Sassari, 06 novembre 2021 – Non c’è storia al PalaSerradimigni, l’Allianz Trieste domina una gara mai in discussione e vince per 74-83, salendo al secondo posto della LBA in compagnia della Virtus Bologna e di Brindisi; per la Dinamo Sassari è stata l’ennesima serata da incubo, andata anche sul -32 nel terzo periodo, è riuscita nel finale a ridurre lo svantaggio, ma senza salvare la faccia e ora in casa Dinamo saranno giorni di riflessione, soprattutto per quanto riguarda il roster.
Trieste ha confermato l’ottimo momento di forma, dopo la netta vittoria con Derthona e quella al cardiopalma di Napoli, ma forse neanche coach Franco Ciani, ex dell’incontro e applaudito prima della palla a due, si sarebbe aspettato una tale differenza tra le due squadre: una bella, coesa che gioca di squadra e un’altra che fatica a passarsi la palla, difendere e che assomiglia sempre di più al remake dell’Armata Brancaleone.
Troppo il divario fatto vedere sul parquet stasera, una gara che si è messa subito bene per gli ospiti che son subito scappati via senza più voltarsi indietro, strappando anche gli applausi dei tifosi sardi, sinceramente impressionati dalla prestazione del alabardati. MVP di serata Fabio Mian con 16 punti figli dell’ottimo 4/8 dai 6.75, autentico braccio armato di Ciani che ha spezzato le deboli resistenze biancoblu. Ottime le prestazioni di tutti gli uomini in rosso, ma soprattutto dei centri Marcos Delia e Sagaba Konate, 12 punti a testa, che hanno preso pieno possesso del pitturato, spazzando via dal campo gli avversari.
Per Cavina e la società sarda è invece tempo di attente riflessioni, non sarebbe per ora in discussione la posizione del coach, con alcuni membri del roster apparsi troppo brutti per essere veri e sotto la lente d’ingrandimento. Il pessimo momento del Banco non riguarda soltanto i risultati, quattro sconfitte consecutive tra LBA ed Europa, ma le prestazioni altamente negative della squadra del presidente Sardara.
Sul tavolo degli imputati di stasera il duo Anthony Clemmons e Tyus Battle, panchina punitiva per tutta la ripresa per i due americani ampiamente insufficienti, specialmente in fase difensiva. È proprio la non difesa di Sassari, nel primo tempo, ad aver scavato il solco decisivo nel match, con Stefano Gentile e compagni che hanno provato a riemergere anche dal -32 nei minuti finali, ma ormai era troppo tardi e nonostante il calo di concentrazione degli ospiti, la sconfitta è stata la naturale conclusione. Molto male anche Christian Mekowulu, espulso dopo due falli antisportivi e apparso scarico, quasi demotivato, da una situazione che in casa Dinamo rischia di degenerare sempre di più.
Non si intravede infatti un barlume di speranza in fondo al tunnel sassarese, che assomiglia ormai sempre di più ad un pozzo senza fondo; la squadra sembra priva della minima scintilla, l’unico ad aver provato a rintuzzarla è stato capitan Giacomo Devecchi, entrato nella ripresa per scuotere i compagni e che hanno avuto un risveglio tardivo solamente nel finale, limitando il passivo.
Trieste perciò vola sulle ali dell’entusiasmo e domenica prossima, nel posticipo serale, ospiterà la Varese di Alessandro Gentile per rafforzare un secondo posto certamente insperato prima dell’inizio della stagione; per Sassari invece, fra 48 ore, sarà già tempo di rituffarsi in Europa con quella che sembra essere l’ultima spiaggia per il proprio cammino continentale, la gara casalinga di lunedì sera in BCL contro la capolista Ludwigsburg.
Sala Stampa
Franco Ciani, Giacomo Devecchi e Demis Cavina
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Allianz Pallacanestro Trieste 74-83
Parziali: 18-25; 16-33; 8-13; 32-12
Progressione: 18-25; 34-58; 42-71; 74-83
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
David Logan 5: in avvio dà ossigeno ad un attacco asfittico, poi fatica anche lui a muovere il triste tabellino dei padroni di casa. Dopo la lavata di testa dell’intervallo entra in campo carico, ma il ferro continua ad essere suo nemico. Nel finale si unisce alla rimonta impossibile, confermandosi, come sempre, uno degli ultimi a mollare.
Anthony Clemmons 4: Cavina, nel dopo partita, si dice pronto a prendere delle decisioni drastiche e il nativo del Michigan sembra il primo destinatario. Il coach infatti mostra i primi segnali d’insofferenza contro il proprio play e lo lascia solo 18 minuti in campo, concedendogli solamente 2′ in tutta la ripresa. La panchina punitiva è giustificata dall’ennesima gara insufficiente di Clemmons, apparso remissivo specialmente in difesa, oltre ai suoi soliti limiti conclamati di regia. Il -22 di plus/minus rasenta l’imbarazzante. Che sia già arrivato il capolinea della sua avventura sassarese?
