Assago (MI), 21 aprile 2022 – In una Gara2 di Playoffs 2022 dall’intensità belluina l’Olimpia Milano ed il suo cuore sconfigge i campioni in carica dell’Euroleague dell’Anadolu Efes per 73-66 impattando la serie dopo il KO in Gara1 ma soprattutto reagendo alla stra-grande alla mala suerte che non pare voglia abbandonarla.
Se infatti questa Gara2 alla vigilia sembrava già una sorta di Mission Impossible per i ragazzi di Messina, non potendo schierare Nicolò Melli ad inizio match (danni muscolari al polpaccio durante Gara1), rinunciando a Malcolm Delaney nel corso del 3° periodo per i postumi di un colpo al costato (strappo muscolare addominale..) e, nel 4° periodo, addirittura ad un monumentale Sergio Rodriguez scavigliatosi accidentalmente, condurla in porto a mani alzate e costringendo adesso l’Anadolu Efes a doversi letteralmente sudare il 26 ed il 28 aprile le Final Four di Belgrado sa veramente di grande impresa!
Un’impresa da raccontare domani ai propri nipoti perchè questa sera tutti, ma veramente tutti i giocatori che l’Olimpia Milano ha potuto schierare in campo hanno dato il massimo per vincere un match decisivo per le sorti della Serie e che tra l’altro ha mostrato in modo netto che l’Anadolu Efes, benchè composta da fior di giocatori, non sia proprio una squadra insormontabile da superare.
Non sarà sfuggito ai più acuti osservatori infatti che la squadra di Ergin Ataman quantomeno in questa stagione fonda molte (troppe, diciamolo pure), delle proprie sorti offensive sull’asse Shane Larkin-Vasilije Micic, la coppia devastante in grado di regalarle quasi da sola lo scorso anno il primo titolo della sua storia in finale vs il Barcellona e che, se in serata di vena, regala pure lampi di classe cristallina.
Ma come sovente accade, la medaglia ha un suo rovescio ed ecco che i due “The Persuaders” in stile anni ’70 in questa Gara2 abbiano condizionato eccessivamente l’attacco della propria squadra in particolar modo nel secondo tempo, favorendo prima di tutto la voglia di un’assatanata Olimpia Milano di difendere allo stremo su di loro (e non solo) ed impedendo così conclusioni a canestro degli altri buonissimi giocatori in forza al team turco.
E quando poi i numeri dicono impietosamente 25,8% da tre, concludendo addirittura ben 31 volte vs le 26 da due, allora non ci vuole Pico della Mirandola per desumere che l’Efes oggi abbia proprio sbagliato gran parte della sua Gara2, affidandosi troppo a quei due (19 p.ti per Larkin, 18 per Micic), e subendo clamorosamente vicino ai ferri dove, senza Nicolò Melli (e con Gigi Datome ancora out come Dinos Mitoglou), si pensava avrebbe fatto un sol boccone delle Scarpette Rosse grazie ai suoi straordinari atleti.
Invece no! Perchè anche ai rimbalzi l’Olimpia Milano ha vinto la sfida vs l’Efes, un 40-32 che effettivamente dimostra l’incredibile imprevedibilità di questo gioco, dove realmente non si può mai dire che questo più quello produrrà alla fine il risultato sperato! Ma oggi, di sicuro, oltre alle raccomandazioni studiate e ristudiate in palestra prima del match, ha prevalso (e non è retorica a buon mercato…), la grinta, il cuore ed il carattere di una squadra che veramente vistasi sull’orlo del precipizio, ha sciorinato una prestazione da, per dirla alla Fantozzi, 96 ore di applausi scroscianti!
Guidata inizialmente da un Sergio Rodriguez esiziale, tirato a lucido dopo la brutta Gara1 e consapevole del fatto che oggi sarebbe stata una Gara2 alla “Not today!”, l’Olimpia Milano è stata poi letteralmente trascinata da un Shavon Shields da urlo, MVP assoluto del match che ha messo a posto la mira per tutto il primo tempo per poi esplodere una sequela di canestri pesantissimi proprio dalla sua fine con un mezzo miracolo allo scadere del 20′ di gioco, per poi proseguire come una macchina, senza quasi mai sbagliare un tiro nel secondo tempo.
