Monaco di Baviera (GER), 27 gennaio 2023 – Vittoria importantissima per l’U-Boot biancorosso che, confermando l’ottimo momento di forma con 5 vittorie nelle ultime 6 gare, sotterra la Virtus Bologna sotto una marea di rimbalzi offensivi, ben 16 e la sorpassa in classifica avendo ribaltato anche la differenza canestri.
La partita sarebbe tutta in queste prime quattro righe perchè Bologna ha avuto migliori percentuali nel tiro da due, nel tiro da tre e dalla lunetta, ma se fai tirare i tuoi avversari due o tre volte ad azione non puoi vincere nessuna partita.
I bavaresi hanno indirizzato subito la gara con l’inizio travolgente di Augustine Rubit che ha infilato tutti i tiri iniziali, spesso molto difficili, scavando subito un vantaggio di una decina di punti che ha permesso a Hunter e compagni di gestire la gara fino alla fine.
La Segafredo dal canto suo ha provato a tenere botta, non sbracando mai, ma quando da una parte hai atleti e dall’altra ectoplasmi anche l’orgoglio può poco. Nella serata in cui Teodosic ha superato i 3.000 punti in Eurolega i suoi lunghi hanno pensato bene di abbandonarlo al suo destino, arrivando sempre in ritardo su ogni pick and roll, non riuscendo mai a bilanciare la presenza sotto il proprio canestro e, per soprammercato, hanno pensato bene di schiacciare dei pisolini quando il geniale compagno smazzava palloni che erano solo da depositare nel canestro tedesco.
Oltre all’imbarazzante strapotere a rimbalzo offensivo, Monaco ha avuto la capacità di trovare sempre un protagonista diverso per difendere il proprio vantaggio: una volta Winston, una volta Seeley, ma soprattutto Nick Weiler-Babb che, oltre a doversi sbucciare la pesca con Teodosic in difesa, ha trovato il modo e la maniera di ricacciare indietro i bianconeri felsinei ogni volta che si sono avvicinati nel punteggio, portando a casa una vittoria tanto importante quanta meritata.
Gli uomini di coach Trincheri sono attesi dall’insidiosa trasferta di Valencia, ma visto il momento di forma, ed i risultati in trasferta raggiunti ultimamente, andrà in Spagna a giocarsi tutte le sue carte, all’inseguimento di un traguardo che, vista la partenza, solo 1 mese sarebbe sembrato irreale ed utopico.
Fatemi spendere poi due parole per una società come quella tedesca che sta dimostrando, da anni, competenza e serietà e che ben conscia dei propri limiti e delle proprie qualità, non fa mai il passo più lungo della gamba, ha tra le sue fila professionisti di grandissime capacità quali Andrea Trincheri e Daniele Baiesi.
Tutto l’ambiente bavarese lavora in un’unica direzione, avendo pazienza con giocatori non di primissima fascia ma che sono funzionali al progetto tecnico e che non vengono accantonati alla prima difficoltà.
Durante la conferenza stampa della partita di andata del 13/10 u.s. il coach milanese era conscio delle potenzialità della propria squadra e aveva chiesto un paio di mesi di tempo per permettere ai propri rookies di ambientarsi, evidentemente il progetto tecnico era già molto chiaro. Come le ultime stagioni del Bayern dimostrano quando alle spalle c’è professionalità e contezza dei propri mezzi i risultati arrivano.
In casa Virtus Bologna questa è stata una sconfitta molto pesante poiché, oltre ad avere valenza sulla classifica, testimonia come i problemi che si evidenziano da inizio stagione non siano minimamente in via di risoluzione.
La mancanza di atletismo nel reparto lunghi è oramai cronica e con il reparto piccoli che ha questa squadra questo è un peccato di sottovalutazione imperdonabile. Un back court che presenta Milos Teodosic, che Dio ce lo conservi, necessita di lunghi mobili, che siano in grado di muovere bene i piedi in difesa per coprire gli spazi che con gli aiuti si creano, ma questo al momento non è possibile perché Jaiteh e Bako, per questioni fisiche è un lavoro che non possono fare con continuità e Mickey fra acciacchi, insicurezze o altro, al momento non è neanche lontanamente parente del giocatore che la dirigenza bianconera aveva pensato di ingaggiare.
A questo punto oltre ad un cammino per i play off diventato impervio e quasi impossibile, si è aggiunta una compagine come questo Bayern Monaco contro la quale lo scontro diretto è sfavorevole, ma non si vede da parte della società la volontà di mettere mano al roster, coprendo quel buco che da inizio stagione appare enorme a tutti: allo staff tecnico, che lo rimarca un’intervista sì e l’altra pure, alla stampa, che in ogni articolo sottolinea questo buco, ai tifosi.
