Masnago, 4 dicembre 2022 – Doveva essere una partita veloce e divertente, e così è stato.
Questa poteva essere una partita piena di insidie per la capolista, vista la Varese di questo periodo reduce da cinque vittorie consecutive, ma soprattutto squadra con una sua identità, che affronta tutte le partite giocando a ritmi frenetici, a tratti indiavolati, che ogni tanto forza delle conclusioni, ma che non perde mai la sua identità, ed anche questa sera questa sua identità ha caratterizzato la partita, che probabilmente avrebbe vinto contro ogni altra squadra di questo campionato, ma non contro la Virtus di questa sera, soprattutto con la conformazione di questa gara, dettata da infortuni e squalifiche, in Eurolega…
Varese ha cominciato subito a metterla sulla corsa, ma quando dall’altra parte hai contro un Milos Teodosic motivato, come quello di stasera, la tua arma ti si può rivoltare contro, come il primo canestro di stasera ha fatto subito capire: alley up immaginifico per Isaia Cordinier che, con gli stivali di Apollo al posto delle scarpe da basket, ha scaraventato dentro il canestro con un gesto di imperiosa potenza.
La Segafredo ha provato fin da subito a scappare, ed i 28 punti segnati nel primo quarto, parevano un bel viatico per una gara tranquilla, ma come già detto, contro questa Varese non è facile chiudere le partite, perchè con il suo ritmo sincopato non ti concede un attimo i respiro e nonostante tu segni quasi ad ogni possesso Cross e compagni ripartono come se nulla fosse e ti tirano sulla faccia appena gli lasci spazio e ancora, e ancora e ancora, ed oltretutto ti coinvolgono in questa sarabanda da basket slavo anni 80.
La prova provata di quanto detto è lo svolgimento del secondo tempo: tornate in campo le due squadre la Segafredo piazza un parziale di 12-0 andando sul +21 a 16 minuti da fine gara, qualunque squadra avrebbe alzato bandiera bianca, e così probabilmente hanno pensato anche i ragazzi di coach Scariolo, ma non avevano fatto i conti con la peculiarità di questa Openjobmetis che come se nulla fosse ha continuato a giocare la sua pallacanestro e, guidata da un Markel Brown stellare ha cominciato a rosicare punto su punto arrivando addirittura sul -5 a 7′ 36″ dopo un contropiede di Tariq Owens.
Con tutta l’inerzia del mondo per Varese è entrata in scena la vecchia guardia virtussina guidata dal Teodosic di cui abbiamo già detto, ma soprattutto dal capitano Marco Belinelli che con 13 punti i 7 minuti teneva lontano i biancorossi lombardi che alla fine dovevano arrendersi, ma sicuramente con l’onore delle armi.
Le notizie in casa varesina sono molto buone, anche senza Reyes, la squadra c’è, si vede che crede in quello che fa ed è tanto un piacere da guardare quanto un enorme mal di testa per chi ci deve giocare contro. Come visto nel filotto di 5 vittorie, culminato con la trasferta di Verona, questa è una squadra con la S maiuscola, con un’identità, un allenatore che non ha paura di mandare in campo giovanissimi o veterani, che non si spaventa davanti a nulla, e che soprattutto crede ciecamente in quello che fa, la prossima gara a Scafati ci dirà se i risultati raggiunti fin qui erano dovuti solo all’ entusiasmo che le vittorie causano, o se ci troviamo davanti alla vera grande rivelazione del campionato, io propendo per la seconda ipotesi.
Dopo la sconfitta di Belgrado contro la Stella Rossa la partita di questa sera era sicuramente insidiosa per i ragazzi in bianconero e la vittoria ha, secondo me, una valenza molto importante, perchè oltre alle assenze degli infortunati Ojeleye, Shengelia, Abass, Menalo e Bako a riposo per turn over, vincere una gara dispendiosa come quella di stasera e senza anche Daniel Hackett, in panchina solo per onor di firma, dimostra come questa sia una squadra vera, unita e soprattutto seria e che, con 6 uomini in doppia cifra, ha distribuito bene le responsabilità offensive trovando di volta in volta un protagonista diverso. Ora bisognerà guardare in infermeria e sperare che qualcuno possa recuperare perchè la sfida del Pireo contro l’Olympiacos, già complicata a ranghi completi, potrebbe rivelarsi improba se venissero confermate tutte le assenze.
Sala Stampa
Matt Brase
«Penso che sia stato un ottimo test per noi questa sera; abbiamo avuto dei momenti difficili sia all’inizio partita, sia all’inizio di terzo quarto, però siamo sempre riusciti a rimetterci insieme giocando di squadra, soprattutto perché hanno giocato con l’intensità che ci vuole in questo campionato. Nonostante il fatto che non ci piaccia perdere, devo dire che abbiamo avuto l’atteggiamento giusto e sono orgoglioso di come i ragazzi sono stati in campo».
