Valencia, 9 febbraio 2022 – Partita da play-off al Pavelló de la Font de Sant Lluis fra Valencia, finalmente al completo col rientro di Claver e che è probabilmente la squadra più in forma del girone ed una Segafredo che è arrivata in Spagna incerottata, ancora senza Teodosic e Hervey, assetata di punti e reduce dalle due pesanti sconfitte contro Ulm e Buducnost.
Inizio freddo e scomposto per la Virtus che riesce a perdere ben 6 palloni e soprattutto che deve rinunciare quasi subito ad Isaia Cordinier, gravato di 2 falli dopo 1,10 minuti di partita dovendo far esordire nel match Marco Belinelli, reduce dallo stop per positività al Covid-19, molto prima di quanto preventivato. Della confusione iniziale ne ha approfittato molto bene Valencia, che, guidata dal rientrante Claver e dal promettentissimo Pradilla, ha allungato subito sul +10 mettendo subito la gara in salita per le V nere.
Il secondo parziale ha visto sparire le palle perse bolognesi ed aumentare quelle arancioni, ed solamente una fiammata da 10 punti di Klemen Prepelic che ha permesso agli uomini di coach Joan Penarroya di andare negli spogliatoi sul +2.
Alla ripresa della tenzone la Segafredo si è presentata con la faccia giusta chiudendo ogni varco possibile alle conclusioni ispaniche, ma soprattutto lavorando benissimo in pressione sulla palla, sporcando ogni pallone e sfruttando l’atletismo di Cordinier è riuscita a trovare anche alcune soluzioni semplici vicino a canestro andando al riposo inaspettatamente sul +11.
L’ultimo quarto è partito ancora con la Segafredo che, nonostante la sfuriata spagnola, riusciva a mantenere 5/7 punti di vantaggio, ma con la spada di Damocle dei falli che pendeva sulla sua testa, infatti aveva già bruciato il bonus dopo solamente 3,30 minuti e puntualmente a 5,58 dalla fine l’episodio che ha deciso la gara: fallo di Sampson su Prepelic in entrata, contatto continuato, secondo fischio e fallo antisportivo, dopo i 4 tiri liberi segnati, lo stesso n°3 metteva la bomba del +2 sfruttando un’azione praticamente da 7 punti. A questo punto la partita è praticamente finita, l’ultima fiammata di Cordinier dava l’effimero +1 ai bianconeri emiliani, ma Van Rossom e Rivero scavavano il solco decisivo mentre capitan Belinelli dimostrava la sua scarsa condizione sbagliando 3 tiri consecutivi non da lui.
La partita è stata decisa sicuramente dall’episodio di metà ultimo quarto, che a rigor di regolamento è ineccepibile, ma che non viene spesso applicato anzi, dai rimbalzi offensivi catturati dagli orange, ben 17, e dal dato dei tiri liberi che recita un vistoso 25-5, ma se nel parziale decisivo la squadra spagnola di casa di turno va in bonus a 27 secondi dalla fine con una spinta che non sarebbe potuta essere ignorata neanche da Omero, si capisce che per vincere questa sera sarebbe servita un’impresa epica.
A questo punto Valencia ha agganciato in vetta alla classifica i compatrioti del Gran Canaria, che però hanno 2 partite in meno, e potranno inserire con calma il rientrante Claver.
In casa Virtus si va via dalla Spagna con l’amaro in bocca e la sensazione che con qualche ingenuità in meno la partita si sarebbe potuta portare a casa. L’errore di Sampson è stato palese ed imperdonabile, soprattutto in quel frangente di partita, ma i rimpianti grossi sono per le condizioni in cui Belinelli è arrivato nel finale e per le palle perse iniziali che hanno obbligato la squadra a spendere energie fisiche e nervose per rientrare in partita. Ora il cammino per uno dei quattro posti del girone è sicuramente in salita, e l’imperativo categorico per la squadra del patròn Massimo Zanetti è quello di vincere almeno 5 delle 6 gare che rimangono, a cominciare dal recupero contro il Bursaspor già sconfitto all’andata.
Sala Stampa
Le parole dei due coach:
Sergio Scariolo:
“Partita molto intensa. Innanzitutto dobbiamo congratularci con i nostri avversari, che sono una grande squadra, con giocatori atletici e grandi, hanno un roster molto profondo, e complimenti a Joan per il lavoro che sta facendo.
Noi abbiamo affrontato la partita con problemi e un paio di giocatori appena usciti dal Covid. Siamo restati senza benzina alla fine. Secondo e terzo quarto sono stati ottimi. Alla fine abbiamo commesso un paio di errori stupidi che ci sono costati la partita.
Dobbiamo mantenere le cose buone che abbiamo fatto, che sono molte, e continuare ad allenarci e pensare alle prossime partite. Stiamo migliorando e giocando meglio come squadra partita dopo partita.
Nell’ultimo quarto ci vuole molta maturità ed esperienza. Prepelic, Van Rossom e Rivero, che hanno esperienza, hanno marcato la differenza. Ci vuole molta concentrazione per prendersi cura dei dettagli. Piccoli dettagli che vengono da un lapsus di concentrazione e immaturità. Speriamo di non commettere più certi errori, perché dagli errori si impara.
Il Valencia lo vedo molto bene, con molto giocatori con esperienza e talento. I giovani hanno già esperienza europea importante. In quanto a noi, credo non si è ancora vista la faccia definitiva della nostra squadra, perché non ci siamo mai tutti. Speriamo di rivedere la versione definitiva al più presto, anche se comunque mancheranno sempre due pedine, che una sicuramente non tornerà in tempo e l’altra quasi sicuramente neanche. Ma almeno potremo avere una versione che si avvicina il più possibile a quella pensata in estate”.
