Trento, 21 maggio 2023 – In una #Gara4 dai connotati tecnici non eccezionali ma dall’adrenalina a fiumi la Bertram Derthona Basket supera per 81-82 la Dolomiti Energia Trentino e si guadagna, per il 2° anno consecutivo, la semifinale scudetto, che la vedrà di nuovo opposta alla Virtus Bologna.
Gara in equilibrio? No…
Contrariamente a quanto fatto vedere in #Gara1, #Gara2 e #Gara3 di questa serie Playoff 2023, ma anche durante la stagione regolare, Derthona Basket e Dolomiti Energia Trentino hanno chiuso il match con un solo punto di scarto ma al 28′ di gioco il punteggio recitava un rotondo, quanto meritato, +14 per i Leoni piemontesi (53-67), autori fino a quel punto di una condotta di gara quasi perfetta.
“Quasi” perfetta perchè, malgrado un vantaggio così pingue in casa dell’avversaria più rognosa che potesse trovarsi davanti in questi quarti di finale ma pur sempre 2-1 in vantaggio nella serie, il Derthona Basket aveva sofferto maledettamente per tutto il primo periodo (al 10′ 27-19), accusando la difesa forte ed aggressiva di stampo trentino e la decisione dei ragazzi di Lele Molin di attaccare con buone scelte offensive e tiri ad alta percentuale di realizzazione, con Mattia Udom ed Andrejs Grazulis letali e precisi.
Le cose però mutavano drasticamente nel secondo periodo, nel consueto filo narrativo di ogni serie Playoff che si rispetti. Due triple consecutive dei Leoni con Demonte Harper e Leon Radosevic ammutolivano la BLM Arena di Trento riportando così la sfida sulla logica stagionale dell’equilibrio che, se da un lato vedeva come protagonista un sontuoso Mike Daum, dall’altro lato del campo metteva in bella mostra un certo Toto Forray, una vita da mediano come avrebbe cantato Ligabue ma che oggi teneva letteralmente a galla i suoi con 12 p.ti finali al 20′ di gioco mentre i soliti Semaj Christon e John Paul Macura portavano Derthona sul +8 (34-42), chiudendo poi il periodo sul 39-44.
Derthona scappa avanti ma Trento e Spagnolo non mollano!
Terzo periodo e la premiata ditta Semaj Christon e Mike Daum davano concretamente la spallata decisiva alla gara sfruttando una maggiore qualità di circolazione di palla ed una Dolomiti Energia Trentino in affanno proprio nel contenerla. E quando Demonte Harper siglava, appunto, il +14 al 28′ di gioco, in pochissimi avrebbero scommesso un cent sulla riscossa dell’Aquila. Che invece avveniva sospinta da quel talento purissimo del basket tricolore che è Matteo Spagnolo da Brindisi, di proprietà del Real Madrid e che fino a quel momento vantava solo 3 p.ti segnati nel primo periodo con un buono and one.
A volte anche senza gran gioco di squadra, quasi in modalità “Jayson Granger” visto ieri sera in #Gara4 tra Dinamo e Reyer Venezia, Matteo Spagnolo iniziava a crivellare da solo il canestro piemontese in ogni modo diminuendo, già al 30′ di gioco, il gap che Derthona stava scavando tra se e l’avversaria: 59-70.
Ed il quarto periodo ne era la sua sublimazione: altri 6 p.ti, tutti del talento pugliese costringevano Derthona a guardare la sfida con qualche oncia di timore (65-70). Infatti J.P. Macura metteva solo un libero dei due a disposizione (65-71) e subito dopo ancora Mattia Udom da tre ed il solito Spagnolo agganciavano quasi gli avversari nel punteggio (70-71 al 35′).
Macura e Tyler Cain rispedivano indietro Trento, Molin chiamava time-out e, al rientro in campo, prima (ed unica), tripla del Flacca e poi di Udom (3/3 dai 6,75 per lui), e parità servita 76-76 per poi veder esplodere di gioia la BLM Arena perchè Grazulis siglava il 78-76 al 37′ di gioco!
