Brindisi, 25 maggio 2021 – Doveva essere la partita del riscatto per la Happy Casa, ma una Segafredo agguerrita, anche se troppo sprecona, non dà scampo agli uomini di coach Vitucci.
La partita ha avuto un canovaccio simile a gara#1 con i bolognesi a comandare da inizio gara e i salentini sempre d inseguire, coi i primi che hanno perso troppe occasioni per uccidere la partita ed i secondi che non hanno mai mollato, senza però dare l’impressione di riuscire ad riaprire il match.
Il quintetto difensivo schierato da coach Djordjevic ha dato i frutti sperati, impedendo alla Happy Casa di correre ed impostare la gara sui ritmi a lei più congeniali e levandogli il predominio sotto le plance, che è sempre stato uno dei punti di forza dei brindisini.
Encomiabile lo sforzo di un Harrison che, uscito dalla panchina, ha dato un apporto offensivo notevole nel primo tempo, ma che nella ripresa ha pagato lo sforzo sparendo dalla partita e non è bastato un sempre positivo Willis ad impedire la sconfitta brindisina.
In casa bianconera da rimarcare la nuova gestione del personale da parte dello staff tecnico con quintetti molto diversi da quelli usuali, come quello di inizio ultimo quarto che ha affrontato i 5 piccoli della Happy Casa senza le due stelle, Teodosic e Belinelli, ma che è sempre riuscito a trovare soluzioni importanti.
Unica vera pecca della partita bolognese è stata l’incapacità di sferrare il colpo del ko, con gli avversari alle corde, come ben testimoniano le 18 palle perse.
Appuntamento per #Gara3 alla Segafredo Arena martedì 2 giugno alle ore 20.45 dove la Segafredo proverà a chiudere la serie mentre l’Happy Casa dovrà provare a recuperare le forze per evitare uno sweep non meritato.
Fino a quando non ha avuto il problema COVID 19 Brindisi aveva giocato una stagione entusiasmante e doverla finire così tristemente sarebbe una vera disdetta.
Spogliatoi
Le dichiarazioni di coach Frank Vitucci al termine di gara due:
“Ci abbiamo messo l’anima ma non è bastato. Non ci dobbiamo far prendere dalla frustrazione, abbiamo una settimana per riposare e ricaricarci. Siamo molto ma molto vicini, non è ancora sufficiente ma dobbiamo provarci soprattutto dal punto di vista offensivo. Le loro folate di talento con Teodosic e Belinelli ci hanno fatto male. Non è ancora sufficiente ma dobbiamo provarci“.
Le parole di coach Djordjevic nel post partita.
“Il nostro primo pensiero è stato fermare la transizione di Brindisi. In attacco abbiamo perso qualche pallone che non mi è piaciuto ma abbiamo complessivamente appoggiato bene la palla. Nei rimbalzi siamo stati lì e questa è stata un’altra chiave. I nostri leader hanno fatto due ottime gare, con un’ottima difesa di Markovic e Pajola. Abass ha fatto ottime cose, è stato sempre presente aspettando anche il rientro di Weems. Dovrò mandare i miei giocatori dal mio amico Pagliuca per fargli imparare come parare i passaggi di Teodosic. Anche Ricci oggi ha finito bene la partita. C’è poco da aggiungere, siamo 2-0 e l’unica cosa che conta è questa. Stiamo capendo quello che ci vuole per giocare questo tipo di partite: abbiamo tanti giocatori alla prima esperienza nella stagione più lunga della storia. Quest’anno ci sono mancate alcune partite toste ma la squadra adesso è sul pezzo.”
Happy Casa Brindisi – Virtus Segafredo Bologna 74-83
Parziali: 18-19: 20-20; 18-21; 18-23
Prog. 18-19; 38-39; 56-60; 74-83
Pagelle
Bostic 5: continua la sua parabola discendente in questi play off, non prende in una vasca da bagno, perde palloni e difende con curiose interpretazioni, sembra tornato a Reggio Emilia.
Zanelli 6,5: uno degli ultimi ad arrendersi, prova a riavvicinare i suoi con un’ultima bomba e smazza anche tre assist, positivo.
Harrison 7: uscito dalla panchina, ha vissuto un primo tempo alla vecchia maniera, ma nella ripresa gli sono mancate letteralmente le forze.
Gaspardo 5: Belinelli lo fa ammattire sin dalla palla a due, suo il peggior +/- a -16, sicuramente non la sua serie.
Thompson 6: è sempre mr. utilità, fa di tutto, ma ogni tanto cerca scarichi improbabili quando basterebbero dei normalissimi terzi tempi.
Udom 6: prova a dare una mano a rimbalzo e chiude spesso in difesa le penetrazioni avversarie, sparito nell’ultimo quarto.
Bell 5: si capisce perchè era uscito dalle rotazioni, ci prova in difesa, ma ha amnesie abbastanza incredibili ed indecisioni offensive che lo fanno sembrare un esordiente.
Perkins 6,5: altro bello scontro contro i lunghi bolognesi, e non ne esce sconfitto.
Willis 7+: come sempre il migliore dei suoi, le prova tutte, ma non ha abbastanza supporto, non riesce a trovare le sue solite scorribande che spesso hanno spaccato le partite, trova il tempo di rifilare anche 4 stoppate.
Belinelli 6,5: in attacco potrebbe essere un’arma totale devastante, ma quando si intestardisce a cercare i suoi tiri impossibili o a palleggiare troppo diventa deleterio. Il suo talento però lo fa essere indispensabile per questa Virtus.
Pajola 6+: mai come nel suo caso le cifre sono inutili per giudicare la sua gara. Mette pressione su chiunque gli passi di fianco, chiude ogni possibile contropiede mai dando un canestro avversario per scontato.
Alibegovic 5,5: altra partita grintosa e fisica, prende 5 rimbalzi e lotta su ogni pallone, mezzo punto in meno per i due capolavori di Teodosic malamente sprecati.
Markovic 6: partita solida, forza poco e limita le palle perse ad una, anche se nel momento meno opportuno, i quintetti difensivi di Djordjevic lo vedono sempre in campo, ci sarà un motivo…
Ricci 7,5: finalmente si è rivisto il SuperPippo Ricci dello scorso anno, doppia doppia pesante e 20 di valutazione, bentornato capitano.
Adams 5,5: stavolta i minuti concessigli sono 3, si prende anche due ottimi tiri, ma li sbaglia. Gestione, per me, incomprensibile, ma finchè la VIrtus vince ha ragione Djordjevic.
Hunter 6: è il solito fascio di nervi sempre pronto a scattare, scivolare e buttarsi, ma 1 rimbalzo è proprio pochino…
Weems 6: sta pian piano ricercando la forma, in difesa, però, è spesso un fattore.
Teodosic 7+: perfetto nel tiro da 3, gioca una partita molto attenta, perde la pazienza coi suoi compagni per alcuni suoi passaggi non trasformati in assist per imperizia/incuria. Bravo Djordjevic a dargli subito un po’ di riposo quando lo vede andare fuori giri.
Gamble 6,5: battaglia sotto canestro contro Perkins con alterne fortune, ma chiude tutte le penetrazioni possibili ed immaginabili, deve migliorare le percentuali ai liberi.
Abass 7-: come in gara2 entra in quintetto e difensivamente si fa sentire molto positivo il suo ultimo quarto quando Djordjevic gli dà praticamente in mano l’attacco bianconero, e lui si fa trovare pronto.
tromba