Dalla stagione 2011-2012 per l’Umana Reyer Venezia c’è un incubo che si materializza intorno a questo periodo dell’anno, febbraio, giorno più giorno meno. Si chiama Final Eight di Coppa Italia. Una manifestazione alla quale la formazione della città sulla laguna accede regolarmente da otto anni – compreso questo 2020 – ma dalla quale esce al primo giorno, ai Quarti di finale, anche lo scorso anno.
E se per i primi anni la cosa poteva essere non del tutto sorprendente essendo la Reyer risalita in serie A proprio nel 2011, negli ultimi 4 anni è diventata quasi una certezza negativa tanto più grave perché dal 2015 De Raffaele&Co arrivano almeno nelle prime 4 del campionato ed hanno vinto due scudetti, nel 2017 e nel 2019. Dunque è spesso arrivata alle F8 se non da favorita quantomeno da squadra ben accreditata nei pronostici della vigilia.
Quest’anno il suo quarto di finale le proporrà un’impresa: giovedì 13 febbraio alla Vitifrigo Arena di Pesaro l’Umana dovrà battere la Virtus Segagredo Bologna che finora in campionato ha vinto due volte su due con i veneziani.
Ecco come Sasha Djordjevic coach dei bolognesi ha illustrato i temi della partita:
“Ieri abbiamo fatto un buon allenamento. I ragazzi sono concentrati per Venezia, una squadra profonda e con molta esperienza. Gaines ieri si è allenato per la prima volta con la squadra, Markovic è stato a riposo, mentre oggi si allenerà regolarmente. Stiamo recuperando le energie: anche Teodosic ieri non ha sentito nessun problema dopo l’acciacco della Coppa Intercontinentale, è questo è sicuramente importante. Le partite giocate con Venezia contano soprattutto per i giocatori che con Venezia non avevano mai giocato: siamo tutti consapevoli che è un avversario tosto, una squadra che è un esempio per tutti. I ragazzi sono consapevoli di aver perso una bella occasione, sono dispiaciuti ma tutto fa parte del gioco, della crescita del gruppo e del club per raggiungere obiettivi importanti e non scontati. Dopo una sconfitta c’è sempre la possibilità di riscattarsi e sicuramente i ragazzi lo sanno: il carattere non è mai mancato, poi una partita può andare meglio e peggio sia a livello individuale che di squadra. Siamo ancora una bella squadra tosta. Ci siamo qualificati per la Coppa Italia tantissimo tempo fa e adesso vedremo cosa succederà partita dopo partita.Ci danno per favoriti, è vero, noi non possiamo scappare dal fatto che in Italia stiamo facendo un campionato di spessore e gli altri, con il giochino di darci per favoriti, ci considerano con tanto rispetto. Lo dico sempre e ripeterò sempre: piedi per terra e testa bassa, bisogna remare nella stessa direzione con umiltà e fame. Siamo un gruppo affamato di vittorie: questa fame è una bella guida per noi. Nello sport di facile non c’è niente: giochiamo contro i più forti sulla carta, meglio così. Ogni partita è difficile, ma guardiamo nel nostro piatto, anche se l’erba del vicino può sembrare sempre la più verde, fino a quando non ci metti il piede sopra. Teodosic andrà in Nazionale, ci tiene e ci ha sempre tenuto alla Nazionale. Ne parleremo in questi giorni ma anche lui è sempre concentrato sul prossimo impegno. La sosta potrebbe essere una bella occasione per ricaricare l’energie e riempire il serbatoio. Sicuramente le partite con la Nazionale non ti aiutano a rigenerarti ma si sa che le società che hanno giocatori nazionali patiscono questa cosa. Ma parliamo anche di Baldi Rossi e Ricci: ieri ho parlato con Filippo e gli ho detto che sono molto contento della sua chiamata. Ha fatto un lavoro quotidiano tosto e grazie a questo lavoro è tornato a vestire la maglia azzurra: è una cosa importante per lui ma anche per il Club”.
Ed ecco Walter De Raffaele allenatore dell’Umana Venezia:
“E’ naturale che si parla di una competizione di quattro giorni, in cui tutti i risultati sono aperti, anche se noi ne abbiamo avuto sempre uno soltanto, in tutti questi anni. Quindi ci sarebbe da tacere, senza fare grandi discorsi, perché onestamente ne abbiamo fatte di tutti i tipi. Diciamo che davanti troviamo la squadra che, per merito, è la favorita, vista la posizione che occupa in campionato. E forse è una delle poche volte che partiamo sfavoriti. Sulla qualità di Bologna ne abbiamo già parlato ampiamente, si è già vista quando è venuta qui, e hanno un giocatore in più da mettere in rotazione, che ben conosciamo, come Marble.
Noi dovremo cercare di fare una partita speciale, di altissimo livello, soprattutto a livello di attenzione mentale e migliorare, ad esempio, la presenza a rimbalzo, perché nell’ultima partita fu un divario importante. Noi dobbiamo avere soltanto motivazioni, perché giochiamo contro i migliori e ci si gioca un altro trofeo. Ma anche la soddisfazione, comunque, di esserci, perché è sempre meglio esserci, al di là delle critiche che si possono sentire dopo. Credo che sia importante anche per il club avere una continuità di presenza nelle primissime posizioni. Poi è naturale che andiamo con il desiderio di vincerla, questa Coppa, anche se poi l’attenzione, come succede sempre in queste competizioni, è sulla prima partita”.