Ma sarebbe ingiusto non citare nel secondo tempo anche le perle, sebbene isolate ma cruciali dei vari Pippo Ricci (53-43, massimo vantaggio sul +10 nel match per l’Olimpia), Troy Daniels, Ben Bentil e per ultimo Devon Hall i quali, nei momenti delicati del match, hanno segnato quei punti che servivano per annichilire e vincere la resistenza dei turchi, prima che il solito Shavon Shields chiudesse la pratica con 5 p.ti definitivi.
La descrizione della gara è molto semplice, costantemente oscillante tra un +6 prima per una e dopo per l’altra contendente e dove l’equilibrio che teoricamente a lungo andare avrebbe dovuto inclinarsi in favore dell’Efes, ha visto alla fine prevalere lo strappo dell’Olimpia Milano nel 3° periodo (53-43), dopo il 33-33 del 20‘ ma che i rossoblu riuscivano molto bene a ricucire possesso dopo possesso nel fango di un match intensissimo ad inizio 4° periodo e grazie a due liberi di Elijah Bryant (55-55).
E quando sul 59-63 per l’Efes grazie a tre liberi a segno del solito Shane Larkin, con Malcolm Delaney e Sergio Rodriguez fuori come detto prima e con Devon Hall in cabina di regia, Milano si aggrappava a Shavon Shield e Ben Bentil per ribaltare il punteggio come un calzino (64-63). Sempre Larkin e sempre da tre riportava avanti i suoi (64-66), ma proprio Devon Hall dalla lunga prima ed infine Shavon Shields mettevano la firma su questa memorabile impresa di un Olimpia Milano che oggi ha fatto vedere che il suo terzo posto in stagione regolare non fosse per niente frutto del caso, anzi!
Adesso tutto si trasferisce alla Sinan Erdem Arena d’Istanbul per Gara3 e Gara4 che potrebbe premiare l’Anadolu Efes nel caso facesse en plein anche se le rapide e parche parole di un Ergin Ataman a fine gara indispettito per aver perso il match, non consapevole forse di trovarsi un avversario davanti così duro a morire, fa capire che per la sua squadra non sarà la passeggiata come probabilmente sperava dopo Gara1.
Vedremo ma, comunque vada e se dovesse realmente andare così, cioè con l’Efes vincente, cosa si potrebbe dire di negativo vs questa fantastica ed eroica Olimpia Milano?
Sala Stampa
Ergin Ataman
Ettore Messina
A|X Exchange Olimpia Milano – Anadolu Efes Istanbul 73-66
Parziali: 19-17; 14-16; 20-19; 20-14
Progressione: 19-17; 33-33; 53-52; 73-66.
Le pagelle
Olimpia Milano
Kaleb Tarczewski 7,5: entra per dare il cambio ad Hines e mette dentro la bimane by El Chacho, con la terna che ignora uno sfondamento che avrebbe procurato in difesa. Favorisce, con una fesseria tipica delle sue, tre liberi per l’ex-Simon e dopo esce ma quando rientra nel 2° periodo ci mette tanta, tanta energia e quei punti che per questa Olimpia Milano asfittica in attacco sono manna dal cielo, innescato sia dal Chacho che da Delaney. Fosse sempre così!?!? Chiude con 7 p.ti e 3 rimbalzi.
Giampaolo Ricci 7,5: entra nel 2° periodo ingaggiando un duello rusticano con Singleton e non si tira assolutamente indietro, anzi! Si butta sempre a rimbalzo d’attacco, unico quasi e lotta sempre. Nel 3° periodo mette dentro una tripla importante che da il massimo vantaggio a Milano (53-43), ed è veramente un piacere vedere come si metta sempre a disposizione della squadra! Chiude con 3 p.ti e 4 rimbalzi.