Tutto da rifare ma Derthona reagiva dalla lunetta, non senza problemi, mentre la Dolomiti Energia dava la sensazione di averne poca di energia, specialmente mentale: prima Christon e dopo Cain siglavano un uno su due dai liberi (78-78), con Dauminator che siglava il 78-80 ad 83″ dalla fine.
Finale da brivido!
E nel gioco un pò spezzato di Trento, con tanto cuore in gola, Andrejs Grazulis sparava la tripla del +1 (81-80). Semaj Christon, sempre lui, decideva di attaccare l’area e subiva fallo andando in lunetta, questa volta fatturando il 100% dei tiri e riconsegnando alla sua squadra il vantaggio, seppur minimo, di una lunghezza sul 81-82. A questo punto l’aver solo due falli a carico regalava a Derthona la chance di mangiare secondi preziosi nell’ultimo possesso di Trento.
Si arrivava così a 4″ dalla fine, Matteo Spagnolo decideva così di buttarsi dentro all’area piemontese incocciando in Luca Severini: fallo e due liberi per lui e, con un 5/5 tirato fino a quel momento dalla linea della carità, Matteo faceva un incredibile quanto inaspettato 0/2 e, sul successivo rimbalzo per Trento, ad 1″ e 3 centesimi dal termine, la rimessa pasticciata impediva a Grazulis di tirare a canestro, chiudendo così i giochi con Derthona vincente e qualificata!
Le lacrime di Spagnolo, incessanti a fine gara, distoglievano più di qualche applauso al successo meritato dei Leoni, a loro volto umanamente partecipi al dramma sportivo del classe 2000 con incoraggiamenti ed abbracci convinti. Leoni ai quali però va rimproverato forse di aver mollato troppo sul +14, pensando di averla portata già a casa: contro la Virtus Bologna sarebbe un errore letale se ri-accadesse!
Per la Dolomiti Energia Trentino termina quì una stagione caratterizzata da troppi alti e bassi della quale daremo menzione nei prossimi giorni. Squadra rognosa e tignosa, questa Trento avrebbe forse bisogno di un pò di stabilità tecnica per poter emergere come in passato. Intanto questa sconfitta per 3-1 è più che dignitosa considerando che le quattro gare sono state comunque giocate punto a punto tranne oggi se non negli ultimi 5 minuti finali.
Vedremo cosa accadrà questa estate sperando, ripetiamo, che la squadra non venga smantellata ma puntellata ove fosse possibile.
Sala Stampa
Marco Ramondino
“Un’altra partita durissima come ci aspettavamo, per cui dobbiamo essere davvero orgogliosi di avere legittimato il passaggio del turno vincendo in trasferta. Nelle due gare di Trento c’è stato un clima straordinario, di grande sostegno e supporto alla squadra. A livello tecnico abbiamo fatto fatica in attacco, prima di prendere un vantaggio buono come in gara 3. In quel momento, più anche che in gara 3, Trento ha fatto delle grandi giocate per rimettersi in partita e passare in vantaggio. Tutti questi aspetti ci devono rendere contenti e farci mettere nella prospettiva di approcciarci alla semifinale per il secondo anno consecutivo”.
Lele Molin
“Congratulazioni a Tortona per la vittoria nella serie e in bocca al lupo per il prosieguo dei playoff. Congratulazioni alla mia squadra, che in una stagione in cui abbiamo cambiato tanto rispetto allo scorso anno si è resa protagonista di un percorso di crescita che ha reso tutti orgogliosi. Grazie al palazzetto, che anche oggi ci ha spinto e sostenuto in ogni istante e che anche dopo il suono della sirena ci ha abbracciati e ringraziati. Stasera abbiamo perso, ma abbiamo dato tutto e abbiamo consumato tutto quello che avevamo da dare. Ringrazio i miei collaboratori, lo staff medico, atletico e fisioterapico, e un club che ci ha fatto lavorare con serenità e coesione. Rispetto a 12 mesi fa chiudiamo la stagione con un sapore molto diverso, ma il passo in avanti non dev’essere semplicemente questo: da qui ripartiremo per continuare a crescere. Le lacrime di Matteo? Sono un po’ più vecchio di lui, ho perso anche finali scudetto per un punto. So che tipo di emozioni debba provare, ma sono convinto che questa esperienza per lui diventerà un momento importante di consapevolezza su cui continuare a costruire una grande carriera”.