Joan Peñarroya:
“Siamo contenti per la vittoria per una partita che era diventata molto difficile, e per l’atmosfera vissuta alla Fonteta. Abbiamo iniziato bene la partita molto bene, in maniera dinamica, però loro hanno dimostrato che sono una squadra, con grandi giocatori e che sa giocare e difendere. Noi non abbiamo avuto una gran serata come percentuali in attacco.
Nel terzo quarto siamo partiti male in difesa e deboli in attacco, con 8 palle perse, poi siamo riusciti a trovare un quintetto che ci ha permesso di rimontare.
Il nostro grande obiettivo è che la gente possa riempire il palazzetto, che ci aiuti e ci spinga alla vittoria. Víctor [Claver] rientra da un lungo infortunio e l’ho visto bene, anche se ha bisogno di tempo e pazienza.
Fino ad ora non eravamo mai stati tutti, quindi ora entriamo in una nuova dinamica. Di solito non faccio valutazioni individuali, ma Jaume [Pradilla] a vent’anni sta giocando molto bene, per noi è importante ed è in crescita”.
Valencia Basket vs Virtus Segafredo Bologna 83-77
Pagelle
Valencia Basket
Nenad Dimitrijevic 6,5: silente, ma prezioso, non ha molta mira dal campo, ma è infallibile dalla lunetta e regala 5 assist ai compagni.
Victor Claver 6+: dopo più di quattro mesi di assenza rientra e dà subito il la alla fuga valenciana, non gli si poteva chiedere di più.
Josep Puerto 5: un passaggio leggero, quasi impalpabile, viene usato da specialista difensivo.
Klemen Prepelic 7+: due fiammate nei quarti centrali che in pratica decidono la partita, glaciale dalla lunetta.
Jaime Pradilla 7: va in doppia cifra e mostra una personalità rara in un ragazzo così giovane, un altro grandissimo prospetto delle cantere iberiche.
Xabi Lopez-Arostegui 6+: le cifre lo condannerebbero, però la sua pressione costante sui piccoli avversari è una delle chiavi della vittoria.
Sam Van Rossom 7: l’esperienza al potere. Mette 5 punti pesantissimi nell’ultimo quarto quando la gara si decide, coperta di Linus.
Mike Tobey 6+: viene ancora gestito dopo il rientro dall’infortunio, ma la sua presenza a rimbalzo si sente, in divenire.
Bojan Dubljevic 6: l’altro grande vecchio della squadra spagnola non ripete la gara dell’andata, ma ha un’esperienza ed un’intelligenza cestistica di livello superiore che lo fa stare sempre in campo senza sfigurare.
Martin Hermansson 5,5: regala 4 assist ai compagni, ma non af molto di più, quasi scomparso nel secondo tempo.
Jasiel Rivero 7: parte dalla panchina, me è in campo nel finale quando la partita si decide. Presentissimo a rimbalzo mette punti fondamentali e chiude l’area a 4 mandate.
Louis Labeyrie 7,5: uomo ovunque. Appare e scompare come un ologramma, impossibile da tagliare fuori, col suo dinamismo rende ogni giocata avversaria un incubo, fondamentale.
Amedeo Tessitori 6+: ha delle belle gatte da pelare sotto canestro, ma non trema mai. Mette la bomba che frena la fuga a fine primo quarto e fa un coast to coast al rallenty dopo palla rubata, in leggera ripresa dopo le ultime partite.
Nico Mannion 5+: partita tosta, sbaglia troppe volte le scelte cercando troppo la penetrazione nella no fly zone avversaria, è indietro di 3 mesi dal pieno inserimento e dalla piena forma fisica.
Marco Belinelli 7: gioca quasi 28 minuti al rientro dopo 10 giorni di stop e non ha le gambe per concludere come sa fare, ma gioca una gara di rara intelligenza, regala 6 assist e si prende le responsabilità che gli spettano.
Alessandro Pajola 7,5: partita da leader, 9 assist, difesa, entrate, in crescita.
Amar Alibegovic 6+: inizio difensivo difficile, come per tutti, ma nel terzo quarto è uno dei protagonisti dell’allungo virtussino rimanendo concentrato difensivamente, forse qualche minuto in più lo avrebbe meritato.
Mouhammadou Jaiteh 5+: è il lungo che fa paradossalmente più fatica contro la batteria di susanelli(ndr. dicesi susanello armadio a 3 ante in forma umanoide)avversaria.
Jakarr Sampson 5: fino al fattaccio aveva fatto forse la sua miglior partita in Virtus, per intensità, concentrazione e dinamismo, ma la sesquipedale ingenuità commessa, che ha deciso la partita, è imperdonabile.
Kyle Weems 6,5: E’ STANCO !!! Tiene in piedi la baracca nel primo tempo con 13 punti, nel secondo concentra i suoi sforzi nella difesa, recuperando palloni e chiudendo ogni via, ma fatalmente non ha le energie quando servirebbero i suoi punti nel finale.
Isaia Cordinier 6,5: per alcune scelte meriterebbe forse mezzo voto in meno, ma ha un’energia in questo momento indispensabile, ed ha l’intelligenza di gestirsi dovendo giocare nel secondo tempo con tre falli sul groppone.
tromba
Sala Stampa ed interviste Laura Cristaldi