Altra sconfitta in Eurolega per l’Olimpia Milano che vede allontanarsi sempre più l’obiettivo dei playoff, forse definitivamente.
Rispetto alla precedente esibizione interna con il Khimki la squadra di Ettore Messina ha offerto però tutt’altra prestazione, sia come approccio alla partita che come perfomance balistica ma tutto ciò non è comunque bastato per portare a casa i due punti.
Sul banco degli imputati sale prepotentemente la difesa: 105 punti subiti (91 nei 40 minuti), da uno Zalgiris che non ha bocche da fuoco di primo livello sono troppi, anche considerando il ritmo nettamente più alto imposto dai lituani, con conseguente aumento di possessi e tiri.
Gridano vendetta infatti i canestri subiti da Walkup e Ulanovas in post basso senza che vi sia stata una reazione da parte di squadra e panchina.
La prima non ha adeguatamente supportato Crawford e Rodriguez, bersagli dei due giocatori in maglia verde, la seconda non ha risposto tempestivamente con delle contromosse che avrebbero forse evitato di subire punti facili e di veder vanificata un ottima prestazione da dietro l’arco di tutta la squadra.
Poi le palle perse banali, tipo i 5″ sulla rimessa o i due punti regalati dall’ex Mvp del campionato a fine secondo quarto. In Eurolega non ci si può permettere di omaggiare niente a nessuno, altrimenti si paga pegno, come poi realmente successo.
Certo ci sono anche le note positive, dalla ritrovata fiducia al tiro, ai progressi ormai consolidati di Tarczewski, al positivo rientro di Moraschini e alla finalmente convincente (almeno in attacco) prova di Crawford.
L’impressione comunque è che questa squadra non abbia la necessaria consistenza per affrontare difese arcigne, e non riesca lei stessa ad asfissiare l’attacco avversario. Due caratteristiche che devi avere se vuoi riempire la bacheca, anche a livello italiano.
Ovviamente queste considerazioni gettano ombre sull’immediato futuro biancorosso: quasi sfumati i playoff europei, rimane l’obiettivo scudetto che non sarà certo facile da raggiungere con questo roster mal assemblato e finora anche mal gestito ( in my honest opinion, ovviamente) dallo staff tecnico.
Le pagelle dell’Olimpia Milano:
Micov 6,5: trasforma in oro tutto ciò che tocca nel primo tempo, solite pause difensive ed a rimbalzo, gioca 34 minuti, decisamente troppi.
Biligha 5,5: ha subito impatto positivo, peccato per quell’antisportivo che gira l’inerzia a favore dei verdi
Moraschini 6,5: buon rientro dopo tanto tempo, una tripla , una penetrazione non facile anche se in difesa subisce Hayes, ma non è stato certo il solo.
Roll 6: senza infamia e senza lode
Rodriguez 6,5: vale il discorso di Micov, 35 minuti sono troppi per lui, dovrebbe giocarne la metà….ma Messina insiste sui suoi pretoriani che si stanno consumando. E si continua a perdere…..nonostante Sergio giochi una buona partita, anche se in difesa ha sofferto parecchio.
Tarczewski 7: sta crescendo partita dopo partita e sta diventando l’ancora di salvataggio per la fragile difesa milanese. Ma non può chiudere su chiunque, ed in attacco non può diventare l’opzione numero uno. Se lui è il top scorer, seppur in coabitazione, c’è qualcosa che non va.
Nedovic 4: attualmente è il problema numero 1 di questa squadra. Avulso dal gioco, pasticcione e soprattutto inconcludente in attacco e scandaloso in difesa. Va assolutamente recuperato per il rush finale di stagione, sempre che rimanga sano……
Brooks 3,5: ed ecco il problema numero 2. Cosa abbia non si sa, oppure lo si sa fin troppo bene…Rimane il fatto che per ruolo e caratteristiche è fondamentale per questa squadra perché con Micvo da 4 non solo non si fanno i playoff europei ma si volerà fuori anche in quelli di casa nostra.
Crawford 6: media tra la più che buona partita offensiva e quella scadente difensiva….
Sykes 6: dopo un primo tempo in cui gioca pochissimo, esce alla distanza mettendo triple importanti ma sbagliando quelle decisive. Merita più fiducia, considerando poi che dietro è uno dei pochissimi che non possa essere definito Telepass…
Scola 4,5: 5 minuti di danni, sovrastato da tutti, pure dal quasi coetaneo Jankunas.
Messina 5: ancora una volta poche ed insufficienti le contromosse adottate contro i palesi vantaggi che i baltici hanno sfruttato all’inizio. Ed ancora una volta la decisione di affidarsi mani e piedi a Micov e al Chacho non paga. Da qui passa il futuro milanese, vediamo se avrà l’acume di cambiare le cose….
Zalgiris Kaunas: Walkup 7, Rivers 4,5 , Lekavicius 5, Hayes 8, Jankunas 6,5 , Milaknis 5,5 , Leday 8, Ulanovas 7,5 , Landale 7. All. Jasikevocius 7.
Cristiano Garbin
@garbo75