Dolomiti Energia Trentino – Bertram Derthona Basket 81-82
Parziali: 27-19; 12-25; 20-26; 22-12.
Progressione: 27-19; 39-44; 59-70; 81-82.
Le pagelle
Dolomiti Energia Trentino
Matteo Spagnolo 10: parte, uscendo dalla panca, un pò impacciato e timoroso, non con la solita capacità di far vedere subito le sue doti. Però, quando Derthona sta spadroneggiando e vincendo il match, quasi da solo consegna alla sua Trento la chance concreta di giocarsi la potenziale vittoria e quindi #Gara5 disputando 14′ di gioco, a cavallo tra terzo e tutto il quarto periodo, da MVP assoluto prima di sbagliare i due liberi che lo avrebbe consegnato ai fasti della cronaca. Ma i fasti della cronaca li conquista comunque Matteo anche e soprattutto con quelle lacrime così disperate, interrotte, splendido diamante i cui spigoli si stanno sempre più smussando, gara dopo gara e che, ne siamo certi, lo porteranno forse in NBA ai Timberwolves, forse di nuovo al Real Madrid, difficile saperlo ma di sicuro a giocare ancora gare come queste e vincerle perchè il ragazzo è ormai pronto per grandi palcoscenici!! Per lui 23 p.ti in 31′ di gioco, 8 rimbalzi e 2 assist anche se con 4 perse con voto altissimo e di buon auspicio per chi lo ha visto esordire in B a 14 anni.
Diego Flaccadori 7: Il Flacca è, dalla scorsa stagione, il valore aggiunto di questa Dolomiti Energia Trentino. Però in questa #Gara4 non riesce ad esprimere tutto il suo arsenale offensivo e, in difesa, soffre come sempre la stazza sia di Christon che di Candi all’inizio, poi anche di Harper. Segna solo una tripla in tutta la gara, importante perchè aiuta la rimonta che arriverà dopo sul 76-76 e chiude con 9 p.ti, 4 assist e 4 rimbalzi perdendone 2 ma con un recupero. Di base una buona stagione ma attendiamo il salto definitivo di qualità.
Mattia Udom 8: primo periodo sfolgorante mettendo in crisi qualsiasi avversario gli si opponga nei pressi del pitturato. Come se non bastasse, saluta la stagione con un imperioso 3/3 dalla lunga (sua la tripla del pareggio del 76-76), ed un buonissimo 50% da due dimostrando di poter competere a certi livelli e con gente con stazza anche più ingombrante della sua. Categorico però adesso acquisire continuità, sigla stasera 13 p.ti con anche 1 rimbalzo, rifilando una stoppata e servendo 3 assist in 17′ di gioco.
Toto Forray 7,5: la solita leadership, la solita capacità di lettura nell’attaccare l’avversario, la solita voglia d’indicare la via consente alla Dolomiti Energia Trentino di non affogare nel secondo periodo perchè ne mette 12 di punti al 20′, quello nel quale Derthona strappa avanti. Poi passa idealmente il testimone a Spagnolo sbagliando però, nel quarto periodo, un tiro abbastanza aperto che avrebbe potuto consegnare la gara ai suoi, fallendo il +4 dopo il +2 di Grazulis sul 78-76. Comunque ennesima prova del Capitano da fragorosi e scroscianti applausi chiudendo la sua penultima stagione con, in 29′ di gioco oltre ai 12 p.ti già citati raccogliendo 4 rimbalzi, 2 recuperi e 2 assist più una persa.
