana, ancora assenti la scelta è di affidarsi a Kyzlink in cabina di regia e lasciare Morris nel ruolo di guardia, ma la mossa non sortisce gli effetti sperati. Brindisi chiude la partita con più palle perse (14) che assist (12) e questo la dice lunga su come l’attacco sia praticamente nullo. La squadra non costruisce, perde palle banali che portano a punti facili ed è solo pick’n roll e ricerca dell’uno contro uno.
L’unica nota positiva è Sneed che con 15 punti è il top scorer. La sua energia e fisicità sono vitali per l’attacco e la difesa brindisina, ma la troppa voglia di fare dopo il lungo stop rischia lo porta spesso a prendere decisioni affrettate ed errate in attacco. Laszewski prova ad evitare il probabile taglio sfoderando un doppia doppia (10+11) ma resta molto impreciso al tiro. Il Kalev/Cramo non ha fatto nulla di particolare, ma con una difesa decente e un buon uso del pick’n roll in attacco è riuscito a portare a casa una vittoria con poco sforzo.
Per il resto è il nulla cosmico. Jajuan Johnson è fuori dagli schemi, Morris tira con il 16% dal campo e Kyzlink non sta sfruttando le occasioni che ha a disposizione per spingere la società a estendere il contratto a gettone che scadrà tra poche settimane. Al di là però delle statistiche, Brindisi ha bisogno si ritrovarsi mentalmente. Zouros, se sarà lui, potrà dare una minima scossa e magari portare portare un po’ d’ordine nel caos che al momento si vede in campo, ma il roster sembra parecchio carente soprattutto negli spot di play e centro.
Nel frattempo, il nuovo coach, chiunque sarà, avrà un gran lavoro da fare, prima mentale e poi tecnico per portare fuori dal baratro una squadra che sembra diretta a sprofondare in A2. In bocca al lupo.
IL TABELLINO
BC KALEV/CRAMO-HAPPY CASA BRINDISI: 76-70 (13-16, 37-31, 60-52, 76-70)