Nell’undicesima giornata di Fiba Champions League si incontrano la Reyer Venezia seconda e il Tenerife primo. Venezia è oggi a quella che potremmo definire la vera e propria prova del fuoco europea che prima del match in Spagna sono secondi a -2 dalla capolista ed a +1 dal Paok Salonicco, momentaneamente terzo che giocherà mercoledì sera contro il Nanterre. In questa undicesima giornata del girone B, con entrambe le squadre con almeno un piede già nella fase successiva della competizione, questa partita assume un significato importantissimo per i lagunari che vincendo potrebbero accorciare notevolmente la distanza dagli spagnoli mentre in caso di sconfitta rischierebbero l’aggancio da parte del Paok domani sera. Venezia spera dunque, sopratutto grazie ad Austin Date e Julyan Stone, di compiere l’impresa in terra spagnola facendo onore al basket italiano che, ultimamente, sta regalando poche gioie ai tifosi provenienti da qualsiasi parte della penisola.
La cronaca
Primo quarto. Parte meglio con un parziale di 5-0 la squadra di Tenerife, ma poi si accende Haynes: tripla del 5-3, tripla del 9-6, fallo subito su tiro da 3 (anche se poi 1/3 dalla lunetta) e 9-7 al 4’30”. Dal 12-7 Tenerife di metà periodo, con due stoppate di Bramos, Vidmar e poi la tripla di Stone valgono il pareggio a quota 12. Stone continua a segnare: canestro da due al limite sulla linea della tripla, poi tripla di tabellone, che permette subito dopo a Haynes di siglare il primo sorpasso per 20-18 con un gioco da tre punti all’8’. Nel finale di un quarto a intensità crescente, Daye mette infine il libero per il tecnico a Vidorreta che manda avanti gli orogranata sul 20-21 al primo intervallo.
Secondo quarto. Daye è protagonista anche in avvio di secondo quarto: tripla, stoppata su Saiz e lancio per il contropiede di Tonut che vale il 20-26 all’11’30”, anche se il numero 7 spende subito dopo il fallo del bonus di squadra. Nonostante un’altra stoppata subita da Watt, Saiz è il protagonista nel pareggio degli spagnoli per il 26 pari su cui coach De Raffaele chiama time out. Le squadre vanno avanti con sorpassi e controsorpassi giocando una vera e propria partita punto-punto, servendo i lunghi, poi l’Umana Reyer torna a +6 (30-36) al 15’30” con la tripla di Tonut e il seguente canestro di Vidmar ed è Tenerife, questa volta, a chiamare time out. Al rientro, gli orogranata continuano a bersagliare il canestro dall’arco: prima Haynes, poi Daye (massimo margine, 34-42, al 17’), poi Stone (per un incredibile 9/12 di squadra da 3!) e 38-45 al 18’. Il finale di un primo tempo bellissimo è però di marca spagnola, con Tenerife che va all’intervallo lungo con soli due punti di ritardo: 43-45.
Terzo quarto. La partita cambia faccia al ritorno in campo. Le squadre cercano maggiormente il pitturato, ma le percentuali si abbassano. Gillet apre le danze con il gioco da 3 punti del sorpasso, poi Bramos (due liberi), Vidmar (pick and roll con Stone) e Stone (libero sul nuovo tecnico alla panchina spagnola) rispondono per il 46-50 al 23’30”. Aumentano intensità e contatti, con punteggio bloccato fin oltre metà quarto. De Nicolao ridà il +4 (48-52 al 25’30”) dopo i liberi di Saiz, poi, sempre dalla lunetta, Tenerife pareggia (tre liberi di Bassas e uno di Abromaitis) a quota 52 al 27′. Continua l’elastico con la schiacciata di Washington e i liberi di Daye (52-56 al 27’30”), poi però il finale è tutto dei padroni di casa che, anche per un dubbio fallo in attacco fischiato a Haynes su una conclusione da 3, chiudono il periodo con la tripla di Abromaitis del 61-56.
Quarto quarto. Si riparte con la stoppata di Watt su Abromaitis, anche se il break di Tenerife prosegue con Richotti (63-56). La riscossa orogranata parte ancora da Haynes, cui fa seguito la tripla in transizione di Bramos per il 63-61. White la mette da 3, Daye da 2, così come Tonut per il 66-65 a metà periodo. La parità, a quota 68, arriva ancora con una tripla di Bramos, poi Daye firma con un 1/2 dalla lunetta il sorpasso (68-69). L’equilibrio, comunque, non si schioda: White, ancora Bramos da 3, così come Abromaitis e un libero di Vidmar portano la situazione in parità (73-73) agli ultimi 92”. Bramos conferma di aver ritrovato la mira con la quarta tripla del periodo: 73-76 a -1’19”. A -1’09” viene fischiato un antisportivo a Daye (sgambetto, probabilmente involontario, su White prima della rimessa), ma dalla lunetta arriva un solo punto per Tenerife, così come, a -1’03”, con il viaggio di Iverson dalla linea della carità dopo il fallo di Stone. Sul 75-76, a -41”, anche Vidmar fa 1/2 sul quinto fallo di Iverson, ma identica sorte hanno i liberi di White a -38” sul fallo dello sloveno dell’Umana Reyer: il rimbalzo è di Bramos e Haynes, a -15”, trova un gioco da tre punti in penetrazione dopo aver rischiato di perdere palla. Sul 76-80, Tenerife chiama time out, con l’indicazione di un solo tiro, per preservare la differenza canestri nello scontro diretto: segna Richotti il 78-80 a -3”, poi, dopo il time out veneziano, Gillet fa subito fallo su Daye: arriva uno 0/2, ma la partita finisce così.
Iberostar Tenerife vs Umana Reyer Venezia 78-80