Sergio Scariolo:
“Voglio congratularmi con Varese in generale, grande atmosfera e un ottimo inizio di campionato, giocano bene e in maniera difficile da affrontare soprattutto dopo un impegno meno di 48 ore prima. Detto questo sono contento di come abbiamo giocato, siamo stati in controllo per tutta la partita anche se appena molli un secondo Varese ha velocità e capacità per rientrare in poco tempo. Abbiamo mosso bene la palla, 32 assist potrebbe essere un record: molti di Milos ma anche degli altri. Giocatori come Mannion e Camara stanno crescendo, dunque serata positiva. In qualche momento non sono stato contento di come abbiamo perso la palla: noi siamo una squadra che ha predisposizione di correre in campo aperto, soprattutto in campionato.”
Dopo la vittoria con Varese ha parlato ai microfoni di Eleven Sports l’MVP della gara, Marco Belinelli:
“Sapevamo di incontrare una squadra che gioca una pallacanestro particolare, che era in fiducia davanti ad un pubblico caldo. Abbiamo commesso un po’ di errori ma non era facile giocare contro una squadra così. É arrivata una bella vittoria che ci fa bene, soprattutto dopo la sconfitta in Eurolega. I 21 punti? Cerco sempre di essere me stesso e di aiutare la squadra a vincere, è questo quello che conta. La verità è che c’è un gruppo vero, in ogni partita c’è un protagonista diverso e questo è importante anche in ottica futura.”
Highlights:
Openjobsmetis Pallacanestro Varese vs Virtus Segafredo Bologna 100-108
Parziali: 20-28; 27-28; 22-23; 31-29
Pagelle:
Colbey Ross 7,5: non smette mai di muoversi, corre, rincorre, taglia e pressa, un motorino instancabile, il vero motore dei ragazzi in biancorosso.
Tomas Woldetensae 6: non lo supportano le percentuali, ma il suo modo di giocare è perfetto per questa Varese, magari qualche attenzione difensiva in più…
Giovanni De Nicolao 6: quindici minuti per salvaguardare Ross, però la fisicità dei pari ruolo virtussini lo mette in grossa difficoltà.
Matteo Librizzi 6+: la faccia tosta non gli manca, il coraggio neanche, lo puntano in post basso e lui subisce, ma non molla un centimetro, leonino.
Nicolò Virginio NE
Giancarlo Ferrero 6: l’impegno è encomiabile come sempre, il suo cuore trascina anche i compagni, ma la mira stasera è storta.
Markel Brown 8,5: partita da 38 di valutazione, è imprendibile per i dirimpettai avversari, non dà loro il tempo di prendere posizione perchè è sempre più veloce a trovarsi nel posto giusto al momento giusto, E N TU S I A S M A N T E.
Guglielmo Caruso 6,5: gioca qualche minuto meno del solito, ma con un Brown così era difficile trovargli più spazio, però stasera ha mostrato quel lato combattivo che ogni tanto gli si chiede di tirare fuori.
Tariq Owens 5: la sua dinamicità avrebbe potuto mettere più in difficoltà gli avversari, ma non ha trovato modo e maniera di esplicarli, in difesa è stato mangiato vivo.
Jaron Johnson 7: sfrutta molto bene la mancanza di un 4 di ruolo nella metà campo offensiva, dietro fa fatica a correre dietro a Weems.
Nico Mannion 6,5: in una partita con questi ritmi si trova come un topo nel formaggio, però ancora non riesce a capire quando rallentare e si fa trascinare dal turbillon varesino, non sempre con costrutto.
Marco Belinelli 8: il killer della partita, sfrutta la grande familiarità con Teodosic per decidere il finale, il canestro su rimessa nell’ultimo quarto è proprio figlio di questa intesa.
Alessandro Pajola 6,5: riesce ad imbrigliare per un po’ Cross, prova a sfruttare il missmatch in post basso contro i pari ruolo, ma a cavallo di terzo e quarto parziale si incaponisce un po’ troppo. Comunque regala 5 assist ai compagni.
Mouhammadou Jaiteh 7+: doppia doppia contro i pesi leggeri varesini, per la prima volta lo vediamo contenere anche un paio di palleggi dei piccoli avversari, mezzo voto in meno per il 1 / 4 ai tiri liberi.
Iffe Lundberg 5: continua sulla falsa riga di Belgrado, brutta partita, senza le accelerazioni che lo contraddistinguono.
Daniel Hackett n.e.
Jordan Mickey 7,5: porta a scuola i pari ruolo con movimenti e intensità, un po’ frenato dai falli viene fuori anche lui nel finale con la sua enorme esperienza.
Gora Camarà 6,5: dopo un primo tempo di grandissima sostanza nel secondo tempo si perde, ma ha lanciato qualche bel messaggio.
Kyle Weems 7: 27 minuti in un ruolo non suo, anche questa sera va in doppia cifra e si dimostra una pedina indispensabile per dedizione e sacrifico.
Milos Teodosic 7,5: doveva farsi perdonare l’alzata d’ingegno di Atene, ci riesce illuminando Masnago già dopo 10 secondi. 14 assist, uno più immaginifico dell’altro, anche lui si fa trascinare dal ritmo frenetico di Varese, ma è uno spettacolo.
Isaia Cordinier 7,5: inizia col botto, e continua per tutta la partita, sfodera anche una mira nel tiro da fuori inconsueta, se continuasse con quest’ultima diventerebbe un rebus insolubile per tutti i suoi avversari.