Giacomo Devecchi 6: viene buttato nella mischia dopo l’intervallo, sul -24, per dare una scossa ad una squadra apparsa molle e lui da buon capitano esegue. Ringhia, difende e fa capire ai compagni cosa mettere in campo quando fatichi come una bestia: una quintalata di attributi. Nel dopo gara chiede scusa ai tifosi e non si capacita della prestazione rinunciataria della squadra, un vero capitano se ce n’è uno.
Kaspar Treier 5.5: si conferma in un ottimo momento, dopo il primo mese di difficoltà. Uno dei pochi a sbattersi in difesa nel primo tempo, quando la Dinamo non difende affatto e concede alla fine 58 punti in 20′.
Jason Burnell 5: il più frustrato nelle ultime gare. La squadra non dà segnali di vita e allora lui si avvilisce. Se getta la spugna anche lui, allora il futuro di questa Dinamo rischia di adombrarsi sempre di più. Si risveglia durante il garbage time finale, provando l’impossibile rimonta e arrivando anche ad un -7 insperato.
Eimantas Bendzius 5.5: si unisce alla serataccia al tiro dei compagni, non vedendo quasi mai il fondo della retina, con un eloquente 1/6 da tre. Alla fine risulta essere uno dei meno peggio, ma questa è una magra consolazione per un giocatore come il lituano.
Christian Mekowulu 4: non scende praticamente in campo. Portato a scuola dal duo Konate e Delia, non tiene in nessun modo i centri avversari e in attacco è pure peggio, sbagliando grossolanamente anche gli appoggi più elementari. Suggella la sua serataccia con due antisportivi che lo mandano dritto dritto sotto la doccia.
Stefano Gentile 5.5: travolto anche lui da una Trieste troppo più in palla. Si ritrova nella ripresa, mettendo la sua firma e la sua grinta nel quarto conclusivo da 32-12 che limita i danni.
Tyus Battle 4: crea un paio di scorribande offensive che illudono il pubblico del PalaSerradimigni, ma i guai arrivano in difesa. Completamente assente nella propria metà campo, rasentando anche l’irritante e Cavina lo sbatte in panchina dalla disperazione. Nella ripresa si limita a guardare i compagni dal suo costoso posto a bordocampo.
Ousmane Diop 5.5: alla seconda gara stagionale iniziano a vedersi i primi segnali del giocatore che dominava in A2 con Torino. Si prende i gradi di primo centro vista l’auto-esclusione di Mekowulu e chissà che con un Ousmane così in crescita, non ci possano veramente essere dei clamorosi cambi di gerarchia nel ruolo per il resto della stagione.
Allianz Pallacanestro Trieste
Adrian Banks 7: 35 anni e non sentirli. Il Banks che faceva 30 punti in scioltezza è forse un ricordo, ma la classe resta e si vede. È ovunque per il campo, sfiorando anche una doppia doppia con 13 punti e 8 assist. Nel finale si rilassa anche lui come tutti i compagni e perde qualche pallone di troppo, che illude la rimonta sassarese.
Corey Sanders 5: la peggior gara da quando è a Trieste, ma per fortuna di Ciani non poteva arrivare in una partita migliore, vista la netta vittoria. Conclude con una virgola e contro la difesa Dinamo di questa sera era veramente difficile non segnare!
Juan Manuel Fernandez 7: non è la sua serata al tiro e allora si limita a fare quello che gli riesce meglio, il playmaker. Regala cioccolatini ai compagni, aiutato anche dal presepe biancoblu, e uno di questi porta alla schiacciata di Lever che fa alzare in piedi tutto il palazzo per applaudire la magia del “Lobito”.
Sagaba Konate 7.5: dominatore incontrastato del pitturato. Con lui sul parquet la squadra di Cavina non si azzarda neanche ad attaccare il ferro e quando lo fa si schianta contro il centro maliano. 100% al tiro con 12 punti e 9 rimbalzi e tutto questo in soli 18 minuti.
Lodovico Deangeli 7: il classe 2000 confeziona il career high in LBA con 6 punti in 10 minuti e una gara di grande sostanza per il giovane triestino.
Fabio Mian 8: il killer silente della serata. Infligge delle picconate tremende al muro argilloso della Dinamo. Segna 16 punti impreziositi da 4 triple che affossano definitivamente le poche speranze dei padroni di casa. MVP della gara.
Marcos Delia 7.5: banchetta sotto il ferro di Sassari, vista soprattutto la resistenza praticamente nulla di Mekowulu e compagni, il buon Marcos dice “gracias” e porta a casa l’ennesima prestazione solida del suo ottimo inizio di campionato.
Daniele Cavaliero 6.5: solo 10′ in campo, ma al veterano di Trieste bastano e avanzano per partecipare alla festa alabardata, con 2 triple delle sue.
Andrejs Grazulis 6.5: serata tranquilla per lui, chiamato a contenere Bendzius riesce a sfangarla anche grazie alle pessime percentuali del lituano. In attacco si fa vedere meno del solito, ma quando c’è da dare il proprio contributo non si tira mai indietro: scrivete 9 punti con un 4/5 da due.
Alessandro Lever 6.5: sotto le plance non gli serve neanche alzare le braccia per contestare i tiri avversari, visto che Sassari non entra quasi mai in area. Nel finale concretizza il fantastico assist di Fernandez con una schiacciata che finirà nella top10 della settimana.
Giovanni Olmeo