Kazan (RUS), 9 Aprile 2021- Partita dura, spigolosa, come solo i play off sanno regalare quella disputata alla Basket Hall di Kazan.
L’Unics ha la faccia cattiva di squadra che sa quello che vuole e ricomincia il match dalla cosa che meglio le era riuscita nella gara di andata: la difesa asfissiante.
Davanti a oltre 5.000 spettatori è Canaan a suonare la carica per gli uomini di coach Priftis che azzannano subito la partita dalla palla a due, pressando e non concedendo il minimo spazio a nessuno dei giocatori bianconeri. In contumacia di uno Smith opaco, ma decisivo, è stato Theodore a dare una svolta alla partita.
Per tre quarti di partita l’energia messa in campo dalla squadra tartara ha annichilito la Segafredo, che fra palle perse e rimbalzi offensivi concessi non è riuscita trovare il bandolo della matassa per interpretare nel modo giusto questa contesa.
A metà terzo quarto la partita era praticamente già finita, con Kazan avanti anche di 18 punti e la Segafredo in balia dell’ondata di energia sprigionata dagli avversari che non sapeva cosa fare e come farlo, poi è entrato in scena Mr. Marco Belinelli.
Con 12 punti consecutivi il ragazzo di San Giovanni in Persiceto ha ripreso la gara in mano praticamente da solo tanto da mandare in confusione gli avversari, facendogli perdere le loro certezze tanto che a 19 secondi dalla fine Milos Teodosic ha firmato il canestro dell’ 81 pari.
Dopo il time out chiamato da Kazan la scelta che ha deciso la partita: Pajola ha commesso fallo su Smith volontariamente a 15 secondi dalla fine, e qui c’è da capire se sia stata una scelta della panchina o un misunderstanding fra il giocatore e lo staff. Dopo il 2/2 del n° 15 in maglia verde e successivo time out bianconero rimessa in fase di attacco molto difficoltosa e su un passaggio molto forzato di Teodosic, Belinelli ha perso palla. Altro fallo su Smith, altro 2/2 e partita finita.
Vittoria meritata per i russi, che hanno condotto praticamente per tutta la gara. Peccato per Bologna l’essere arrivato così vicino ad un’impresa e vedersela sfuggire per una decisione sbagliata oda un giocatore o dalla panchine.
Tutto pronto per la gara3 di mercoledì prossimo 14 aprile che dovrà decidere chi affronterà in finale il Monacò reduce dalla rocambolesca vittoria contro Gran Canaria. Decisive saranno ancora l’energia dell’Unics, il talento Virtus ed il metro arbitrale.
Highlights
Spogliatoi
Sasha Djordjevic
“Abbiamo trovato il modo di giocare contro una squadra estremamente aggressiva nel secondo tempo. Erano davvero aggressivi, hanno tirato 10 tiri liberi in più di noi, ovviamente a causa alla loro aggressività qui in casa. Non mi sono piaciuti le palle perse nel primo tempo. Quello che abbiamo preparato, non lo abbiamo eseguito bene. Abbiamo avuto 9 palle perse e questo ha dato fiducia all’UNICS. Loro sanno giocare e hanno molti portatori di palla talentuosi. Hanno controllato la partita ma alla fine abbiamo avuto la possibilità di vincerla. Peccato. Vedremo mercoledì, continueremo a lottare. I tifosi? È bello giocare davanti a loro E’ la prima volta per noi quest’anno, e questo è stato sicuramente un aiuto per Kazan. Se avessimo i nostri fan nella nostra arena saremmo molto, molto felici, ma purtroppo non possiamo averli.”
Unics Kazan vs Virtus Segafredo Bologna 81-85
Parziali: 18-14; 47-37; 71-61; 85-81
Pagelle
Brown 6: meno dirompente di altre volte contribuisce comunque con la sua energia ed è fondamentale nella sua chiusura su Belinelli a fine gara.
Canaan 8: è il gemello preciso di quello visto a Bologna, ritrova la mano da fuori e continua a pressare chiunque gli passi di fianco.
Zhbanov 6: anche lui difende, non prende tiri, ma smazza due begli assist.
Wolters 7: in poco più di 5 minuti dà fosforo e 8 punti ai suoi compagni, non più rivisto probabilmente per un riacutizzarsi dell’infortunio.
White 7: anche lui è un altro giocatore rispetto a martedì scorso, non esce praticamente mai e copre e raddoppia su chiunque, oltre a prendere 9 rimbalzi.
Klimenko 6: entra per dare qualche minuto di fiato ai compagni, e lo fa diligentemente.
Uzinskii 5: anche stasera si fa notare per poco o nulla, se non qualche rimbalzo.
Smith 6: non ripete la gara1, sbaglia tutte le bombe tirate, ma è glaciale nel finale quando con un 4/4 ai liberi decide praticamente la partita.
Morgan 7: limitato dai falli, è sempre un riferimento per i compagni, c’è molto di suo nell’ottimo inizio dei russi.
Holland 5: brutta prestazione, non riesce ad entrare in partita.
Theodore 7.5: impreciso al tiro è un ossesso su ogni avversario, smazza 6 assist e ruba anche 3 palloni, perde lucidità nel finale.
Tessitori 6,5: gioca solo 8 minuti, dove fa 3/3 al tiro e rifila anche 2 stoppate, chissà perchè.
Abass 6: entra con piglio e decisione in partita, difende e dà fisicità, dimenticato nel secondo tempo.
Pajola 5: non preciso come la scorsa partita, soffre la pressione avversaria e perde un paio di palloni di troppo. Da capire la scelta del fallo su Smith.
Alibegovic 5: in cinque minuti dovrebbe dare energia, si fa notare solo per uno sfondamento, invero molto punitivo.
Markovic 5: fa fatica, non regge un palleggio, manca il suo contributo, soprattutto in fatto leadeship.
Ricci 6,5: è l’unico che nel primo tempo prova a capirci qualcosa, ma soffre la fisicità dei pari ruolo.
Adams 5: gli vengono dati 10 minuti di spazio, ma non incide, non segna e non si nota.
Belinelli 8,5: immarcabile. La Virtus stasera è lui, uno dei losing effort più clamorosi mai visti: 33 punti, 36 di valutazione, ingiusto che sia lui a perdere il pallone decisivo, ma non per colpa sua.
Hunter 6,5: terzo bianconero in doppia cifra, molto preciso, nel momento della rimonta mette anche una bomba dall’angolo, forse con fallo. Lui il suo lo dà sempre, certezza.
Weems 5: bissa la prova incolore di gara1, si infiamma con un coast to coast ad inizio terzo quarto che fa ben sperare, ma è solo un fuoco di paglia.
Teodosic 6-: smista palloni come solo lui sa fare, però troppo impreciso nel tiro da tre. Forza il passaggio finale a Belinelli che purtroppo chiude la partita.
Gamble 5,5: meglio di gara1 non ha troppi minuti, ma con gli atleti avversari che gli sgusciano dappertutto fa fatica.
tromba