Assago (MI), 03 gennaio 2021 – In auge una sfida che sa di anni 80. L’Olimpia Milano riceve tra le mura amiche la Vuelle Pesaro, una compagine in lotta per la qualificazione alla Final Eight Coppa Italia.
Una Vuelle Pesaro aggressiva e cosciente dei propri mezzi, che vorrebbe additarsi il nome di “ammazzagrandi” dopo le vittorie con Venezia e Brindisi.
Delfino e Filipovity provano ad indirizzare il match nei 30 minuti iniziali, tenendo un 57% dalla lunga, crollato solo all’ultimo quarto. Cain mette qualche pezza da sotto, ma quando si scatenano i tiratori milanesi non c’è più nulla da fare.
Datome si eleva sugli scudi, prende il comando della sua Olimpia Milano e piazza 3 triple in fila e rintuzza i 10 punti di vantaggio costruiti dalla Vuelle Pesaro nei 30 minuti precedenti, coadiuvato da un sempre presente Shields ed un reale contendente ad MVP di Lega quale Zach LeDay.
Olimpia Milano – Vuelle Pesaro 97-93
Parziali: 21-18; 18-31; 25-23; 33-21.
Progressione: 21-18; 39-49; 64-72; 97-93.
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, contro una squadra che gioca bene, molto ben organizzata da Jasmin Repesa, tra l’altro in salute come avevamo visto negli impegni precedenti, mentre noi siamo un po’corti di fiato, di gambe, di energie dopo un mese di dicembre molto impegnativo.
Però abbiamo avuto una reazione molto bella nel secondo tempo, abbiamo difeso, abbiamo usato bene la zona 3-2, il che ci dà fiducia per il futuro, poi tutti hanno dato il loro contributo e Gigi Datome ha segnato alcuni canestri importantissimi. Questa settimana abbiamo un solo impegno e ne approfitteremo per cercare di prepararci bene fisicamente in vista di un altro mese, di gennaio, che prevede dopo questa altre dieci partite. Quindi una bella vittoria e adesso pensiamo alla trasferta di venerdì a Madrid”.
Luca Pentucci (Vuelle Pesaro)
“Abbiamo lottato e siamo stati bravi, abbiamo messo Milano in seria difficoltà per tre quarti grazie alle nostre esecuzioni in attacco. Purtroppo abbiamo pagato la loro zona, ci siamo bloccati e abbiamo subito 58 punti nel secondo tempo. Sono stati decisivi alcuni episodi, eravamo venuti qui a Milano per vincere. Domenica affronteremo Brescia, una partita molto importante. Dovremo sistemare ciò che non è andato in difesa preparandoci al meglio nel corso di tutta la settimana. Stasera abbiamo visto l’esordio di Gerald Robinson, un giocatore molto intelligente e di grande esperienza che conosce il campionato italiano e che ha dimostrato di essersi inserito bene nel nostro gruppo”.
PAGELLE
Punter 5,5: non incisivo come al solito, dopo svariati match chiude con solo 4 punti la sua partita, interrompendo la serie delle triple segnate a partita (zero oggi)
LeDay 8: si conferma il vero contender al titolo di MVP. Immarcabile sotto, guadagna una valanga di falli che trasforma in punti tirando perfettamente i liberi (10/10). 31 di valutazione a guarnire la torta.
Moretti 5,5: Messina lo mette in campo per fronteggiare l’unico fisicamente abbordabile per lui (Justin Robinson). non produce granchè in 6 minuti.
Moraschini 6: vero, 0 punti non li si aspettano da lui, ma ci mette fisico, difesa e testa, in uno spiraglio di luce che ricorda il Ricky pre-COVID.
Roll 7: punti quando serve, arma da 3 quando più conta. da Role Player a Roll Player.
Rodriguez 7,5: rintuzza e gestisce nei minuti iniziali, chiude i conti alla fine portando all’ennesima vittoria la sua squadra. leader vero ed altri 8 assist.
Tarczewski 4,5: innegabile la voglia che ci mette, altrettanto innegabile quanto non gli gira nulla bene. Cain pasteggia spesso su di lui.
Biligha s.v.: ingiudicabile nel suo sprazzo di partita
Cinciarini 6: ci mette tanto del suo nei 5 minuti in campo, con due recuperi ed un assist che portano mattoncini importanti alla rimonta.
Shields 7,5: non ci prende dalla lunga, ma silenziosamente ed inesorabilmente distrugge il mid range pesarese con 22 punti e 7 falli subiti
Brooks s.v.: Vedi Biligha.
Datome 8: il vero MVP del match. Sornione e pasticcione per 28 minuti, sale in cattedra come il Generale Eisenhower e bombarda da 3 il canestro marchigiano.
Drell 6: pochi punti e pochi minuti, ma grinta e voglia che vorremmo più continui dal giocatore estone classe 2000.
Filloy 5,5: pareva potesse essere il classico “partitone dell’ex” ma s’inceppa sul più bello, dopo una tripla a fermare il primo accenno di rimonta.
Cain 7: pasteggia sulla testa di Tarczewski, tiene bene il pitturato da ambo i lati del campo, come testimonia la sua doppia cifra ed i 3 rimbalzi offensivi.
Robinson J. 7,5: un folletto indiavolato che sente e mostra di aver in mano la squadra. 15 punti e 8 assist.
Tambone 4: più danni che presenza per l’ex varesino.
Robinson G. 5,5: al debutto con la sua seconda maglia in questa LBA, parte bene ma chiude facendosi schiacciare da Shields.
Filipovity 6,5: tiene su i suoi davanti ma perde spesso Datome nei momenti topici del match.
Zanotti 6,5: continua nella sua crescita esponenziale regalando anche una schiacciata da top ten.
Delfino 8: non so che abbia di geneticamente superiore la “generacion dorada” ma a 38 anni certe prestazioni invitano a clonarlo. 23 punti e l’ultimo a mollare.
Luciano Pizzi