Dopo le due vittorie di Schio in gara 1 e gara 2 la serie finale si sposta a Bologna per una gara 3 già decisiva. In caso di vittoria le Orange diventerebbero campionesse d’Italia ereditando lo scudetto dall’uscente e già eliminata Reyer Venezia.
Nei primi venti minuti la partita si mostra equilibrata, con Bologna che cambia modo di giocare coinvolgendo di più tutte le sue ragazze e cercando di essere meno Zandalasini dipendente. Si ergono a protagoniste quindi Pasa, Battisodo e Cinili per le V nere che vanno al riposo sotto solo di 5 punti.
Schio dal canto suo sembra quasi impreparata a fronteggiare le percussioni di Pasa così come quelle di Battisodo che aprono spazi per le triple piedi per terra di Cinili. Fortuna che Laksa è sempre la solita gioiosa macchina da punti e che a turno le italiane danno una grande mano.
Tre o quattro minuti di fuoco prima da parte di Keys, poi da parte di André e quindi di Verona fanno volare le venete fino ad un massimo vantaggio di 15 punti verso la fine del terzo quarto.
Poi accade l’impensabile, con le sclerensi che alzano le mani dal manubrio e staccano la spina con Bologna che piano piano recupera tutto lo svantaggio trascinata da una Dojkic clamorosa nonostante la maschera protettiva gli limiti la visuale.
Si arriva al convulso finale con una fin lì negativa Zandalasini che compie la giocata della partita rubando palla e segnando i due punti del sorpasso e Gruda che di contro sbaglia il canestro vittoria con un tiro in cui avrà il 99,9 periodico di % di realizzazione ma che i ferri del PalaDozza sputano inopinatamente
Ora ci sarà una gara 4 tutta da gustare con le bolognesi che sull’onda dell’entusiasmo di questa vittoria tenteranno un altro colpaccio e le ragazze di coach Dikaioulakos che avranno certamente una reazione dato che campionesse del genere tendono a non ingoiare facilmente rospi del genere.
Schio rimane la favorita ma attenzione perché la Virtus pare aver capito che coinvolgendo tutte ha molte più possibilità di fare male alla difesa fermo restando che Dojkic e Zandalasini sono le star e le prime opzioni offensive.
Ed in difesa cercherà di ripartire dagli ultimi 10 minuti nei quali ha lasciato la miseria di 9 punti alle avversarie aumentando la pressione sulle esterne e cercando di non lasciare Laksa nella sua comfort zone dove di solito fa la differenza e spacca le partite
Giovedì quindi non prendete impegni, tutti a guardare gara 4 che ci sarà da divertirsi.
IL TABELLINO: VIRTUS BOLOGNA – FAMILA SCHIO 72 – 71
LE PAGELLE
Mestdagh 5: ancora una volta imprecisa al tiro dalla lunga, non basta qualche buona difesa qua e là. Io in vista di gara 4 proverei DeShields, vedremo che scelta farà lo staff tecnico.
Sottana 5: anche lei con le polveri bagnate al tiro, anzi bagnatissime…anche se regala 2-3 assist al bacio da standing ovation. In gara 4 mi aspetto una Giorgia molto più aggressiva in ogni fase del gioco.
Gruda 6,5: per lunghi tratti dominante, Turner non riesce mai a darle fastidio né in difesa né a rimbalzo. Negli ultimi minuti avrebbe anche messo il piazzato che sembrava quello della vittoria, poi il tiretto decisivo sputato dal ferro. Sfortunata.
Verona 6,5: continua a giocare di meno di quanto la farei giocare io. 5 soli minuti nel primo tempo, poi 9 nel secondo dove ha una sfuriata paurosa segnando due canestri difficili e spingendo sull’acceleratore alla ricerca di punti in transizione. Avrebbe dovuto giocare i minuti decisivi.
Crippa 6,5: sempre utile al tiro, fa a sportellate sulle palle vaganti per regalare qualche possesso in più alle compagne, riuscendoci
Andrè 7: Spina nel fianco nella difesa bolognese gioca gran bella partita con canestri di ottima fattura facendo vedere di avere mani piuttosto morbide.
Dotto 5,5: dodici minuti spalmati tra inizio del primo ed inizio del terzo quarto in cui non si vede praticamente mai
Keys 6: parte alla grandissima con una tripla e un gran canestro poi cade nei problemi di falli che la tolgono dalla partita. Quando torna non è più la stessa con la sua personale lancetta della temperatura cestistica che nel frattempo è passata da heat a cold. Da lì in poi non riesce più ad incidere.
