Correva l’anno di grazia 2010 , fine ottobre per la precisione, era l’esordio di quella stagione di Eurolega, sulla panchina di Milano sedeva l’attuale coach di Cantù e di quella squadra in attività è rimasto il buon Nik Melli.
Sto parlando dell’ultima vittoria milanese a Mosca chez Armata Rossa. Sono passate diverse ere geologiche, basti pensare che l’Mvp di quella gara (qui il recap), fu il mai dimenticato Pecherov.
Un altra analogia che lega queste due sfide è senz’altro il dominio di due pivot bonsai contro avversari più alti e più pesanti. 11 anni fa fu Mason Rocca, oggi il grande ex Kyle Hines che si è sicuramente fatto rimpiangete e sul quale non spenderò aggettivo alcuno avendoli ampiamente terminati.
La grande differenza tra questa AX al cospetto di quella AJ non sta solo in una vocale: il Pobo Messina ha allestito una Squadra con la esse maiuscola e coach Ettore la sta allenando da par suo.
Molto probabilmente siamo di fronte alla miglior difesa d’Europa per approccio generale e qualità di rotazioni, aiuti e recuperi e applicazione di squadra a patto però che i piccoli riescano a tenere basso il ritmo della partita.
Ed è quello che è successo nei primi 10 minuti che hanno poi indirizzato tutta la gara. In attacco tiri ben presi sfruttando i punti deboli, zero transizione concessa, difesa ai limiti della perfezione.
Ora l’Olimpia Milano è seconda in classifica e può pure sognare in grande quest’anno, specie se gli infortuni la lasceranno stare (e se l’infortunato Delaney tornerà in buona forma per ricomporre il trio delle meraviglie con Punter e Shields senza dimenticare il Chacho).
Sarà, mio parere personalissimo, più importante di quanto non sembri il contributo che potrà dare Evans, poiché si è notato anche in questa occasione come questo roster in determinati frangenti abbia bisogno di centimetri, atletismo e capacità di arrivare a chiudere i buchi a rimbalzo che le forsennate rotazioni a volte lasciano.
Ed ora, dopo la parentesi di LBA in trasferta a Brescia, sarà scontro al vertice contro la capolista Barcellona che sarà un ulteriore esame per la squadra meneghina: i playoff possiamo dire siano raggiunti, ora sarebbe il caso di iniziare a guardare i possibili avversari. Ad oggi sarebbe il Real, ma molte cose potrebbero cambiare, la classifica è corta…
CSKA Mosca – Olimpia Milano 76 – 84
DIAMO I NUMERI
0 – I minuti in campo dei due centri puri delle due squadre, Tarczewski e l’ex Brindisi Eric. La fotografia di come il basket stia cambiando, anzi è già cambiato. Anche se qualche caposaldo rimane, tipo il numero 42.
1 – i tiri tentati, in ben 24 minuti totali, dal duo Evans-Brooks. Che hanno dato il loro apporto in altre fasi del gioco ma possono e devono dare di più anche in attacco. Perché serve agli equilibri di squadra e per levare pressione dai piccoli, ma soprattutto perchè ne sono capaci entrambi. Convinti ragazzi, convinti!
9 – le triple sbagliate da Mike James, mentre aggiungendo uno zero si hanno le situazioni difensive in cui Milano ha tratto vantaggio dall’approccio naif e disinteressato dell’ex Suns. Aggiungendo due zeri invece si hanno le bestemmie tirate da Itoudis sulle suddette situazioni che hanno inciso sul match quasi come l’ammutinamento nel famoso time out di Pianigiani sulla stagione milanese. ‘Na cifra.
3 – la differenza a rimbalzo a favore del Cska, un numero ben diverso rispetto alla partita giocata al Forum. 3 è anche, in milioni di euro, lo stipendio di Milutinov, oggi assente. Guarda te il caso…
4,5 – media tra il numero di maglia di Vlado e i suoi punti segnati che è anche il suo voto in pagella. Mai è stato così in difficoltà nei suoi anni milanesi, certo gliene stanno capitando di ogni ma il sospetto che a 36 anni non possa più circolare quando il tasso di fisicità ed atletismo raggiunge il top europeo è bello fondato. Ci sarà tempo per disquisire, ora serve che recuperi un minimo di brillantezza
2 – i liberi sbagliati da Leday. Non avessi visto la partita non ci crederei, domani mi auguro che Ettore lo punisca affibbiandogli 10mila liberi da fare a fine allenamento. Su certe cose non si può sorvolare…… Ah, e voi che state leggendo, le avete le catene da neve in macchina?
365 – i giorni dell’anno lavorativi per Messina da settembre prossimo. Presidente e coach di Milano, coach dell’Italia. Non sarà un po’ troppa roba? Oppure vi saranno novità? Vedremo.
32 – i punti di Punter. Son tanti, specie su questo campo, specie contro cotanti difensori. C’è un ma, però: ancora non vi è notizia del rinnovo: stiamo tranqui perché comanda Messina, ma staremmo ancora più tranqui se uscisse un bel cinguettio con l’accordo settennale tra società e giocatore. Tra parentesi, avrei voluto essere un quadro del soggiorno di Baraldi per sentirlo commentare la sua prestazioncina…
SALA STAMPA
Ettore Messina
“E’ stata ovviamente una grande vittoria per noi, non capita spesso di venire a Mosca e vincere contro il CSKA. Penso sia stato decisivo il primo quarto, abbiamo preso subito un vantaggio importante, poi non è mai facile contro questi avversari andare in fuga e continuare a giocare la partita.
Loro hanno aumentato l’aggressività, ma noi abbiamo continuato a giocare bene in attacco, servito l’uomo libero, lottato a rimbalzo e mantenuto un buon rendimento difensivo per tutta la partita.
Per me non è stata una partita qualunque, perché era la mia prima a Mosca da quando sono andato via. Quando ero a Madrid non ci siamo mai incontrati, l’anno scorso avevamo giocato a Kaliningrad.
Ho visto tante facce amiche, al CSKA augurerò sempre il meglio. Ci sono state altre vittorie speciali, abbiamo vinto a Tel Aviv, battuto il Real Madrid due volte, abbiamo vinto a Istanbul contro tutte e due le squadre, direi che finora è stata una grande EuroLeague, siamo stati competitivi sempre, pur perdendo qualche partita come è inevitabile.
Cristiano Garbin
@garbo75