Shavon Shields 9: inizia molto bene su Micic in difesa ma poi si perde in attacco, non ne mette una che sia una, forse perchè troppo impegnato a difendere? E, come nelle favole a lieto fine, mette dentro il suo primo tiro allo scadere del 2° periodo, impattando il match sul 33-33 e ricucendo il tentativo, anche emotivo, dell’Efes di scappare. Al rientro in campo, non si ferma più griffando il primo strappo milanese (42-35 al 24′). Esce per un contestatissimo suo 3° fallo ma quando rientra trascina letteralmente i suoi, 19 p.ti nel secondo tempo per una prestazione memorabile in una notte memorabile, simile per pesantezza alla Gara5 vs il Bayern dello scorso anno. Chiude con 21 p.ti, 8 rimbalzi e 2 assist e 22 di valutazione, numeri globalmente inferiori a Rodriguez ma, ragazzi, che canestri ha fatto nel finale!!
Devon Hall 7,5: parte in quintetto, si procura due liberi che mette dentro ma poi grippa, non certo per colpe solo sue bensì perchè davanti al ferro rossoblu c’è Bryant “Octopussy” Dunston che gli consiglia di girare al largo! Poi scaglia quella tripla del 67-66 a 64″ dalla fine del match con il solito sangue freddo che lo contraddistingue. Per lui 6 p.ti, 4 rimbalzi e 2 assist.
Sergio Rodriguez 8,5: quintetto anche per lui e non si fa pregare per ergersi a fulcro dell’attacco dell’Olimpia Milano con assist e punti ma, soprattutto, dando ritmo all’attacco milanese in asfissia da tempo. Al 20′ ha già messo insieme 11 p.ti e servito 4 assist! Nel 3° periodo, quando sale in cattedra Shields, lui scaglia la tripla del +8 (45-37), prima di scavigliarsi ed uscire di scena, mestamente. Difficile che possa essere presente ad Istanbul…Per lui 17 p.ti, 5 rimbalzi e 5 assist e 27 di valutazione, numeri totali anche superiori all’MVP Shields.
Kyle Hines 7,5: ha voglia di spaccare il mondo, si vede, si becca uno stoppone da Dunston ma poi si rifà, due falli dopo 5′ di gioco lo portano in panca. Al 20′ il 1/5 al tiro non rende merito al suo impegno su i due lati del campo. Ma nel secondo tempo eccolo il Kyle Hines che conosciamo, solo 5 p.ti e 5 rimbalzi ma rifila due stoppate, una a Micic in un momento cruciale del match ed una a Bryan Dunston, prendendosi la rivincita!
Malcolm Delaney 6: entra a 1° periodo avanzato e spedisce sul ferro la sua prima tripla, sparata dall’angolo. Cerca di mettersi in gara, mette una bella tripla e fa sicuramente meglio rispetto a Gara1 (ci voleva poco…). Ma non è, almeno al 20‘, il Malcolm Delaney che ha fatto impazzire (anche di rabbia…), i tifosi milanesi. Esce senza essersi segnalato nel secondo tempo, si teme per lui uno strappo addominale…-4 di valutazione, il 6 è per premiare comunque l’impegno.
Davide Alviti s.v. : due secondi in campo…
Benjamin Bentil 7,5: deve vedersela, partendo in quintetto, con un tipetto come Adrien Moerman cioè una delle migliori ali della manifestazione. Silenzioso ma efficace combatte forte, raccoglie solo 2 rimbalzi ma mette dentro una tripla pesantissima nel 4° periodo! Non lo stesso impatto offensivo di Gara1 ma molto, molto più efficace.
Troy Daniels 7,5: entra nel 2° periodo e perde quasi subito un possesso dalla rimessa. Poi si rifà con un bel triplone dei suoi e difende, come gli altri, su chiunque gli venga a tiro perchè l’Olimpia Milano anche stasera fa cambio sistematico. Per lui 6 p.ti fondamentali ed un paio di triple non entrate per poco.
