Dopo 585 panchine divise tra le 182 da assistant-coach e le 403 da capo-allenatore, è calato il sipario sull’Era di Walter De Raffaele all’Umana Reyer Venezia.
Una decisione sull’esonero che il giorno dopo, al di là dell’inesorabilità della stessa nel momento della stagione negativa che sta vivendo l’attuale squadra oro-granata, continua a lasciare un po’ di amaro in bocca per i sentimenti costruiti nel tempo. Ma la permanenza si era fatta ormai deteriorata e i titoli di coda erano inevitabili, questo non lo si può di certo ignorare e tralasciare.
Fatta questa premessa, è difficile spiegare quello che l’allenatore labronico è stato per l’Umana Reyer e per Venezia. Walter De Raffaele da allenatore ha scritto la Storia, la più bella e dorata della società Costantino Reyer 1872. Ha scritto Capolavori sulle pagine del libro sportivo di Venezia, e questo non lo dimenticherà mai Nessuno. D’altronde, come ha detto lui stesso dopo lo scudetto 2017 in Piazza Ferretto, “QUESTO RESTA”.
Arrivato alla Reyer nell’estate 2011 (quella della promozione in Serie A dopo le varie vicissitudini giudiziarie valse il salto di categoria dalla LegaDue), Walter iniziò come assistente di coach Andrea Mazzon, voluto dall’odierno head-coach della Reyer femminile. Era reduce da una stagione in chiaro-scura alla Scaligera Verona, terminando l’esperienza con l’esonero. E da assistente è sopravvissuto agli esoneri di Mazzon, alla gestione Zare Markovski e alla cacciata di Carlo Recalcati.
Già, Recalcati. Dopo l’arrivo di Recalcati alla Reyer nel 2014, Walter De Raffaele ha iniziato a godere di grande considerazione da parte del decano degli allenatori italiani. Charlie con Walter aveva già collaborato nella parentesi Nazionale, e non aveva mai nascosto un passaggio di consegne naturale affidandogli la panchina oro-granata.
Il passaggio avvenne domenica 14 febbraio 2016, quando il club oro-granata diede notizia dell’esonero dell’esperto allenatore all’indomani della sconfitta in campionato interna con Sassari, comunicando anche “di aver affidato la guida tecnica della prima squadra maschile a coach Walter De Raffaele che martedì 16 febbraio dirigerà il primo allenamento da capo allenatore”.
Fu una notizia che stupì all’epoca parecchio i sostenitori reyerini e non, in quanto molti non prediligevano la soluzione interna sostituendo un allenatore come Charlie, e criticarono molto la scelta con malumore e tanto pessimismo. In quanto era difficile, allora, pensare e credere che quelle poche righe fossero come il primo capitolo di una storia incredibile, fatta di 403 panchine e dei risultati più importanti per un club con 150 anni di storia.
Infatti, mai soluzione fu più giusta da parte dell’Umana Reyer. Perchè il tempo e i risultati hanno semplicemente dato ragione all’allenatore labronico che ha guidato la Reyer Venezia alle vittorie e ai Capolavori di due scudetti (2017 e 2019), della FIBA Europe Cup 2018, della Coppa Italia 2020 e al raggiungimento delle Final Four di Champions League 2017, oltre ad altri grandi risultati in campo nazionale come la vittoria della Regular Season di LBA 2017-2018. Ha vinto il Premio Reverberi, l’Oscar della pallacanestro italiana, che gli è stato consegnato quale miglior allenatore 2016-2017.
Capolavori, successi e trionfi oro-granata sotto il termine “Umilmente Ambziosi“, il diktat di Walter De Raffaele nel compiere i capolavori e le svariate emozioni che ha trasmesso coi colori oro-granata.
Un percorso semplicemente meraviglioso di WDR nel riportare la Reyer Venezia nell’Olimpo della pallacanestro italiana, scrivendo pagine splendide del club lagunare che ha appena raggiunto i 150 anni di vita.
“Reyer è un modo diverso di intendere lo sport, è un modo di essere, un modo di pensare. Mi è entrata dentro e l’ho sposata completamente. Questa cosa mi carica e mi riempie di grande orgoglio“.
Queste le parole di Walter dopo il rinnovo triennale del contratto che lo legava al club nel Maggio 2017.
Forse le parole non spiegano il Legame fortissimo creatosi tra l’allenatore con Brugnaro e Casarin, che sembravano quasi vivere in simbiosi. Un matrimonio durato 13 anni, un rapporto tra la società Reyer Venezia e Walter De Raffaele unico per longevità e sintonia, con tante, tante emozioni trasmesse sia in campo sia per l’entusiasmo cresciuto attorno al mondo Reyer.
Non è stato assolutamente semplice per il presidente Federico Casarin la comunicazione dell’esonero all’allenatore livornese, deciso dalla proprietà, nel dopo-partita contro l’Happy Casa Brindisi. Una decisione sofferta e che non deve essere stata semplice da prendere nemmeno per il proprietario oro-granata Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia, legato da un profondo affetto e grandissima gratitudine all’allenatore classe 1968. Un momento che la proprietà e la dirigenza non avrebbe mai voluto vivere. Perchè quando si crea un rapporto di stima e di amicizia reciproca, al di là del rapporto professionale e lavorativo, è sempre difficile fare un passo come quello dell’esonero quando prima di tutto viene la Persona.
Walter aveva piantato le radici con la sua famiglia, con sua moglie e i suoi tre figli. Ha trasmesso personalità e carisma da allenatore e da Uomo segnando l’epoca più vincente della storia della Reyer Venezia davanti a due leggende che hanno fatto la storia del club come “El Paron” Tonino Zorzi (357 presenze) e Giulio Geroli (224).
“Naturalmente un ringraziamento va a voi (tifosi), perchè senza di voi non c’è la soddisfazione di condividere. Soprattutto con chi di voi c’è sempre stato perchè adesso è molto bello avervi tutti qui e io sono convinto che tutti c’eravate anche quando abbiamo perso”
Queste le parole dette da De Raffaele in Piazza Ferretto a Mestre celebrando lo Scudetto 2019. Perchè, come si dice, per passare ai trionfi finali si devono anche passare dal processo e dal cammino di delusioni e di sconfitte…
Negli USA dicono: “It’s a Marathon, not a Sprint.” Walter questa maratona di 403 partite l’ha passata con Stefano Tonut, Michael Bramos, Hrvoje Peric, Austin Daye, Marquez Haynes, Julyan Stone, Andrea De Nicolao, Bruno Cerella, Mitchell Watt… tanti i nomi di un gruppo che resterà per sempre, passando per battaglie indimenticabili tra Italia ed Europa.
Walter De Raffaele e la Reyer Venezia, sono stati storia di questi anni nella pallacanestro italiana, leggenda immortale in Laguna. E’ stato un esempio per tutti i tifosi reyerini, dentro e fuori dal campo.
E, come ha detto giustamente Federico Casarin nella Lettera dedicatagli, Venezia sarà sempre casa sua.