Montpellier (FRA), 16 agosto 2022 – Non si ripete l’Italbasket, nella seconda partita di una serie di friendly matches. Il ritorno contro la Francia è una Caporetto per noi, un 14 julliet per i transalpini. Non s’è visto quella difesa solida nel pitturato e quel giro palla che notammo nel match dell’UnipolArena di Casalecchio di Reno (BO) lo scorso venerdì.
Partita nata male, con tiri costruiti anche con decenza, ma mai realizzati. Cosa che ha galvanizzato i galletti bleu, chiudendo la difesa e mettendo spesso mani addosso, con spesso permissivismo importante. Quello che invece gli azzurri non han fatto. Se in Emilia-Romagna hai tenuto gli avversari a 69 in 40 min, qua erano scappati a 73 già dopo 28 minuti.
Step-back non nel tiro ma nella prestazione.
Già. Il gesto tanto famoso quanto spesso abusato, ovvero il passo indietro per distanziare il difensore e prendersi un tiro di alta efficacia. In tal caso però significa solo una cosa: l’Italbasket è regredita molto nel comeback di questi friendly matches. Completamente opposta la prestazione degli Azzurri nei confronti dei Bleu. Certo, non si sta parlando di Nazionale Maltese o SanMarinese, con tutto il rispetto e la stima delle due selezioni citate. Contro avevamo una Signora Squadra, tra le 5 più forti al mondo. Però potevamo fare molto di più.
E’ mancata precisione, vero. E’ mancata verve, vero. Quello che però è mancata è la TESTA! La grinta può servire a reagire, la tecnica individuale a cercare di mettere “fieno in cascina” nel punteggio. Ma senza TESTA, non potrai mai conseguire nulla. Questa è mancata ai ragazzi di Coach Pozzecco. Dopo i primi errori da fuori, salita l’aggressività transalpina, ci si è bloccati come mesmerizzati e svuotati della materia grigia per poter controbattere.
Equipe Nationale Française de Basquet – Nazionale Italiana di Basket 100-68
SALA STAMPA
CT Gianmarco Pozzecco
“Questa sera un passo indietro. Non abbiamo avuto energia e abbiamo subito la loro pressione sulla palla che ci ha fatto fare fatica nel seguire il nostro gioco. La Francia ha una fisicità spropositata e a questo punto della preparazione per noi è difficile contrastarla. Ho provato alcune situazioni e ho avuto segnali buoni come nel caso di Baldasso ma dobbiamo credere in ciò che stiamo facendo, capire come dobbiamo giocare e mettere in pratica le cose che facciamo in allenamento. È la seconda partita dell’estate e mi aspettavo queste difficoltà lungo un percorso così complicato”.
Prossimi appuntamenti?
Fitta l’agenda degli appuntamenti. Imminente è infatti il prestigioso Torneo di Amburgo, quadrangolare ad eliminazione classico che prevede la semifinale contro la Serbia e successivamente con la vincente/perdente tra la formazione di casa della Germania e quella della vicina Repubblica Ceca. Match che sa di amarcord dolce per l’Italbasket. Solo che in questa fase preparatoria, il tempo freme e pressa a trovare una soluzione ai quesiti scoperchiati in quel di Montpellier, a sud-ovest della antica Gallia.
Top & Flop
Top
- L’ingresso deciso di Tommy Baldasso, che ha dato uno scossone elettrico come un DAE agli azzurri ed un colpo di Teaser agli avversari, preoccupati dopo due bombe delle sue, un assist per Melli, ed un viaggio in lunetta.
- Il trio dei lunghi Melli, Gallinari, Polonara. Non han giocato assieme stasera, se non a sprazzi di due a due, però il loro è stato garantito, almeno in grossa parte.
Flop
- Duole dirlo ma Stefano Tonut. Il figlio d’arte triestino non è riuscito nemmeno in questo match ad impattare. Fermo contro lo strapotere atletico avversario, non ha avuto lucidità per trovare una soluzione congrua al problema.
- Lo staff tecnico. Se la squadra crolla a quasi 40 punti di divario, lo stesso staff dovrebbe dannarsi a cavar fuori almeno un briciolo di dignità. Il materiale non sarà eccelso, ma è sano e concreto.
NON E’ NECESSARIA UNA SPIDER PER ARRIVARE IN CIMA. CON LA FIDUCIA SI POSSONO TOCCARE VETTE IMPENSABILI
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10