Assago (MI), 8 settembre 2022 – Cala il sipario sui FIBA EuroBasket 2022 di Milano. E si chiude senza alcuna sorpresa di sorta. Gran Bretagna, squadra davvero inadatta al livello del girone, cade sotto i colpi dei titolarissimi dell’Italbasket. Partita che già non ebbe storia dal principio di questa avventura, se poi ci si aggiunge la notizia della morte della Regina Elisabetta II ad inficiare il morale britannico, beh… cala ancora di più il senso, già di livello basso.
Son partite ufficiali, vero. Però ormai la differenza tecnica tra le due selezioni è palese, tangibile. Crescono allora alcuni quesiti: perchè insistere coi titolari, quando non influisce nemmeno sulla classifica sto match? perchè non far riposare i più impiegati e dare spazio alle seconde linee? Dubbi che mi attanagliano la visione della sfida.
Il Match.
Partita subito indirizzata col 10-0 di parziale italico. Dopo di che scende l’intensità permettendo un mini rientro da parte dei sudditi di Re Carlo III, ex sudditi di Elisabetta II. La difesa italiana allarga un po’ le maglie per evitare colpi fortuiti ed infortuni, che son sempre dietro l’angolo. Rapida successione di cambi, dove nei primi 10 minuti son ruotate 10 persone, con cambi però al minuto 7:40. Cambiando gli addendi, il risultato non cambia: 29 punti segnati, distribuiti su 7 giocatori, contro i 20 punti subiti, complici di una difesa “libertina”, visto la poca importanza che grava sull’incontro. Comunque risponde bene anche il secondo quintetto, seppur parlare di “fuga” non se ne sente nemmeno il profumo. Si oscilla tra il +7 ed il +5, in base a come si cambia difensivamente.
Preoccuparsi oggi non avrebbe senso, il divario è troppo palese. Se il migliore degli avversari è un giocatore della propria A2, Carl Weathle, non credo si possa pensare di avere dei problemi a vincere. Nemmeno durante le sfuriate di Myles Hesson, guardia che milita in Giappone.
Si continuano ad alternare i quintetti, con l’inerzia che non scosta alcunché dall’inizio del match. Intensità da defaticamento, dopo una settimana molto intensa, con alti e bassi. Si chiude il match con la vittoria italiana. “cucchiaio di legno” per i britannici in questo torneo, cui però han sempre onorato e rispettato tutti gli avversari e gli eventi, con grinta e volontà. Per questo vanno solo applauditi. Ma serve molto di più per competere. Vediamo finalmente Baldasso e Tessitori, col primo che fa vedere quanto può segnare se si costruiscono bene i tiri. Che spesso abbiamo costruito durante la rassegna.
TOP & FLOP (Italbasket nel Girone)
Top:
- Il rendimento dei lunghi. Escludendo Tessitori e Biligha, incolpevoli spettatori dei precedenti matches, il costante apporto del frontcourt è stato encomiabile, soprattutto senza centri di ruolo da poter applicare (i due citati son gli unici centri di ruolo, ma secondo lo staff sono meno versatili di quel si pensa);
- Simone Fontecchio. La crescita del ragazzo nativo di Pescara è oltre l’esponenziale. Ha mostrato in campo tutto un carnet di opzioni. Cosa che porterà con se negli USA per la prossima stagione coi Jazz.
- Giampaolo Ricci. Passare in pochi anni da A2 a vincere due scudetti in fila con due squadre diverse, non è da tutti. E non lo ha fatto da sventolasciugamani, anzi. Anche a sti FIBA EuroBasket 2022 ha mostrato come testa e attributi possano compensare tutto, compreso l’atletismo. Sesto uomo del girone, a mia personal opinione.
Flop:
- La gestione tecnica. Molto lacunosa la gestione, sia del gioco che dei giocatori. Son mancate soluzioni alle problematiche intercorse nel torneo. Vero, ci sono anche gli avversari, ma è proprio su loro che van trovate soluzioni come il nostro gioco deve essere un loro problema. Spremendo poi i soliti, ruotando a 7, quasi a 8 per la quasi totalità del girone a questi FIBA EuroBasket 2022.
- Il Backcourt. Spissu monodimensionale, cui s’è limitato a “smazzare” palloni, spesso con colpevole ritardo. Chiamato a tirare, ha mancato troppe volte il bersaglio. Mannion poi ha fatto ancora peggio, andando a sbattere spesso in solitaria contro gli avversari ben schierati. Poca lucidità.
- La FIP. Ok, è stata presa una scelta “social” per la guida della selezione azzurra, passi. Lo staff lo ha scelto il coach, comunque un mix buono, anche se troppo giovane ed inesperto, abboniamo anche questa. Ma se il tuo numero 1, il Presidente supremo, il “Magnifico Rettore” dovessimo essere in un campus universitario, se ne esce con esternazioni vicine alla follia, invitando a non seguire la NBA per la nazionale, siamo davvero al delirio ed alla follia pura. Oltre non so cosa possa esserci. Forse nemmeno la tutela della Legge Basaglia.
SALA STAMPA
Dopo le “7 giornate di Milano” il prossimo appuntamento sarà domenica 11, a Berlino, ad orario da definirsi. Avversari la Serbia di Jokic, pronta a restituirci lo scotto della eliminazione allo scorso preolimpico. La speranza è sempre l’ultima a mollare, non molliamo prima del tempo!
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10