Paul Biligha s.v. : come Alviti.
Jerian Grant NE
Anadolu Efes
Shane Larkin 8: inizio a marce basse ma mai fidarsi di lui perchè al 20′ ha già messo 8 p.ti a segno dopo un 1° periodo da zero! E quando Milano ha trovato le risposte da Super Shields, è lui che rimette in moto l’attacco dell’Efes quando l’Olimpia cerca la fuga ad inizio 3° periodo. Ne mette 19 alla fine, più 2 rimbalzi e 2 assist ed è con Micic la vera spina nel fianco della difesa milanese.
Rodrigue Beaubois 6: inizio in sordina anche per lui ma, a dirla tutta, sembra l’ombra del bel giocatore che crivellava la retina avversaria da ognidove! Ma nel 3° periodo mette dentro un canestro come lui sa fare vs Tarczewski che spinge Messina a chiamare tempo (53-50 al 29‘). Poi ari-scompare ma, non sarà che forse sarà penalizzato dal duo Micic-Larkin?
Chris Singleton 6: eccolo nella seconda parte del primo tempo, silenzioso ma attento in difesa. Poi spara una tripla che da il +6 di nuovo all’Efes (27-33), consigliando Messina a chiamare tempo al 16′. Ma nel secondo tempo non si hanno più notizie se non delle “botte”, lecite ovviamente, che si scambia con Pippo Ricci. Ci si attendeva di più da lui…
Elijah Bryant 7: entra nel 2° periodo ed non sembra molto nel mood di questa Gara2. I suoi unici lampi però sono quelli che, nel 4° periodo, consentono all’Efes di far soffrire Milano. Giocatore di qualità e quantità, dovrebbe avere più minuti.
Adrien Moerman 6-: è suo il primo canestro del match ma oggi si dedica a difendere perchè in attacco non se ne ha più notizia. Subisce però tanto a rimbalzo da tutta Milano, per lui 4 punti e 6 rimbalzi.
Tibor Pleiss 6: il gemello in salsa teutonica di Pif fa il suo compito, quello cioè di dare fiato a Dunston ed è sempre molto efficace. Chiude il 1° ed il 2° periodo di gioco con 5 p.ti con tripla ma nel secondo tempo se ne perdono le tracce.
Vasilije Micic 8: Shields ringhia su di lui ma non si fa intimorire, per niente. Gestisce molto bene i tempi del gioco turco ma senza eccedere in velocità d’esecuzione attaccando il ferro o tirando da fuori, leader a 360°. Oggi però eccede in attacco insieme a Larkin, ed un campione quale è deve coinvolgere anche i compagni, spesso quando la gara si fa dura. Chiude comunque con 18 p.ti, 5 rimbalzi e 4 assist.
James Anderson 6: prima azione, primo canestro, giocatore di un’affidabilità spaventosa. Poi si siede in panca e non se ne hanno più notizia. Per lui 2 p.ti e 3 rimbalzi.
Bryan Dunston 6,5: prima azione? Cancella Hines, poi cerca di rendere la pariglia all’avversario e si procura due liberi, non male. Poi raccatta un gran rimbalzo, 4-10 e time-out Messina!! Intimidatore spaventoso, al 20′ ha già rifilato ben 3 stoppate di cui 2 ad Hines! Ma nel secondo tempo se la becca lui la stoppata da Hines e comunque, nonostante abbia la barba bianca incipiente, ad aveccene come lui!! Per lui 4 p.ti e 6 rimbalzi, ove non domina come potrebbe.
Kruno Simon 4: quintetto per lui, esce dopo 54″ perchè cade come un pollo sulla finta di Hall…Rientra ed Il Chacho gli frega la palla come la cioccolata ad un bambino! Finita? No. Perde la palla pestando la linea laterale nel 2° periodo. Declino di un grande giocatore, amato a Milano. Mette dentro la specialità della casa, due liberi.
Filip Petrusev e Bugrahan Tuncer NE
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto