L’Olimpia Milano quindi è la prima finalista di queste Final Eight, piega la Reyer Venezia con il punteggio di 96-65. Dopo un primo tempo equilibrato con i lagunari anche avanti 20-8 al 7’, la formazione di Ettore Messina piazza un 30-11 nel terzo periodo che stordisce gli avversari.
Per l’Olimpia Milano decisiva la grande difesa, le ottime transizioni offensive e un Chacho Rodriguez sublime da 22 punti con 9 preziosi assist e 30 di valutazione, accompagnato dalla doppia-doppia di Kyle Hines da 14 e 10 rimbalzi; per gli oro-granata Watt chiude con 18 punti.
Olimpia Milano – Reyer Venezia 96 – 65
LE PAGELLE
CLARK 6: solo 8 minuti per lui, minutaggio inspiegabile perché non fa male ed anzi punge in difesa
DE NICOLAO 5,5: al solito velenoso in difesa , buon amministratore in attacco ma non gli entra il tiro da 3. E il Chacho lo fa nero nei secondi venti minuti
TONUT 6,5: ad oggi è il miglior giocatore italiano in Europa e gioca i primi 15 minuti da assatanato, non solo in attacco ma anche in difesa. Poi come tutta Venezia si spegne ma è tanto merito della difesa milanese.
BRAMOS 5: nei primi minuti sembra ancora quello del quarto di finale, poi paga i 35 minuti giocati l’altro ieri.
WATT 7: spina nel fianco dell’Olimpia , deve vedersela con un Hines motivato che gli rende tutto difficile. Ribatte colpo su colpo, uno degli ultimi a mollare
CHAPPELL 5: ci fosse stato Vidmar sarebbe stato il sacrificato. Non incide mai, troppo è il gap fisico contro Shields e Datome.
STONE 5: anonimo, e non è da lui. Celo spettavamo più battagliero e guerrigliero, forse anche lui ha finito le cartucce contro la Serbian connection in maglia Virtus.
MAZZOLA 4,5: 17 minuti di nulla cosmico, Leday lo uccella a più riprese. Inadeguato per questi livelli, è qui che Venezia dovrà migliorarsi sul mercato.
DAYE 4: poteva essere un rebus per Milano, invece si rivela il sesto uomo. Mai in partita, difese agghiacciandi (cit.), forzature in attacco. Male.
CAMPOGRANDE, CERELLA E CASARIN NG : giocano il garbage time, forse l’ex Avellino poteva essere inserito prima
PUNTER 4: partita no, sbaglia tutto lo sbagliabile (scelte di tiro ed esecuzioni). Vediamo come giocherà la finale.
DELANEY 6: raggiunge la sufficienza nel terzo quarto dopo i primi due dove stava trotterellando in difesa e subendo la veemenza di De Nicolao e Tonut.
CINCIARINI 6: si è preso con coraggio quelle due triple, da vero capitano. Merita la sufficienza solo per questo.
RODRIGUEZ 9: come i suoi assist. Partita mostruosa, non solo a livello realizzativo ma per leadership e per come ha preso per mano i compagni mettendoli in ritmo e usando il pick and roll con Hines come valvola di sicurezza. Ormai è nel gotha dei play ogni epoca milanesi, a fianco dell’attuale coach della Virtus e dietro all’assistent coach dei Nets.
HINES 9: credo sia il giocatore più intelligente in Europa. E mostra doti tecniche pazzesche, come il Bodiroga move su Watt. Appello ai giovani pivot; studiatelo, studiatelo, studiatelo. Giocaotri così passano una volta ogni 30 anni.
LEDAY 8: costretto a rincorrere Stone all’inizio, pian piano entra in partita facendo a fette da lontano la difesa e mettendo punti alla bisogna. Peccato la schiacciata sbagliata.
DATOME 8: +31 di plus minus come Rodriguez, gioca una partita tutta sostanza e fa vedere il perché del suo ingaggio. Mette punti pesanti, difende, va a rimbalzo, gioca con intelligenza. Essenziale, anche se le gambe non sono più quelle di una volta.
SHIELDS 7,5: meno luccicante del solito ma comunque importante nello scacchiere di Messina. Specialmente in difesa e a rimbalzo.
BILIGHA 8: la stoppatissima su Watt da la sveglia alla squadra, ma a parte quel flash finalmente sta in campo come si deve. Mai un peccato di poca concentrazione, concreto ed anche bravo nel finale a mettere punti con dei jumper non proprio semplici. Senza Tarcisio lui diventa parecchio importante.
MORASCHINI, MORETTI E WOJCIECHOWSKI ng: entrano nel finale, ingiudicabili
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Siamo contenti perché sappiamo di aver battuto una squadra che non è certo di secondo piano, anzi aveva appena giocato un grande quarto di finale.
Siamo partiti un po’ contratti e indecisi, stranamente siamo una squadra esperta e quindi non avremmo dovuto partire in quel modo. Lì la difesa ci ha tenuto in partita, però quando siamo saliti di tono offensivamente abbiamo fatto davvero molto bene.
Rodriguez e Hines, senza nulla togliere agli altri, hanno giocato tanti minuti di livello altissimo. Ora il problema è che dobbiamo vincerne ancora una, ma abbiamo fiducia in quello che stiamo facendo e questo successo dimostra che questi ragazzi lavorano bene.
Venezia? Li avevamo battuti anche nella semifinale di Supercoppa quando dopo un eccellente primo tempo erano rientrati fino a meno sei. Non credo che questa vittoria abbia un peso sul futuro della stagione, se dovessimo incontrarci di nuovo.
I giocatori dimenticano in fretta. Loro poi hanno aggiunto Wes Clark, che oggi non ha giocato la sua migliore partita ma ad esempio l’anno scorso quando era a Cantù ci aveva fatto molto male. La finale resta insidiosa, perché affronteremo comunque una squadra con tiratori, che apre il campo e mischia le carte in difesa.
Dopo due buone partite, spero solo non ci venga l’ansia di rovinarle in un giorno, ma se difenderemo bene, come abbiamo fatto credo tutto l’anno, avremo le nostre buone chance”
De Raffaele
Cristiano Garbin
@garbo75