Laksa 7,5: per lunghi tratti è la finalizzatrice di tutto il gioco di Schio, segna canestri difficili ed anche quelli che sembrano facili ma non lo sono. Nel finale però sbaglia qualcosina di troppo
Sagerer 6: pochissimi minuti nei quali non demerita affatto, anzi sembrava uscita dal tunnel in cui si è cacciata dalle semifinali. Ma Gianolla l’ha sacrificata per cavalcare Cinili e visto come è andata ha fatto bene. Giovedì però sarà importante perché Sabrina non potrà dare ancora 35 minuti…..
Tassinari sv: come in gara 2 solo scampoli di partita. Fa tempo ad imbucare due liberi che col senno di poi risulteranno decisivi
Barberis 5: non incide sulla partita dato che sbaglia i tre tiri tentati. Vero che conquista qualche extra possesso a rimbalzo ma può fare molto di più
Dojkic 8: quando si accende cambia totalmente il panorama della sfida. Infila il canestro da dovunque, a tratti ricorda da vicino il buon Sasha Djordjevic per la facilità a metter punti e per come tiene il pallino del gioco. Decisiva.
Battisodo 6,5: sbaglia 4 triple ma almeno la metà sono state rigettate dai ferri non troppo accoglienti del PalaDozza. Da comunque un gran contributo in un momento difficile per la squadra con delle belle iniziative confermando di essere una delle più in forma
Turner 6: raggiunge la sufficienza perché da sotto non spreca nulla, d’altra parte se servita in movimento sui roll è devastante. Soffre tantissimo Gruda ma anche André e questo, visto la nomea di grandissimo difensore, fa più specie. In gara 4 io la coinvolgerei molto di più in attacco per poi chiederle maggiore aggressività in difesa. Come diceva Shaq? Se non gli dai l’osso il cane la guardia non la fa.
Zandalasini 6: partita di grande sofferenza al tiro dove sbaglia scelte ed esecuzioni. Ma smazza 9 assist che pochi non sono e soprattutto fa la giocata decisiva alla MJ 1998 contro gli Utah Jazz. Rubata e canestro decisivo, perché i campioni possono anche fare 1 su mille al tiro, ma quell’uno spesso decide le partite, le serie, i campionati.
Cinili 7: stra utilizzata da Gianolla, parte soffrendo contro Keys ma spesso punisce da fuori tutti i raddoppi della difesa arancione. E nell’ultimo quarto regala giocate ( e triple) alla Jack Galanda d’esperienza e malizia che in pochissime sanno fare
Pasa 7,5: quando accelera lascia sul posto tutte le avversarie manco fosse una Ferrari al semaforo. Con le dovute proporzioni alle volte sembra di vedere Westbrook, e come l’ex stella dei Thunder dovrà migliorare nel tiro da tre, ad oggi insufficiente. Avrà tempo e modo per farlo, diciamo però che se gioca sempre così Gianolla gli perdonerà anche la poca affidabilità da dietro l’arco
SALA STAMPA
Angela Gianolla: “Sotto di 15 eravamo in grossa difficoltà anche se aveva l’atteggiamento giusto. In attacco e in difesa ci siamo fermate e Schio è stata brava a punirci.
Gli ultimi due minuti però non abbiamo mollato: siamo stati fortunati sull’ultimo tiro di Gruda ma evidentemente significa che doveva andare così. Giocare qui davanti a tanta gente è stato bellissimo, un’emozione enorme per tutte le ragazze che hanno messo in campo quel qualcosa in più.
Questa sera ho visto tanta gente commossa e giovedì ne vogliamo ancora di più.”
Cecilia Zandalasini: “Sono incredula di quello che abbiamo fatto. Eravamo sotto di 15 ma non abbiamo mai mollato. Schio è una squadra organizzata e forte, con tante giocatrici di esperienza.
Noi abbiamo giocato di cuore e questo ha fatto la differenza. Poi Ivana ha fatto una grande partita e una prestazione incredibile. Sono molto molto contenta. Giovedì speriamo di avere ancora più tifosi: giocare al Paladozza è una grandissima emozione, vederlo pieno per il basket femminile ci ha dato una forza enorme, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Grazie a tutti, vi aspetto giovedì’ perché cercheremo di giocarcela ancora.”
Cristiano Garbin
@garbo75