Darion Atkins 6,5: inizio controverso perchè al tiro fa male, sebbene la Dea Bendata gli volti le spalle abbondantemente mentre vicini agli anelli si fa rispettare, come sempre. Segna il primo canestro nel momento più brutto per la Dolomiti, quando Derthona è sul +8 ed è in piena ma in attacco non lascia il segno, purtroppo. Centro usualmente solido ed affidabile, raccatta 5 rimbalzi segnando 5 p.ti in 30′ di gioco e rifila 3 stoppate con una persa e servendo due assist.
Andrew Crawford 5: prima parte del match anonimo, lui che dovrebbe, uscendo dalla panca, risolvere i problemi un pò alla Mr. Wolf di Pulp Fiction. Secondo tempo…Idem…Dopo il suo passaggio a Brescia avevamo capito che fosse in fase calante ma confidavamo nell’opera taumaturgica di Lele Molin, invece…Si congeda dalla BLM Arena con 2 p.ti in 13′ di gioco e 3 perse.
Luca Conti 6: per lui 12′ di gioco di lotta e di combattimento nel tentativo di arginare il ciclone Christon, voto di fiducia per una stagione nella quale ha fatto vedere netti miglioramenti, oggi purtroppo nessun tiro, nessun punto e 2 rimbalzi.
Max Ladurner s.v.: solo un minuto per lui, stagione di crescita comunque dimenticando gli acciacchi subiti.
Andrejs Grazulis 8,5: inizio scoppiettante, 8 p.ti nel solo primo periodo a convertire i palloni che gli arrivano sia in movimento che da fermo. Insieme a Forray e Spagnolo è lui che tiene viva Trento fino a quando non segna la tripla che potrebbe chiudere i giochi, quella dell’81-80 a -28″ dalla fine. Molin lo tiene in campo ben 32′ di gioco e lui lo ripaga con una gran bella gara, quasi simile a quella di Varese dove regalò la vittoria all’Aquila allo scadere del supplementare, sempre da tre. Anche lui dovrebbe aggiungere continuità alla sua faretra, oggi sbaglia pochissimo con 17 p.ti e 4 rimbalzi malgrado le due perse.
Trent Lockett 5: guida la difesa trentina come sempre, essendo quello che deve praticamente fungere da instant team. Ma lo paga, ad inizio terzo periodo ha già 4 falli e la squadra lo subisce quando tracima nel terzo periodo. Una gara incolore da 9′ d’impiego nei quali segna zero e raccatta solo un rimbalzo. La sua esperienza è un valore ma quando c’è da far canestro…
Lorenzo Zangheri e Lorenzo Dell’Anna n.e.
Bertram Derthona Basket
Semaj Christon 9: solito conducador dei Leoni, apre le ostilità con una tripla pazzesca dall’angolo che rimarrà a lungo l’unico vantaggio di Derthona nel match. Quando s’arresta tira assume le sembianze della sentenza non sbagliando mai o quasi, incredibile sunto di classe e potenza. Nel finale, come anche in #Gara1, si prende carico dei palloni più pesanti e, malgrado sbagli un libero nel finale, il suo 2/2 che fisserà il punteggio consegna la semifinale scudetto vs le V Nere. Oggi in 29′ di gioco sfiora la doppia doppia segnando 19 p.ti, servendo 8 assist e raccogliendo 1 rimbalzo, recuperando 3 possessi al netto delle sole 2 perse, che per un playmaker è tanta roba, subendo però 2 stoppate.
Leonardo Candi 7,5: parte in quintetto per limitare Flaccadori e si cala molto bene nel match specialmente nel secondo periodo, quando Derthona bussa forte all’uscio trentino. Prova di grande qualità e crescita senza forzare, senza esagerare e di buonissima difesa magari con la sola pecca dello zero da tre, una prestazione che certamente segna per lui un punto a favore. Oggi segna 6 p.ti, raccoglie 4 rimbalzi e serve 1 assist e recupera un possesso il tutto in 23′ di gioco, quasi da pretoriano di Ramondino.
