Dopo le ultime 5 stagioni dominate da Berlino e Monaco, quest’anno la finale sarà del tutto inedita. Il Ratiopharm Ulm, qualificato al 7°posto in regular season, infatti, ha eliminato sia l’Alba Berlino che il Bayern Monaco con il fattore campo sfavorevole. In finale troverà però il Telekom Baskets Bonn che sta facendo una stagione strepitosa. Bonn, oltre ad aver vinto la Basketball Champions League, in campionato non perde da 25 partite e, se dovesse continuare con un 3-0 anche in finale, fisserebbe un nuovo record. Nel frattempo il Bayern ha iniziato le ferie, ma ha concluso anche un ciclo, con Andrea Trinchieri come capo allenatore, che durava da 3 stagioni.
Risultati
Ratiopharm Ulm – Bayern Monaco 104-102 ot (3-0)
MHP Riesen Ludwigsburg – Telekom Baskets Bonn 73-82 (0-3)
MHP Riesen Ludwigsburg – Telekom Baskets Bonn
Parziali: 17-18; 18-18; 16-21; 22-25.
Progressione: 17-18; 35-36; 51-57; 73-82.
E’ stata una partita molto equilibrata, con i padroni di casa che hanno speso tutte le energie per rimanere attaccati agli avversari. Hanno lavorato molto in difesa, soprattutto su TJ Shorts, che i suoi 20p li ha fatti ugualmente, ma con 7/17 al tiro e 6 palle perse. Dopo l’infortunio al polpaccio di Polas Bartolo, Will Cherry ha nuovamente raggiunto anzitempo la doccia come in gara 2. Ludwigsburg, però ha stretto i denti e non si è fatta sommergere. Nel finale è uscita la classe di TJ Short, mentre i padroni di casa hanno risentito di un calo di energia.
Bonn ha nuovamente dominato a rimbalzo (32-49), ma Riesen ha vinto il confronto palle perse (11-19), così la differenza l’ha fatta la miglior percentuale di realizzazione in area degli ospiti. Il migliore in campo è stato Leon Kratzer, che ha flirtato con la doppia doppia, fermandosi però a 11p, 9r, 4 stoppate e 19 di valutazione in 23′. Jeremy Morgan, l’MVP di gara 2, ha terminato con 10p e 5r in 25′. Per Ludwigsburg hanno raggiunto la doppia cifra i soli Prentiss Hubb, 18p in 34′ e Will Cherry, 17p in 22′.
Ratiopharm Ulm – Bayern Monaco
Parziali: 29-22; 17-21; 28-19; 18-30; 12-10.
Progressione: 29-22; 46-43; 74-62; 92-92; 104-102.
I padroni di casa hanno iniziato con il piede giusto e il Bayern si è trovato a inseguire. La partita è proseguita a strappi, ma solo all’inizio del quarto periodo il Ratiopharm ha preso il primo vero vantaggio consistente, toccando il +16 a -6,30 dalla sirena. Al time-out di Trinchieri i bavaresi hanno reagito con un parziale di 7-24, trascinati da Winston e Gillespie e hanno messo per la prima volta la testa avanti sull’ 87-88 a -2′ dalla fine. In un finale incandescente, Brandon Paul (8p e 2/7 da 3) ha infilato la tripla del pareggio per agguantare i supplementari e riprendersi il match.
Nei supplementari si è scatenato l’uragano Bruno Cabloco, che non aveva avuto ancora occasione di mettersi in mostra, trattenuto da problemi di falli. Nonostante tutto, il Bayern nel finale ha avuto l’opportunità di vincere: sotto di 3p, Weiler-Babb è andato in lunetta. Ha segnato il primo libero, sbagliato il secondo e catturato il rimbalzo offensivo, spedendo la palla nelle mani di Obst pronto sul perimetro. La preghiera finale di Obst però non è stata accolta e i padroni di casa hanno potuto tirare un sospiro di sollievo e iniziare i festeggiamenti.
Ulm ha dominato in quasi tutte le classi statistiche, eccetto nel rapporto tra palle perse e recuperate e nei punti in transizione. L’ MVP è stato Bruno Cabloco con 22p e 8r in 29′. Nonostante la tripla sbagliata nel finale, Andi Obst è stato il migliore dei bavaresi con i suoi 19p (5/14 da 3) e 5a e anche il più utilizzato con i suoi 32′. Nonostante i 22p, Cassius Winston ha litigato con il ferro (4/11 al tiro), ma dalla lunetta è stato glaciale (14/14).
Le parole di congedo di Andrea Trinchieri
“Ulm, alla fine, merita il passaggio del turno, ma stasera noi avremmo meritato gara quattro. Hanno realizzato i tiri cruciali, come quello di Brandon Paul, ma la mia squadra ha dato tutto e ha giocato una grande partita contro una squadra che è in un ottimo momento. Avevano già vinto la partita, ma li abbiamo ripresi, quindi siamo andati avanti noi, ma Paul ha realizzato un canestro molto difficile su Gillespie. Durante i tempi supplementari siamo dovuti rientrare e abbiamo avuto la possibilità di servire il nostro miglior lanciatore, completamente libero. Oggi abbiamo fatto tutto il possibile per estendere la serie. I miei giocatori hanno lasciato tutto sul campo, fisicamente, mentalmente ed emotivamente. È triste, ma quando ho visto partire l’ultimo tiro, ho capito che non doveva finire così.
Questa è stata la mia ultima partita da allenatore del Bayern. Sono arrivato qui durante la pandemia e i giocatori e gli allenatori hanno trovato un modo per superare molti ostacoli, per lottare fino alla fine. Penso che questo gruppo meritasse un titolo in più. Ma nei momenti cruciali la fortuna ci ha voltato le spalle. Quindi ci sono due titoli (2 BBL Pokal) e due playoff di EuroLeague fino a gara cinque. Avrebbe potuto andare meglio, ma abbiamo davvero dato tutto quello che avevamo.
Voglio ringraziare tutti i miei giocatori che si sono spinti oltre i loro limiti nei momenti difficili. Vorrei ringraziare il signor Hainer per il suo instancabile supporto, mi ha dato la fiducia necessaria per guidare la squadra nella nuova arena. Voglio ringraziare il mio compagno Marko (Pesic), che allora non voleva un allenatore, ma un compagno. Grazie per questo rapporto sincero. E voglio ringraziare Daniele Baiesi, che è sempre stato al mio fianco, è stata una collaborazione molto efficiente con sei titoli. Abbraccio anche tutti i miei assistenti che mi hanno dato davvero il massimo supporto. È finita, è stata una bella corsa. Non ho rimpianti. Ho fatto del mio meglio ogni giorno, ho commesso errori e li ho corretti.
Sono solo arrabbiato perché l’arbitro mi ha dato un tecnico ai tempi supplementari nella mia ultima partita. È davvero incredibile, perché penso che sia stata una mossa molto ingiusta in un momento simile. Alcuni arbitri pensano di essere la polizia: parcheggi la macchina due centimetri sopra la linea e ti danno una multa. Ma non siamo macchine, non si tratta di parcheggiare, si tratta di due squadre in lotta e un grande allenatore dall’altra parte. Questa è l’unica cosa di cui mi pento oggi. Grazie e arrivederci”
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