Il tutto mentre tutte le compagini di Eurolega hanno cercato di migliorare il proprio roster, evidentemente le ambizioni sbandierate ad inizio stagione non erano tali, ma dei desiderata…
Highlights
Sala stampa
Sergio Scariolo
“Congratulazioni al Bayern che ha avuto subito la testa nella partita e ha meritato. Noi ci abbiamo provato se non altro e penso che i tifosi arrivati fin qui possano essere orgogliosi del fatto che ogni volta che subivamo un parziale e andavamo sotto provavamo a rispondere. Loro hanno dominato a rimbalzo, soprattutto quelli lontani dal ferro: abbiamo concesso seconde e terze occasioni che soprattutto in trasferta non si possono concedere. Hanno poi ottimo giocatori che hanno aggiunto, come Seeley che è un giocatore di esperienza che è stato fondamentale nei momenti importanti della gara, Winston e Rubit hanno dominato la gara e noi non siamo riusciti a trovare una contromisura: in difesa non siamo stati all’altezza. Fra quattro giorni ci aspetta una nuova partita di Eurolega e dobbiamo farci trovare pronti.”
Bayern Monaco vs Virtus Segafredo Bologna 91-84
Parziali: 22-18; 21-20; 2317; 25-29
Pagelle:
Nick Weiler-Babb 7,5: si appiccica a Teodosic come una cozza, e quando non sa cosa fare mette le bombe che allontanano la Virtus tutte le volte che prova a rimontare, chirurgico.
Corey Walden 6+: gioca 17 minuti insignificanti, ma negli altri 3 del suo impiego è importantissimo, con 5 punti consecutivi che mantengono il vantaggio biancorosso sopra il livello di guardia: i canestri non solo si contano, ma si pesano.
Dennis Seeley 7: dopo un primo tempo in ombra, l’ultimo arrivato in casa bavarese si rivela importantissimo, guadagnandosi tiri liberi e dando una mano a rimbalzo offensivo: concreto.
Cassius Winston 7,5: mette bombe, prende falli, smazza assist, e per fortuna di Bologna che nel primo tempo si fa fischiare due falli molto presto.
Niels Giffey 7: soffre un pò su Shengelia, ma in attacco trasforma in oro tutto ciò che tocca, e chiaramente anche lui si iscrive alla saga dei rimbalzi in attacco.
Othello Hunter 6: il vecchio drago non ripete la gara di Istanbul, ma si fa sempre sentire e la sua credibilità nel tiro dalla lunga apre autostrade.
Issac Bonga 6: certamente non un fine dicitore, ma reattività ed atletismo da vendere, in difesa si sente, eccome.
Ognjen Jaramaz 6,5; non una gran serata al tiro dalla lunga, ma un paio di suoi canestri in step back han fatto male.
Niklas Wimberg s.v.
Helias Harris 6,5: è uno dei protagonisti del grande avvio di Monaco, quando sostituisce Rubit prosegue nella serie di canestri difficili, marcati e cariati, bravo. Esce poi per un problema al ginocchio.
Augustine Rubit 8: giocatore palesemente in fiducia, fa impazzire tutti gli avversari che provano a marcarlo, stasera non avrebbe sbagliato un tiro da due punti neanche bendato con una mano dietro la schiena.
Freddie Gillespie 7: non è sicuramente un fine dicitore, ma è certamente un “animale”. Prende nove rimbalzi, di cui quattro in attacco, rifila due stoppate, fra cui quella ad Ojeleye che rimarrà negli annali: la fisicità fatta persona.
Nico Mannion n.e.
Marco Belinelli 5,5: 10 punti in 11 minuti, ma le pecche difensive con questi lunghi sono ingestibili e da un giocatore della sua esperienza almeno un paio di falli sono da crocefissione in sala mensa.
Alessandro Pajola 5,5: sta in campo solo 11 minuti, ma riesce a rubare lo stesso un paio di palloni, per il resto troppo poco offensivo.
Ismael Bako 4,5: 8 punti, di cui 6 andrebbero intestati a Teodosic, ma in difesa è sempre nel posto sbagliato, ed 1 rimbalzo grida vendetta.
Mouhammadou Jaiteh 4,5: 3 rimbalzi, per non parlare della lentezza di piedi, troppo poco reattivo per gli avversari di stasera che gli uscivano dalle fottute pareti.
Tornike Shengelia 6: è l’unico lungo bolognese che regge il confronto fisico, ma da solo fa fatica, si conferma creatore di gioco.
Daniel Hackett 6,5: in ripresa rispetto a Brindisi, è uno degli ultimi ad arrendersi, peccato per la mira storta nelle bombe, nel terzo quarto sarebbero servite.
Jordan Mickey 3: un’ameba, lento nelle ricezioni, non parliamo delle chiusure, da chiamare un esorcista.
Kyle Weems n.e.
Semi Ojeleye 4,5: prova a fare a sportellate, ma viene respinto con perdite, prende una stoppata da Gillespie da svegliarsi di notte con gli incubi, perde un paio di palloni per troppa frenesia, anche lui uno dei colpevoli dell’emorragia di rimbalzi offensivi concessi.
Milos Teodosic 7: ci prova, ma è troppo solo, la mira non è perfetta, ma regala 9 cioccolatini uno più bello dell’altro, se poi stasera avesse avuto di fianco dei compagni più reattivi gli assist sarebbero potuti essere ben di più, ma se la gente dorme non è colpa sua.
Isaia Cordinier 6,5: è uno dei pochi giocatori che fisicamente regge il confronto, deve migliorarsi nel tiro da tre, ma vederlo giocare da due mi ha commosso. In crescita.
tromba