Dopo l’amaro finale di ieri le azzurre dell’Italbasket Rosa si riscattano prontamente fornendo una prestazione in linea con il proprio valore contro una volitiva Israele.
Una Israele che, nonostante le naturalizzazioni di giocatrici chiaramente americane, rimane una squadra fisica ma con una quantità di talento offensivo limitato e tutto nelle mani di poche sue giocatrici.
L’Italbasket Rosa comunque ha giocato una partita con una qualità nemmeno lontanamente paragonabile a quella di ieri, certo le difese non erano le stesse, ma quando riusciamo a tradurre in punti gli scarichi e i vantaggi presi da giochi a 2 o a 3 allora per l’attacco cambia tutto.
Ovvio che poi non sempre si tirerà da tre punti con questa percentuale, non sempre si faranno 30 punti nel primo quarto. E volendo dirla tutta ci sono ancora molti margini di miglioramento sia individuali (ne parleremo nelle pagelle), sia di squadra.
Rimango dell’idea poi che bisogna limitare i possessi con la Zandalasini in punta palla in mano e le altre 4 a guardare. Oggi è stato fatto e molti dei suoi punti sono arrivati dopo una (anche minima) circolazione di palla e uomini.
Dove dobbiamo migliorare è nel trovare alternative di gioco ed offensive credibili a Cecilia quando l’intensità offensiva avversaria si alza a dismisura, perché solo Verona e per certo versi Keys sanno costruirsi un tiro dal palleggio.
Ecco che questa capacità di trovare alternative sarà la chiave di volta, o una delle chiavi, di questo torneo che rimane in salita, a causa dell’inopinata sconfitta di ieri sia dell’Italia che della Spagna.
Troppe le palle buttate via anche oggi, la maggior parte nemmeno forzate dalla difesa; un altro aspetto su cui migliorare, ed in fretta
Dal punto di vista difensivo invece molto meglio di ieri sui giochi a due, peraltro non usati moltissimo da Israele, ed anche la quantità di energia ed aggressività messa sul parquet.
Anche qui, miglioramenti sono possibili, perché non ho ancora realmente visto, se non per 3 minuti nel terzo quarto contro la Rep. Ceca, dei brani di difesa feroce, che è quella che crea recuperi e volate in contropiede; per le azzurre, ossigeno purissimo
Ora sotto con la corazzata Belgio, che sarà un banco di prova sia dal punto di vista tecnico che mentale. Sono proprio curioso di vedere l’approccio alla gara delle nostre ragazze. Scommetto che sarà certamente aggressivo ma devono conservare la lucidità necessaria per tentare il colpaccio o quantomeno di stare a contatto. Tra 48 ore sapremo.
IL TABELLINO : Italia– Israele 88 – 68
LE PAGELLE
Martina Bestagno 6: viene tartassata oltremisura dagli arbitri ma a parte questo, la sua tripla nel primo tempo è stata importantissima. Poi passa il resto dei minuti in campo a darle e prenderle come suo solito, realizzando qualche bel canestro.
Francesca Pan 5,5: tanto lavoro oscuro a volte fatto bene altre meno. Per oggi va bene così.
Cecilia Zandalasini 9: devastante. Ieri avevo scritto che mi era piaciuta da point forward, oggi ha riscritto un altro significato del concetto: cioè l’ala che fa sempre punti. E mi piace sempre sottolineare che in campo fa anche dell’altro, 7 rimbalzi e 4 assist non sono male…..
Jasmine Keys 6: fatica in attacco a trovare i suoi spazi e i suoi tiri ma in difesa si sbatte parecchio, a tratti sembra un muro invalicabile per le penetratrici avversarie. Poi nel secondo tempo fa il 4° fallo e Lardo la preserva, conscio (almeno spero) della sua importanza fondamentale.
Olbis Andrè 6,5: sotto le plance è sempre una certezza, oggi segna anche un fade away difficilotto. Nonostante qualche bel alto-basso, da migliorare forse l’intesa con Keys e Bestagno, come se non avessero mai giocato assieme. Il basket è uno sport strano….
Martina Fassina 5,5: pochi minuti in campo dove si fa notare soprattutto per un alterco con Cohen. L’impressione è che atleticamente non sia a posto
Mariella Santucci 8: 24 ore fa scrissi che Lardo aveva sbagliato a non rimetterla in campo, perché Mariella è giocatrice di carattere. Beh, lo ha ampiamente dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, giocando un primo quarto pazzesco. Non solo e non soltanto per le triple realizzate, ma mi ha destato impressione (non stupore) l’aggressività e la ferocia messa sul parquet. Ha commesso anche qualche errore banale (che le costa mezzo voto), ma se gioca così direi che glielo perdoniamo tranquillamente.
Costanza Verona 6: gioca una partita lontana dai suoi livelli standard ma comunque accettabile. Bene contro la difesa allungata, poco decisa al tiro se non nel finale, anche lei però entra con la bava alla bocca e il recupero del primo tempo sulla loro rimessa è la fotografia
Laura Spreafico 7: tatticamente le sue triple sono fondamentali per questo sistema. Deve tramutare in punti il lavoro fatto da altre, ed oggi la carabina di Erba non delude. Ed anche oggi è stata la più utilizzata da coach Lardo. Un caso? Non creto, come diceva il senatore Razzi.
Valeria Trucco 6: bagna i piedi in questo Europeo e segna anche il primo punto. Io l’avrei messa prima facendole giocare qualche minuto in più…..
Lorela Cubaj 6: non è ancora brillantissima ma gioca una partita solida. E gioca praticamente le uniche due azioni di post basso dell’Italia, particolare da non sottovalutare
LINO LARDO 7: oggi molto più aggressivo, anche nei time out, rispetto a ieri. E non è un caso se le ragazze hanno risposto. Oggi poco uso della panchina specie nel primo quarto, ottima la scelta di inserire Santucci in quintetto. E capisco anche (pur se mi rimane sul gozzo) la scelta di preservare Matilde Villa, sia per non farla passare come la cura ai mali della Nazionale, sia per legittimare la gerarchia tra playmaker, non sconfessabili dopo 40 minuti.
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
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