Dopo la grande vittoria casalinga contro il Partizan per Milano impervia trasferta a Madrid contro un Real reduce solo due giorni fa di una trasferta ad Istanbul con sconfitta incorporata di solo un punto contro l’Efes.
Ma la possibile stanchezza non ha bloccato gli spagnoli che si sono imposti dopo una partita molto equilibrata con massimi vantaggi davvero esigui lungo tutti i 40 minuti.
L’Olimpia Milano spreca un occasione d’oro per rimettersi in quella corsa per i playoff ora sempre più lontani e la spreca non solo per demerito, ma anche per sfortuna ed una certa dose di imperizia (si direbbe nel mondo del diritto), della terna arbitrale che con fischiate fantasiose come un controllo di palla di Zidane o una serpentina di Ronaldo (dato che parliamo di Real…), hanno indirizzato pesantemente la gara a cavallo tra terzo ed ultimo quarto.
Ma a Madrid non è esattamente una novità e la cosa mi procura un fastidio enorme, acuito dal fatto che vedo e sento che nessun accenno si è fatto né in campo né in sala stampa: capisco che il pensiero dominante sia non parlare degli arbitri altrimenti viene percepita come scusante, ma ogni anno a Madrid bisogna fare i conti con fischiate creative. Io mi sarei stufato…
Detto questo i segnali positivi per l’Olimpia Milano sono emersi anche in questa occasione: lottare per tutta la partita è un dato importante come aver tenuto botta ad una delle candidate al titolo. E questa partita potrebbe venire utile anche in chiave mercato perché ha fatto vedere cosa manchi per competere con un top team d’Europa.
Fisicità, innanzitutto. Nei lunghi in primis, ma anche sugli esterni con gli spagnoli che hanno svoltato la gara mettendo Hanga play a rincorrere Napier, Hezonja e Musa da 2 e 3, Yabusele da 4 e Tavares da 5.
Impressionanti certo, ma è lì che bisogna lavorare perché in questo roster in tanti sono tecnici ma non fisici, anche se è vero che con Hall e Shields la musica sarebbe stata ben diversa…
Ora il calendario si fa fitto e tosto, con Virtus Bologna, Fener e Bayern settimana prossima. Io continuo a credere che in Eurolega bisogna lottare finché matematica non condanni, e che arrivare primi in LBA conti il giusto. Per cui Melli domenica a riposo, e vada come vada il derby d’Italia…
IL TABELLINO: REAL MADRID – OLIMPIA MILANO 91 – 87
DIAMO I NUMERI
238 – le simulazioni e le “accentuazioni” dei contatti da parte di Rudy Fernandez stasera.
999.999.999 tendente all’infinito – le simulazioni e le “accentuazioni” dei contatti da parte di Rudy Fernandez in carriera.
221 – le simulazioni e le “accentuazioni” dei contatti da parte di Dzanan Musa stasera. 10 falli subiti, la metà dei quali contatti di gioco lievi. Non vi scrivo quelle in carriera che sono ancora poche, ma sta crescendo in fretta il ragazzo.
8 – le fischiate senza senso che hanno girato la gara, con le perle del canestro annullato a Napier, dei due falli in serie di Baron e dei passi non fischiati a Musa che avrebbe visto anche qualche vituperato fischietto di casa nostra. Non a Madrid però.
32 – i liberi tentati dal Real. Nessuno vince al Wiz Center lasciando così tanti liberi ai blancos.
13 – i rimbalzi offensivi concessi da Milano; nessuno passa a Madrid lasciando così tanti secondi possessi.
24 – i minuti concessi a Luwawu Cabarrot da Messina, almeno 18 di troppo. Credo che ormai sia acclarato che tipo di giocatore sia e che tendenze abbia. Fossi il coach lo userei nei primi 6-7 minuti di ogni gara dove tende a fare bene perché lui è più lucido e le difese non sono ancora al 100%. Dopodiché, specie contro gli squadroni, meglio Alviti (che qui lo scorso anno giocò alla grande) Ricci da 3 ma anche Melli da 3. E pure Hines da 3. Chiunque insomma.
7 – il numero di maglia di Tonut, ed il suo voto stasera. Meriterebbe 8, ma un paio di difese ingenue punite dagli arbitri hanno pesato nell’economia della gara. Ma nulla tolgono alla partitona che ha fatto Stefano, sempre più in crescita ed a suo agio con Napier o Pangos a fianco. Son proprio contento per lui.
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Hanno vinto una partita equilibrata, quindi complimenti al Real Madrid. Credo che sia stata una buona partita ma per vincere qui devi farne una molto, molto buona e invece abbiano nel finale abbiamo commesso qualche errore al tiro, uno di comunicazione in difesa che ha lasciato a Tavares un canestro facile.
Ma stiamo migliorando e dopo tutto quello che abbiamo passato in questa stagione venire qui ed essere competitivi rappresenta un segnale importante. Speriamo di recuperare presto Shields e Hall. Complimenti a loro e a Sergio Rodriguez: gli auguro il meglio per questo finale di stagione.
Noi adesso pensiamo soprattutto a vincere la Lega italiana. Per noi è importante. Abbiamo avuto tanti problemi nella prima parte di stagione e abbiamo sofferto tanto, ma adesso stiamo meglio, abbiano recuperato Pangos e aggiunto Napier che ci ha dato il playmaking di cui avevamo necessità.
Pensare di vincerne sei di fila adesso non è realistico, come ho detto altre volte, ma quello che dobbiamo fare è giocare sei buone partite a cominciare dalle due della prossima settimana, ma sapendo che domenica ne abbiamo una importante in Italia.
La mentalità vincente i giocatori ce l’hanno perché sono persone che hanno vinto tutto e questa squadra ha vinto Coppa Italia e scudetto un anno fa. Oggi davanti al Sig. Armani e al Presidente Dell’Orco abbiamo giocato fino in fondo a Madrid. Ed è una cosa importante”.
Cristiano Garbin
@garbo75