Amburgo (GER), 20 agosto 2022 – “Il cielo è azzurro sopra Berlino” disse Marco Civoli nel 2006 al termine dei Mondiali di calcio. Stavolta però non siamo a Berlino, non siamo su un prato verde e la partita è solo un’altra del giro degli Italbasket friendly matches. E’ però una finale, seppur per il 3°/4° posto del DBB tournament. Dopo la controversa ed ampiamente discussa sconfitta contro la Serbia, l’avversario è la Repubblica Ceca, sconfitta dai padroni di casa teutonici.
Tanto azzurro ha avvolto i discepoli di Re Carlo IV, tanto che il Principe di Moravia, Jan Vesely, orfano del Principe di Boemia Satoransky, non può che abdicare all’assalto compatto e rapido dell’Italia. Guidati da un ottimo Fontecchio, un Mannion risolutivo, un Ricci concreto e combattivo, la vittoria viene servita come secondo, quanto il dominio appunto nella seconda parte di match. Dopo il filotto di sconfitte, arriva una convincente vittoria.
Analisi della sfida.
Di certo l’ago della bilancia pende sensibilmente dalla parte dei peninsulari italici, dopo appunto l’infortunio al figliol prodigo del Barcellona, ovvero Tomas Satoransky. Ma la partita non la giocano gli assenti, solo i presenti. Da qui nasce il pronto riscatto dopo la su citata discussa, seppur ottima prestazione della semifinale. La prestazione dell’Italbasket è di quelle concrete difensivamente, con Melli a spiegare ai lunghi Vesely e Balvin come fermarli solo con la posizione, con Ricci a mettere mani e corpo su tutti i cambi, o coprire le linee di passaggio, forzando ben 17 “steal”.
Pende male, invece, la percentuale dalla lunga distanza. 9 su 32, il 28% non è considerabile come una prestazione balistica “importante”, che nel basket odierno sposta davvero inerzie nei match. Di buono c’è che i tiri presi erano tutti nati da una costruzione ordinata, generata da un buon gioco di movimento palla e con blocchi e spaziature interessanti. I movimenti che possono ricordare le “zipper” di Auerbach, storico coach dei grandissimi Boston Celtics, riprese dal mentore del CT Pozzecco, Ettore Messina.
Tutto ciò creabile solo coi grandi tiratori. E se hai anche le ali forti con mano importante dalla distanza quali Melli, Polonara e Ricci, il gioco viene da se. Anche coi “piani B”, sfruttando la velocità delle guardie in attacco al ferro. In questo caso poi, va menzionata la finalmente rediviva prestazione di Stefano Tonut, oggi davvero concreto nelle soluzioni offensive e solido in quelle difensive, nonostante Jelinek un brutto cliente.
Nazionale Italiana di Basket – Nazionale Ceca di Basket 96-80
Ora si fa sul serio.
Sì, perchè il torneo di Amburgo è stato l’ultimo della serie degli Italbasket friendly matches di questo 2022. Ora arrivano gli appuntamenti ufficiali, a partire dalla partita valida per la seconda fase delle World Cup Qualifiers contro la formazione Ucraina. Match importantissimo in questa chiave ma non solo, perchè 10 giorni dopo comincerà l’avventura chiamata European Championship, che vedrà ospitare a Milano il nostro girone, composto dalla Grecia degli Antetokoumpo, l’Estonia, la Gran Bretagna, ancora l’Ucraina e la ostica Croazia. Obiettivo: qualificazione alla fase finale di Berlino, a veder di colorare ancora il cielo teutonico d’Azzurro…
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10