Dopo 24 ore si è di nuovo in campo al Taliercio, le due squadre hanno dovuto ricaricare le energie dopo l’agonica Gara1 che ha dato l’1-0 alla Reyer Venezia.
La Dinamo Sassari, a distanza di 10 giorni, riabbraccia finalmente il proprio coach Pozzecco, visto provato nel prepartita dopo la sospensione che ha definita ai microfoni: “una prigione”.
La gara è equilibrata fin da subito, ma dopo 3′ arriva la prima tegola per la Dinamo, costretta a togliere Bilan che commette il suo secondo fallo in un amen. È proprio il suo sostituto Happ che firma il primo parziale di +5 per gli ospiti.
La Reyer fatica a prendere le contromisure e Sassari allunga nel secondo quarto anche fino al massimo vantaggio di +17, firmato Bendzius.
Coach De Raffaele corre ai ripari e butta nella mischia Cerella, che insieme ad un Watt dominante e uno Stone roccioso, firma un controparziale di 7-0 ricucendo lo svantaggio e chiudendo il primo tempo sul 37-47.
Nella ripresa rientra la classica Venezia da battaglia, chiudendo a doppia mandata il proprio canestro e mettendo a ferro e fuoco quello avversario. Tonut e Watt iniziano a stritolare una Dinamo quasi inerme, firmando un parziale devastante di 27-7, tra secondo e terzo quarto, che risulterà decisivo.
Negli ultimi 10 minuti Pozzecco ritrova la sua squadra, con Kruslin sugli scudi e un Gentile rabbioso in difesa.
Nel finale però riprende lo show personale di Tonut, coadiuvato da un De Nicolao letale da tre, indirizzando la partita verso i padroni di casa, chiudendola definitivamente con la bomba da 8 metri che significa +5 a 22” dalla fine.
Burnell trova una tripla disperata, ma non basta. Tonut la richiude stoppando la tripla di Bendzius e andando a schiacciare allo scadere il definitivo 83-78.
La Reyer Venezia ora viaggerà in Sardegna con due match ball in tasca. La Dinamo Sassari, spalle al muro, proverà a ribaltare la situazione con le residue energie rimaste e con il rammarico che almeno una delle due gare in laguna si poteva portare in valigia.
Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna 83-78
Parziali: 21-24; 16-23; 20-7; 26-24
Progressivi: 21-24; 37-47; 57-54; 83-78
SALA STAMPA
DE RAFFAELE
POZZECCO
LE PAGELLE
CASARIN 5,5: gioca solo 5 minuti, ma come entra si procura due liberi. Prova una tripla, ma viene cancellato da Burnell. Con lui in campo la Reyer fatica e la Dinamo raggiunge il massimo vantaggio di +17.
STONE 6,5: meno devastante di 24 ore fa, ma in difesa è il solito mastino e da tre si conferma mortifero.
TONUT 8,5: partita totale la sua. Segnando la prima tripla fa capire che le mani fredde di ieri sono calde al punto giusto. Nella ripresa suona la carica e la Reyer svolta, solita aggressività in difesa e una macchina al tiro. Quando c’è da chiudere la gara si va da lui e da 8 metri scrive la parola fine alla gara. MVP del match.
DAYE 4: da eroe di Gara 1, a fantasma di Gara 2. Non si vede praticamente mai, caricandosi subito di falli. Prende un tecnico allacciandosi con Burnell, chiudendo la sua gara con 0 punti in 10 minuti.
DE NICOLAO 7,5: gioca certamente una partita non sufficiente per 30 minuti, poi nell’ultimo quarto preme il tasto ON e torna ad essere il De Nicolao letale che conosciamo: 9 punti nel finale, con due bombe che fanno barcollare la Dinamo nel momento decisivo.
CERELLA 6,5: n.e. in Gara 1, ma il soldato Cerella quando viene chiamato non tradisce mai. Con lui in campo la Reyer rimonta, alzando la difesa e segnando anche 5 punti.
CLARK 5: gioca sulla falsariga di ieri, solo 9 minuti in campo e quando Venezia fa più fatica a contenere la Dinamo, non ha caso ha il plus/minus peggiore della squadra, -14.
CHAPPELL 6,5: lontano dalla gara da dominatore di Gara 1, ma fa la solita gara di sostanza, soprattutto in difesa.
MAZZOLA 5,5: entra nel momento decisivo della gara in cui De Raffaele aumenta la difesa e fa partire la rimonta oro-granata. Troppo timido in attacco.
FOTU 5: entra in quintetto, ma non approfitta di un Bilan in giornata no, provando solo 2 tiri
WATT 8: entra con Bilan già in panchina con due falli e allora capisce che è la gara giusta in cui affondare il colpo. Happ riesce a contenerlo discretamente, ma quando rientra il croato lo mette sempre in difficoltà affondando quasi sempre le mani nel ferro. 20 punti, con 7 rimbalzi e 26 di valutazione.
SPISSU 5,5: non vede mai il canestro da tre, chiudendo con soli 4 punti, una miseria. Fa un’ottima gara in difesa con anche 3 recuperi e smazzando i suoi soliti assist, ma è apparso stanco.
BILAN 4: le batterie non si son ricaricate nella notte, dopo la prestazione totale di ieri, non trova mai il canestro e si innervosisce subito caricandosi di falli dopo 3′. Rientra nella ripresa, Daye si aggrappa subito alla sua maglia, gli arbitri non fischiano e lo fa andare su tutte le furie, prendendosi pure il tecnico. Si riaffaccia nel finale, sbagliando un paio di appoggi facili e completa l’opera con 3 liberi consecutivi falliti.
TREIER s.v: appare per 5 minuti, perde una palla e torna in panchina.
KRUSLIN 6,5: entra benissimo in partita, si scaviglia, ma resta in campo e mette i suoi preziosi mattoncini.
HAPP 7: iniziano i playoff e si vede un altro giocatore. Costretto subito a prendere il posto di un brutto Bilan e lui non si fa pregare, tiene discretamente Watt e da sotto fa soffrire tutta la Reyer. Peccato per i liberi, ma si sa che non è il suo pane.
KATIC 5,5: ordinato, non sbaglia niente e segna con il 100% con 4 punti, forse se si fosse preso più responsabilità staremmo qui a parlare di un’altra gara.
BURNELL 6,5: dopo le difficoltà di Gara 1 è finalmente entrato nella serie, sfiora la doppia doppia e in difesa si adegua al livello veneziano. Fa pure quello che non gli si chiede come metterla da tre, con un 3/5 che ti aspetteresti da altri.
BENDZIUS 5: parte subito carico, segnando 12 punti nel primo tempo, si sbatte in difesa sfiorando la doppia doppia. Nel secondo tempo però fa ZERO punti, quando la Dinamo li cercava come l’aria. Si sacrifica tantissimo, ma chiudere con un 1/10 da tre è un fardello troppo grande per uno come lui.
GENTILE 6,5: solita partita di leadership con 13 punti e 9 rimbalzi, quando la squadra ha bisogno di lui risponde sempre presente. Uno dei pochi a sorreggere la squadra nel tremendo terzo quarto in cui la Reyer alza il livello della difesa.
Giovanni Olmeo