Paragonare il derby di Bologna appena riconquistato al palcoscenico della serie A con quello recente di Roma è inopportuno per storia, fascino, tradizione ed importanza. Non lo è certo per bacino d’utenza, grandezza dell’impianto che lo dovrebbe ospitare tanto all’andata quanto al ritorno e risonanza che potrebbe avere.
Non voglio, in questo post, dare colpa a nessuno del fatto che fino ad ora la stracittadina romana sia stata poco più che una partita “quasi come le altre”. Mi interessa qui descrivere il mio disappunto per l’annata sin qui poco felice della Leonis Roma. Soprattutto perché per larghi tratti sembrava avviata – nonostante le difficoltà in trasferta che in parte permangono – ad essere la migliore da quando tre anni fa la squadra di via dell’Arcadia è arrivata in A2.
Insomma fino al 6 gennaio di quest’anno la squadra che all’epoca era guidata da Fabio Corbani si è giocata le chance di andare addirittura alle Final 8 di Coppa Italia, perdute poi con la sconfitta a Latina. Da lì è nato un periodo molto nero con altre tre battute d’arresto di seguito che hanno portato all’esonero di Corbani ed all’arrivo di Luciano Nunzi. Che ha dovuto affrontare due gare difficili come il derby e la trasferta a Scafati, perse entrambe prima di rimettere in carreggiata il treno.
E fin qui la storia nuda e cruda. Ora il disappunto. Come mi è capitato di scrivere di già – attirandomi gli strali della società per qualche esagerazione forse detta però solo dal dispiacere – la squadra è stata per troppo tempo in balia degli eventi quando viaggiava. D’altronde il peccato originale risiede nel fatto che la squadra quest’anno ha giocato in trasferta anche le partite casalinghe, a Ferentino. Dove però ha subito trovato un feeling col campo tanto da renderlo se non proprio un fortino, almeno un posto dove sia difficile vincere per gli avversari.
La guida di Luciano Nunzi ha cambiato molto soprattutto nell’atteggiamento di non arrendevolezza della squadra che oggi rispetto alla fase Corbani – allenatore di sopraffina bravura ma il cui gioco non è probabilmente adatto ad un certo tipo di “battaglie sportive” – sembra essere più presente a sè stessa nell’arco della partita. Salvo eccezioni ovviamente. Nunzi ha certamente goduto dell’arrivo di Andre Jones uno che fa bene molte cose, in particolare fa canestro non per sè stesso ma per la squadra – che fa tutta la differenza del mondo – ed ha dato un vestito nuovo, ma già visto a Trieste, a Federico Loschi sopperendo alla partenza di Alessandro Amici che comunque era un giocatore che le difese avversarie controllavano molto e la cui assenza ha quindi portato maggiore attenzione su Jones ed Hollis. Inutile dire, almeno per me che lo stimo moltissimo, dell’assenza di Alessandro Piazza che non ha potuto aiutare la squadra in questo periodo.
Oggi con sole due partite da giocare – perché è saltata quella con Siena – la matematica non condanna la Leonis ad un finale di campionato anonimo ma ad un finale da miracolo. I playoffs teoricamente appunto sono possibili. Con Biella a quota 26, Trapani e Scafati a 24 e la Leonis a 22 ci sarebbe una possibilità. Che però ha molte condizioni.
La prima: la Leonis deve vincere le due gare in casa con Casale e Latina, difficile ma possibile.
La seconda: Biella deve perdere le sue 3 partite: con Latina, a Cassino…E con Casale, molto difficile e poco probabile vista la trasferta a Cassino, però…
La terza: Trapani e Scafati devono perdere almeno due delle loro 3 gare rimanenti. Nell’ordine Agrigento-Trapani, Trapani-Legnano, Capo d’Orlando-Trapani – possibile, possibile – e Scafati-Rieti, Virtus Roma-Scafati, Scafati-Cassino, possibile, possibile.
Se tutto questo scenario dovesse verificarsi si arriverebbe ad un mischione quota 26 con questa situazione: Biella, Leonis e Scafati con 3 vinte e 3 perse negli scontri diretti, Trapani 1 vinta e 5 perse. Non ho ancora fatto il quoziente canestri ammetto, qualcuno mi aiuta? Ma lo scenario migliore sarebbe un arrivo a due con Biella a quota 26 (Biella perde tutte e tre le sue partite e Leonis vince le due che restano): sarebbe fatta per un posto playoff perchè i romani sono 2 a 0 con i piemontesi nel doppio confronto.
Ipotesi fantascientifiche, scenari impossibili? Vero, l’ho detto peccato…
Eduardo Lubrano