Heraklion (GRE), 12 luglio 2023 – Nel match decisivo ad eliminazione diretta per le sorti dell’Eurobasket U20M l’Italbasket perde per la 5ª volta consecutiva, questa volta vs la solita Serbia, per 75-72 e dovrà perciò accontentarsi di un posto tra il 9° ed il 16° posto, augurandoci ovviamente che non finisca male con la retrocessione nella Division B attestandosi appunto tra il 14° ed il 16° piazzamento finale.
Adesso si giocherà con paura?
Una retrocessione che crediamo non debba arrivare. Anzi, che auspichiamo non arrivi in quanto anche oggi l’Italbasket U20M tutto sommato, al netto dei suoi limiti tecnico-tattici ma anche di qualità di proposizione offensiva (vero coach Magro?), ha fatto vedere qualcosa di interessante nel complesso rispetto alle tre sfide vs Belgio, Israele e Turchia.
Purtroppo il minimo comune denominatore di questa terza sconfitta su quattro gare (questa pesante perchè ci relega nella parte sfigata del tabellone), è sembrato lo stesso: squadra che non subisce più di tanto l’avversario ma che non riesce mai ad imporsi in modo netto in virtù di una caratura media diremmo buona ma non eccelsa e che alla fine si arrende o sfiancandosi nell’inseguire l’avversario o scegliendo delle soluzioni di tiro rivedibili quando la palla “dovrebbe” entrare.
E così, quando hai davanti una squadra solidissima (occhio a Nikola Saranovic, 20 p.ti, 7 rimbalzi e 3 assist ed a Mihailo Petrovic, 8 p.ti ma 7 assist), ma tutto tranne che imbattibile come questa Serbia, allora il rammarico aumenta perchè adesso sono ben 7 anni che l’ItalBasket U20M non finirà dalla parte nobile del tabellone, quello cioè che assegna i piazzamenti dal 1° all’8° posto: ultima volta in Finlandia, anno del Signore 2016, 5° posto battendo la Lettonia.
Non parliamo nemmeno di vittoria, quella è datata ben 10 anni fa, perchè è chiaro che questa Italbasket U20M non abbia le stimmate del team che possa ambire a posizioni di rilievo. Però anche oggi ha lottato, ha difeso (forse con minore attenzione nella fase centrale del match che poi l’ha indirizzato…), ma ha purtroppo continuato a sparare a salve da tre (oggi 22,3% vs il 45% della Serbia!), mentre da due è stata molto efficace (16/27 pari al 59,3%).
Peccato che questa efficacia però alla fine sia stata inutile e che per cercare qualche tiro da fuori di troppo (27, quanto come quelli da due…), si vada adesso nei posti meno nobili di questi Europei.
Sarebbe stato forse meglio accellerare palla in mano per cercare, come accaduto ma troppo poco, più di qualche canestro a difesa non schierata in quanto oggi i rimbalzi sono stati tutto sommato ben controllati (34-31 per la Serbia). Eh sì perchè insistere da tre non ha premiato. Eppoi statisticamente l’Italbasket U20M è la terz’ultima squadra che tira da tre con un bruttarello 22,3% totale nelle quattro gare…
Comunque, più tardi sapremo contro chi giocheremo il barrage per la finale (si spera), del 9° posto. Certo che l’amarezza rimane ma ora almeno conquistiamo il miglior posto delle più scarse, almeno.
Serbia – Italia 75-72
Parziali: 16-15; 21-14; 22-25; 16-18;
Progressione: 16-15; 37-29; 59-54; 75-72.
Le pagelle
#3 Alessandro Ferrari n.e:
#4 Nicola Giordano 5: purtroppo con lui in campo l’Italbasket cede nel momento topico del match quando subisce nel secondo periodo non riuscendo a gestire il gioco al meglio. Nel secondo tempo non migliora più di tanto, segna sì i soli suoi 2 p.ti in una fase calda del match e serve 2 assist ma in 14′ di gioco, ci vuole di meglio.
#7 Nicola Berdini 5-: numeri migliori del collega di reparto Giordano ma niente di esaltante con 4 p.ti, 3 assist e 3 rimbalzi e perloppiù in quasi 30′ in campo per colui che dovrebbe “accendere” il gioco in prima battuta. Lo 0/5 da tre non fa, ahimè, notizia.
#9 Ivan Onojaife 5: l’unico dotato atleticamente di un gran fisico ma, per la legge del compenso, quello che ha nei muscoli non lo ha nella sensibilità delle mani. Zompa che è un piacere, 4 rimbalzi per lui ma zero punti. Lavorare sui fondamentali al tiro, please.
#10 Davide Casarin 7: passato lo spavento per l’acciacco vs la Turchia, Davide oggi fa vedere che può essere il fulcro di questa squadra, quantomeno nelle prossime sfide. Non esagera mai, non sembra passare di là per caso come vs Israele e, soprattutto, cattura 4 rimbalzi servendo 7 assist, per lui 12 p.ti finali con percentuali buone perchè, appunto, non esagera sebbene perda 4 possessi. Tutto sommato una buona prova di carattere e sostanza.
#11 Nicolò Virginio 7,5: da bravo shooter oggi il canestro lo centra. Anzi due triple, una delle quali avrebbe potuto addirittura dare il vantaggio nel concitato finale, escono in modo beffardo, un 4/7 che lo riabilita e 6 rimbalzi. La sensazione è che nelle prossime sfide potrebbe fare ancor meglio dei 16 p.ti di oggi.
#12 Alfredo Boglio 4,5: gara da cancellare per la stellina della Ju.Vi. Cremona perchè fa zero punti nonostante i 3 assist…Un eloquente -17 di plus/minus…Vabbeh, succede. Peccato sia successo oggi…
#13 Octavio Maretto 6: altra gara di sostanza per lui perchè difende, attacca, non stacca mai la spina e mette alla frusta la difesa serba, non apparsa imbattibile. Per lui 9 p.ti e 2 rimbalzi in 15′ scarsi di gioco.
#15 Tommaso Fantona 6+: non era entrato vs la Turchia ma lui non si scoraggia, da bravo lottatore qual’è si fa trovare comunque presente e, nei quasi più di 6′ in campo, mette dentro 4 p.ti raccogliendo due rimbalzi!
#16 Luca Vincini 8-: anche oggi è lui l’MVP di questa Italbasket U20M perchè, aldilà dei 18 p.ti messi a referto, dentro l’area con la palla fa dannare i serbi, 5/8 al tiro e fa 8/8 ai liberi quando gli avversari menano per frenarlo visto che altrimenti non ci riescono. Il “meno” è dovuto ai soli 2 rimbalzi, voce nella quale oggi ci ha fatto un pò storcere il naso perchè Filip Brankovic, un discreto vitello, lo mette fisicamente in soggezione.
#19 Andrea Loro 4,5: oggi non bene, solo un rimbalzo in appena 4′ di gioco…
#99 Leonardo Faggian 5+: il trevigiano non convince al 100%, proprio oggi che Vincini e Casarin andavano a mille ed avevano bisogno di lui. Prova incolore, 7 p.ti che colleziona come sempre attaccando il ferro, dettaglio tecnico che sta diventando il suo punto di forza ma oggi serviva altro.
Fabrizio Noto/FRED
@fabernoto