Finalmente arrivato il momento di Unieuro Forlì – APU Old Wild West Udine, semifinale numero 1 del tabellone oro: coach Martino, Sanford potrà dare il suo contributo.
Le squadre arrivano alla serie che guarda alla finale al termine di due percorsi nettamente differenti. Da una parte Forlì, che annulla l’insolita inversione del campo e stende l’Umana San Giobbe Chiusi con un 3-0 nel quale a tratti i biancorossi sono apparsi perfino devastanti. Il primo quarto di Gara 2, sul campo di Chiusi, per veemenza e determinazione, rappresenta forse il punto di massima resa dell’intera stagione per i romagnoli.
Pur non trattandosi di un 3-0 netto, ovvero determinato da match nei quali oltre agli alti, agli strappi forlivesi, si sono visti anche bassi, con ritorni importanti dei toscani, l’Unieuro arriva in semifinale con moltissime certezze. Su tutte, il gruppo. Nella prestazione di squadra, infatti, Forlì ha trovato il modo migliore per sopperire alla mancanza di Vincent Sanford, uscito di scena in gara 1 per infortunio, dopo pochi minuti dalla palla a due.
Quanto ai singoli, il quarto di finale con Chiusi consegna a coach Martino un Daniele Cinciarini tirato a lucido, autentico mattatore della serie dall’alto dei suoi 16 punti di media a partita. Numero che poco racconta dei momenti, sempre e solo quelli decisivi, nei quali il capitano, che presto ci dovrà svelare in quale luogo si trovi la fonte dell’eterna giovinezza, è riuscito ad affondare i colpi decisivi con estrema imprevedibilità, da tutte le zone del campo. Non a caso è proprio lui l’MVP LNP dei quarti di finale.
Serie che ha visto sfondare la soglia della doppia cifra ben 5 giocatori, con il capitano a mettere in fila Adrian, Valentini, Benvenuti e Penna. Sotto canestro, uno dei punti nevralgici della serie di semifinale con Udine, conforta e non poco il rendimento di Lorenzo Benvenuti, che ai punti segnati, contro una squadra dall’ottima presenza sotto le plance, aggiunge anche 6.7 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Sono appena 2 in più di Cinciarini, Penna e Gazzotti, giusto per tornare al concetto di squadra, ma a fare la differenza sono le 4 carambole catturate di media in attacco, spesso determinanti per armare mani mortifere come quelle di Cinciarini, Adrian e Valentini.
Dall’altra parte invece, l’APU Udine giunge in semifinale dopo 5 battaglie che rimarranno bene impresse nella memoria degli appassionati friulani. Roba, per intenderci, da sliding doors, se si pensa che li colore delle maglie degli avversari di Forlì è rimasto ignoto fino alla sirena di gara 5 del PalaCarnera. Se il tiro del marziano Redivo, scagliato da 8 metri e mezzo, fosse entrato del tutto, anziché incocciare sull’anello interno ed uscire, ora staremmo presentando l’incredibile semifinale di Forlì contro la matricola Cividale.
Ancora diversi i margini di crescita della APU, in ragione delle tante modifiche al roster apportate a stagione in corso. Una stagione anomala, se si pensa al budget investito, ma che non ha impedito a Udine di trovarsi lì, dove doveva essere e quando doveva esserci, in semifinale.
“C’è grande soddisfazione per il fatto di dover iniziare una semifinale” – attacca coach Antimo Martino in conferenza stampa – “Un qualcosa che questo gruppo ha meritato attraverso una stagione fatta di tante cose positive e la capacità di superare anche momenti difficili.”
L’avversaria: “Di fronte abbiamo una squadra importante, che negli ultimi anni ha fatto investimenti importanti e ha sempre giocato al top nelle competizioni scorse. Quest’anno aveva le stigmate della favorita e nel corso del campionato ha aggiunto giocatori del calibro di Monaldi, Gentile e Terry.”
Forlì: “Noi abbiamo certezze nate dal lavoro, dalla crescita sia individuale che di squadra che ci offre la garanzia di avere gli strumenti per mettere in difficoltà Udine. Abbiamo i mezzi per poterci regalare la finale, che sarebbe un’altra sfida avvincente.”
L’Unieuro Arena ospiterà l’evento: “Sono contento di giocare a Forlì. Lo meritano i ragazzi, la società e soprattutto i tifosi, pur con la consapevolezza che oggi le priorità di Forlì siano ben altre. L’augurio è che questo evento possa essere una piacevole distrazione e possa unire ancora di più un popolo che si sta dimostrando già molto forte e coeso. Saper soffrire e reagire tutti insieme è anche ciò che chiedo ai miei ragazzi e ai tifosi della Unieuro Arena.”
Sanford e la condizione della squadra: “In settimana abbiamo lavorato in maniera regolare. Abbiamo qualche situazione particolare ma non problematica. Sanford potrà dare il suo contributo, che andremo a definire nei prossimi giorni in termini di quantità. Di fatto parliamo di un giocatore recuperato.”
Frambo