Mike Daum 9+: solita intelligenza cestistica, non forza mai cercando di stanare i suoi avversari per poi colpire da fuori e vicino al ferro avversario. Prova maiuscola di un giocatore che, messi da parte i guai fisici, fa veramente la differenza quando viene chiamato a fare il suo gioco bidimensionale, risultando spesso un rebus non risolvibile per gli avversari. Chiude da MVP del match con 20 p.ti in 28′ di gioco e 6 rimbalzi malgrado perda 2 possessi al netto di un recupero.
Riccardo Tavernelli 6: sempre presente quando c’è da sudare, è il Capitano che da fiato a Christon e che porta avanti il gioco oggi senza eccedere in personalismi ma leggendo lo spartito ed eseguendo, in modo diligente, anche in difesa. Fallisce l’unico tiro dal campo da tre ma resta in campo 12′ di gioco con 2 rimbalzi e servendo 2 assist e perdendo un possesso.
Ariel Filloy 5: primo passaggio in campo con poco colore, secondo idem, prova da non ricordare di certo per lui che usualmente le spacca le gare quando entra. In 11′ di gioco fa 0/2 dalla lunga sommandoci un recupero ed un rimbalzo. Stia attenta la Virtus Bologna perchè El Gaucho lascia sempre il segno quando meno te lo aspetti!
Luca Severini 5,5: non è un periodo per lui idilliaco perchè non la mette da fuori, suo marchio di fabbrica e fatica in difesa, commette anche il fallo contro Spagnolo che potrebbe decidere la gara sedendosi in panca per 5 falli. Calo di rendimento dopo mesi a buoni, buonissimi livelli e così oggi mette insieme, in 12′ di gioco raccoglie due rimbalzi.
Tyler Cain 8: Tylerone, nel silenzio quasi, ne mette dentro 9 di punti raccogliendo anche 11 rimbalzi e regala pure 4 assist…Ok, sbaglia un libero importante nei momenti bollenti del finale, non proprio il suo forte ma la sua presenza in campo è sempre una garanzia per Derthona e per i 23′ di gioco nei quali resta in campo fa vedere di meritare una squadra da 3° posto in classifica e che sta crescendo stabilmente, anno dopo anno.
Leon Radosevic 7,5: era conosciuto per la sua capacità di essere importante vicini agli anelli. Ora si mette anche a segnare da tre, uscendo dal blocco che porta ed eseguendo il pick’n’pop molto bene, per lui 2/2 dalla lunga e 6 p.ti pesantissimi nell’economia del match, segno che coach Ramondino aveva in serbo più di qualche sorpresa per gli avversari in questi Playoff scudetto 2023. In 17′ di gioco raccoglie un solo rimbalzo ma la sua presenza è molto efficace.
JP Macura 7: John Paul mette insieme 11 p.ti ma senza strafare, quasi in pantofole perchè la scena la lascia volentieri a Christon e Daum. Però quando c’è da colpire, quando Trento è arrivata ad un solo punto (70-71), è lui che spara il triplone che ricaccia in gola l’urlo dei tifosi trentini! E comunque si sciroppa 26′ di gioco evidenziando che Ramondino per lui stravede. Chiude con anche 1 rimbalzo, 1 assist e 2 recuperi.
Demonte Harper 6: sicuramente il suo lo fa ma l’1/7 da tre è troppo penalizzante per lui e per la squadra. Mette insieme 9 p.ti alla fine con 3 rimbalzi in 19′ di gioco ed 1 assist ma perde 2 possessi subendo una stoppata e servendo 1 assist mentre in difesa, come sempre, riesce spesso a mettere in difficoltà Il Flacca con grande dedizione.
Chris Mortellato e Niccolò Filoni ne
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto