Win or go Home, ancora una volta il leitmotiv di un Palestrina dalle sette vite. La squadra laziale vince gara 3 della finale del tabellone C della serie B grazie ad una prova di squadre che riporta due cifre su tutte: il 52 da tre e 20 assist. Rizzietiello e Rossi a quota 24 sono i due mattatori nelle fila dei padroni di casa che accorciano sul 2 ad 1 e si sono guadaganati l’opportunità di giocare gara4 ancora in casa martedì 4 giugno.
Al PalaIaia la prima sorpresa è il forfait di Ruggiero, subito nello starting five De Zardo e uno 0-4 di marca giallonera. Un paio di minuti servono ai laziali per eliminare la ruggine, Rossi prende confidenza con la sua specialità e accorcia, Rizzitiello sorpassa, saranno proprio loro due i violini preferiti di coach Ponticiello nel primo tempo. Stanic giganteggia nel pick & roll, Antonelli punge, il proscenio se lo prende tuttavia una Citysightseeing in serata di grazie al tiro: sarà 9/12 all’intervallo da tre. La gragnuola di triple lancia il Palestrina con uno scatto che vale il 24-11, con protagonisti sempre diversi. I tre tiri liberi sciupati da Rischia e i tre messi da Stanic cambiano l’inerzia, il +13 costruito da Palestrina si sbriciola così come era successo ai locali in gara2. Uno Stanic devastante che non sbaglia un’azione, chirurgico al tiro, rimette a sei lunghezze gli avversari, che si fanno vedere solo in lunetta chiudendo a 28 il primo quarto e sfruttando anche di qualche passaggio a vuoto dei pugliesi a cronometro fermo.
Gara2 si indirizza sui binari dell’equilibrio, in un contesto di alto livello, tatticamente e tecnicamente. Stanic mette in ritmo pure Sodero che sfodera una prestazione super, con l’attacco arancio verde bloccato il risultato si aggiorna sul 28-27. San Severo ricacciata indietro quando la vena dei tiratori prenestini torna a farsi potentissima, Carrizo lasciato colpevolmente libero ma anche Sodero può sfruttare spazio in abbondanza. Colpisce Ochoa (36-30), il PalaIaia vede la possibilità della fuga attestandosi sulla doppia cifra di divario, in difesa le maglie bianche ringhiano e recuperano palloni fondamentali usando gli efficaci contropiedi già ammirati in stagione. Un gioco da ragazzi per Rizzitiello appoggiare il 43-35 e il jumper di Beretta apre la forbice a +12, ma Palestrina paga una gestione sbagliata negli ultimi possessi lasciando a Di Donato la possibilità di segnare da tre con pochissimi secondi quando era ancora permesso spendere falli.
Anche la ripresa da grossi segnali di risalita per gli ospiti, non basta un gioco in velocità di Rossi, Ponticiello vuole parlarci su. Il solito Stanic segna e fa segnare, sancendo il 54-51 ma è proprio Rossi a rubare un pallone prezioso sul playmaker argentino ridando ossigeno ai suoi. Peccato per i due minuti di protagonismo di Ugolini che decreta un tecnico a Morici e Ochoa surriscaldando un match tranquillissimo. San Severo ha così anche la palla del pareggio, che il ferro respinge, mentre Rossi evita la stoppata e trova il fondo della retina: 63-57. Prima della terza sirena Rizzitiello aggiorna il suo score principesco stabilendo un +9 che San Severo smaterializza grazie al devastante Sodero e il sempiterno Stanic: 66-62.
Un copione già visto, l’ultimo quarto che scorre tra stanchezza, errori e al tempo stesso energia fino allo stremo. Si difenda tosto, Di Donato rende quasi indolore il break creato da Rossi e Rizzitiello, bomba che è iniezione di fiducia gigantesca. In casa Palestrina si fa i conti con il problema falli di Morici e Ochoa e ci si aggrappa al dinamismo dei due sopra menzionati (70-65). Oltre sei minuti di incertezza, Stanic fallisce dalla lunga ma non sbaglia in penetrazione, la fase in cui Palestrina paga il calo di lucidità più evidente. Qualche errore di San Severo rimanda una parità che è nell’aria, anche quando Stanic manca un tiro libero (71-70), giunta infine con Di Donato che compie un altro viaggio a metà in lunetta al minuto 36. Le polveri bagnate dei prenestini danno la chance del sorpasso, responsabilità che Stanic non disdegna alzandosi dai 5 metri: 71-73. Rizzitiello riceve da Morici e rompe un lungo digiuno, equilibrio rotto un minuto dopo da un piazzato di Antonelli. Occorrono attributi e mano precise, si va da Carrizo e l’argentino sfodera l’ennesima perla col 76-75 che fa di nuovo saltare in piedi il pubblico di casa. Non è finita, falli a go-go, Sodero compie un nuovo sorpasso, Carrizo restituisce pan per focaccia, e ora si esalta Nicolas Morici. Protagonista indiscusso dell’ultimo minuto abbrancando un pallone schizzato via dal ferro dopo il tentativo di Stanic, e sul fallo subito fa 1/2 (79-77). San Severo nuovamente nelle mani di Stanic e Morici risponde con una stoppata da copertina permettendo il rimbalzo ad Ochoa e relativa linea della carità. Il capitano non trema e Palestrina fa un passo decisivo, i timeout a ripetizione non spostano l’inerzia e anzi Rizzitiello può arrotondare chiudendo gara3 sul 83-77. Due meravigliose squadre e un Palestrina dal cuore enorme che allunga la serie.