Pescara, 30 aprile 2022 – Continua il dominio, arrivato all’ottavo successo, dell’UnipolSai Briantea84 Cantù nella Coppa Italia #SerieA Fipic, arrivata quest’anno alla sua 28ª edizione ed intitolata ormai da anni alla memoria del compianto e mai dimenticato prof. Antonio Maglio.
Al Pala Elettra di Pescara vincono quindi gli uomini dell’UnipolSai Briantea84 Cantù che battendo in finale un’irriducibile Deco Metalferro Amicacci Abruzzo per 51-55, padrona di casa e che arrivava alla sua prima finale nella competizione della storia.
Attenzione però perchè sebbene oggi si sia giocato per il prestigioso trofeo nazionale, le due sfidanti daranno vita anche alla Finale Scudetto dal prossimo 14 maggio al meglio delle tre sfide e, alla luce di quanto visto oggi, sarà una Finale Scudetto #SerieA Fipic 2022 che darà veramente spettacolo!
Oggi comunque è stata una partita combattuta fino all’ultimo possesso. Decisiva la maggiore profondità della panchina della Briantea84 che ha trovato canestri pesanti anche da Francesco Santorelli e Jacopo Geninazzi, mentre l’Amicacci Abruzzo ha forse pagato una scarsa lucidità nei momenti chiave della partita, che è costata una vittoria che sembrava quasi ipotecata a metà quarto periodo.
Questo perchè la difesa imbastita da coach Carlo Di Giusto dell’Amicacci Abruzzo aveva limitato fin lì il quintetto sulla carta più pericoloso degli avversari biancoblu, quello composto dai quattro lunghi e dalla britannica Carrigil, che aveva spazzato via in semifinale l’opposizione della squadra detentrice del torneo, l’Avis S. Stefano.
Nel match il primo strappo alla partita avviene quando l’ingresso in campo di Giulio Maria Papi alza il quintetto dei brianzoli, che mettono la freccia con un parziale da 2-11, sfruttando anche i problemi di falli di cui si caricano molto prematuramente i lunghi della squadra di casa. Al momento di sferrare l’affondo decisivo, l’attacco dell’UnipolSai Briantea84 però si inceppa, rimanendo a secco nel corso del secondo periodo per oltre cinque minuti.
L’Amicacci Abruzzo così rimane a contatto, nonostante un inizio negativo del grande ex Adolfo Damian Berdun, partito con 1/5 al tiro e proseguendo poi su percentuali dal campo insufficienti e di Matteo Cavagnini, a sua volta secco fino alla fine del secondo periodo, riuscendo addirittura a pareggiare i conti sul 21-21. L’ultimo colpo di reni della Briantea84, con uno 0-6 firmato Carossino, Papi e Geninazzi, dà il vantaggio 21-27 con cui si arriva all’intervallo lungo al 20′.
Il terzo periodo è da subito più nervoso, le percentuali al tiro rimangono basse e la Briantea84 conserva un vantaggio che però non si allarga mai oltre il doppio possesso.
Nell’ultimo periodo il match si accende: Cantù rimette in campo il quintetto più lungo a disposizione di coach Marco Tomba ma la difesa dell’Amicacci Abruzzo sale di colpi ed i ragazzi di coach Di Giusto completano un sorpasso che fino a qualche minuto prima appariva insperato: è Marco Stupenengo a martellare la difesa lombarda, con una serie di canestri dalla media in posizione centrale (saranno 18 i suoi punti 9/17 dal campo), mentre Berdun continua ad alternare cose positive a momenti di nervosismo, che costeranno ad esempio un tecnico in un momento cruciale ma anche tanti errori al tiro (7/28 dal campo con 1/9 per il fuoriclasse argentino).
Nonostante questo l’Amicacci Abruzzo arriva all’ultima porzione di quarto periodo avanti di 4 prima di subire però un sanguinoso parziale da 0-8, con un Francesco Santorelli in tap-in e un successivo 2/2 dalla lunetta nel parziale in grande spolvero. E’ questo il momento chiave del match, da cui l’Amicacci non riuscirà più a rialzarsi.
Per la UnipolSai Briantea84 Cantù si tratta della sesta Coppa Italia delle ultime sette edizioni, l’ottava della sua storia. Miglior modo possibile per approcciarsi alla finale Scudetto proprio contro l’Amicacci Abruzzo, riedizione della sfida del 2018.
Per la cronaca, nella finale per il 3° e 4° posto ha prevalso l’Avis S.Stefano vs lo Studio 3A Padova Millennium Basket per 52-74.
Sala Stampa
Marco Tomba
“Sapevamo che la partita contro l’Amicacci non sarebbe stata facile. Loro sono arrivati a questo appuntamento con la voglia di vincere un trofeo. Noi siamo partiti con una gara durissima contro Santo Stefano, quindi anche le forze un po’ mancavano, ma ci abbiamo messo tutta la grinta che potevamo. La partita non è stata bella, con tanti tiri e molla: siamo andati sopra di sette, poi ci hanno recuperato e siamo andati sotto. Poi abbiamo ripreso le energie mentali, facendo quello che sappiamo. Sono arrivati canestri veloci, ce lo eravamo detti nei time-out. Da quel momento abbiamo gestito bene la gara. Questo è un trofeo di squadra, non c’è stato nessun singolo. Contro Santo Stefano ci sono stati dei protagonisti, oggi altri: questo significa essere gruppo”.
Francesco Santorelli
“Questa è stata una grande vittoria di squadra. Abbiamo sofferto un po’, ma poi siamo riusciti a trovare il ritmo giusto, con l’ultimo sprint per la vittoria finale. Per me significa molto, è la mia settima Coppa Italia che vorrei dedicare al presidente Alfredo Marson, alla società, alla mia ragazza e a tutti”.
Ian Sagar
“Sono tornato in Briantea84, in un gruppo fantastico. Questa coppa la conosco bene, ma ogni trofeo nuovo è sempre migliore di quello precedente ed è stato tosto riconquistarlo. Sono ritornato qui per queste partite, la fame non è mai andata via”.
Jacopo Geninazzi
“La partita è stata complicata e il punteggio lo conferma. Le due squadre sono finaliste scudetto e quindi abbiamo preventivato una gara equilibrata. Abbiamo sbagliato qualcosa, ma siamo stati bravi a limitare i loro giocatori più pericolosi e bloccarli a cinquantuno punti. Siamo contentissimi, ci riprendiamo la Coppa Italia dopo la sconfitta di Grottaglie. Ora ci aspettano nuovi appuntamenti e vogliamo continuare così”.
Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – UnipolSai Briantea84 Cantù 51-55
Parziali: 11-14; 10-13; 14-10; 16-18;
Progressione: 11-14; 21-27; 35-38; 51-55.