Mentre nella Eastern Conference si attendeva l’altra finalista da opporre ai Milwaukee Bucks, è partita nella Western Conference la Finale.
Ed un Devin Booker spaziale griffa il successo in #Gara1 dei Suns contro i Clippers con il punteggio finale di 120-114.
L’esterno della squadra di coach Monty Williams fa letteralmente quello che vuole in campo dando segnali di onnipotenza cestistica: sigla 16 punti in fila nel terzo quarto e chiude la gara con una tripla-doppia straordinaria da 40 punti, 13 rimbalzi e 11 assist, con 15/29 dal campo e 7/7 a cronometro fermo nei suoi 44 minuti trascorsi in campo che vanificano la prestazione scintillante da 34 punti di Paul George da parte Clippers, con 7/15 da tre punti e quella da 24 di Reggie Jackson.
Per i Phoenix Suns ottime le prestazioni del lungo Deandre Ayton, che chiude sfiorando una doppia-doppia da 20 punti e 9 rimbalzi catturati e del play Cameron Payne (il sostituito nello starting five di Chris Paul), che mette a referto 11 punti a cui aggiunge 9 passaggi vincenti.
Comunque, aladilà della prova di Devin Booker, è vero che alla vigilia del primo atto della finale a Ovest, proprio per le assenze di CP3 per i Suns e Kawhi Leonard per i Clippers si pensava ad una sfida meno avvincente del solito.
E invece, alla Phoenix Suns Arena, è andata in scena una partita bellissima quanto avvincente dove ha regnato l’equilibrio (93-93 alla fine del terzo quarto) in una #Gara1 che per decidersi ha avuto bisogno degli ultimi 12 minuti.
Decisivo il parziale di 12-2 in apertura del quarto periodo che mandava Phoenix sul +10.
Con Devin Booker in controllo (centra infatti la tripla doppia prima ancora dello sprint finale), Ayton si fa sentire sotto canestro, ma i punti che paiono decidere la contesa li mette Mikal Bridges, con due schiacciate quasi consecutive e una tripla che a due minuti dalla fine sembrano spezzare definitivamente le gambe agli avversari.
Non è così, perché Rajon Rondo è l’ultimo ad arrendersi: a 70″ dalla fine riporta i Clippers a -5 e una tripla di Terance Mann a 22″ dalla fine fa -2, 116-114.
L’ultimo sforzo allora porta ancora la firma di Booker: una schiacciata e due liberi a suggellare una gara semplicemente stratosferica.
Giuseppe Pep Malaguti