“Coach a che ora giocamo domenica? Ah sabbbato…alle 19.30 e dove? A Casale e ‘ndostà? Vabbè se vedemo là! Ciao regà!”
Ok è un dialogo inventato, romanzato dal sottoscritto. Ma quando si guarda una partita della Leonis lontano da Ferentino (la sua casa temporanea) la sensazione che si ha è un pò quella di un gruppo di ragazzi che si trovano per andare a giocare su un playground. Nelle sei volte in cui infatti i ragazzi di coach Corbani si sono dati appuntamento lontano dal Pala Ponte Grande hanno perso cinque volte – unica vittoria a Cassino contro l’ultimissima in classifica che ha vinto solo una partita – anche se una sola volta hanno “sbracato” sempre come si dice nella Capitale, a Treviglio quando ne hanno presi 30.
A Casale Monferrato, sabato 22 dicembre, è finita 78 a 71 per la Junior con la Leonis che mai ha dato – almeno al sottoscritto – la sensazione di poter vincere la partita. La partenza è stata anche buona con Zeisloft ispirato, Fall puntuale ed Infante insolitamente “centravanti” concretissimo. Ma è stato tutto frutto di azioni molto singole mentre di là Casale ha risposto con i canestri di tutti e cinque i suoi titolari e con qualche idea di gioco corale più abbozzata (niente che rubasse gli occhi sia chiaro).
Poi l’abituale crollo romano nel secondo quarto nel quale tiratori e lunghi piemontesi hanno banchettato scegliendosi le portate: De Negri e Tinsley qualche penetrazione, Pinkey il suo tiro preferito dopo il giro sulla schiena fronteggiando il canestro e fintando una partenza; Martinoni e Cattapan i tap-in indisturbati sui pochi errori dei compagni, Musso il tiro da tre. Conclusione dal 18 a 19 di inizio periodo al 42 a 31 dell’intervallo lungo. Mah…. Casale 29 rimbazi a 15 di cui 11 offensivi, un dato troppo brutto anche per una squadra come la Leonis che non ha nella difesa del proprio censtro la prima caratteristica positiva.
Il terzo quarto è stato giocato in tre atti. Il primo: per ottantacinque secondi 5vs5 con Casale che ha preso 13 punti di vantaggio con Martinoni e Tinsley dopo che l’abulico – ed è un complimento – Hollis aveva inaugurato le segnature, sul 46 a 33. Il secondo atto: per cinque minuti NIck Zeisloft riemerso dal suo letargo ha giocato 1 vs i cinque di Casale piazzando sei…ripeto sei triple di seguito…fino al 50 a 51 con circa 4’minuti da giocare senza che i padroni di casa si azzardassero a fare alcuna cosa per impedirglielo. Ma lui bravissimo ad approfittarne, anzi di più. Il terzo atto: spento Zeisloft dalla marcatura di Musso e dalla sua autoesclusione dalla gara Casale si è ripresa la gara con Tinsley e Pinkins e Valentini che ha piazzato la tripla del 59 a 55 a 22″ dalla fine. A proposito di Zeisloft nell’ultima azione del quarto ha avuto la palla per accorciare: ha fintato da tre facendo saltare il suo avversario, palleggio-arresto e tiro da due-primo ferro-sirena. No Nick nessuno è infallibile ma così non si fa se si vuole essere eroi e si pretende di non essere messi in discussione.
Quarto periodo, si parte da 59 a 55. Finalmente si gioca un pò a pallacanestro con Piazza (che bravo, l’unico a giocare sempre a testa alta ed a cercare un filo logico) che coinvolge sè stesso, Loschi ed un altro eroe di…adesso stavo per scrivere una cosa forte. Diciamo che Amici è un cuor di Leone quando si tratta di fare le cose per fotografi e pubblico ma quando si tratta di vincere le partite…Casale innesca Pinkins col suo giochetto immarcabile, Cattapan festeggia ogni pallone che veleggia sopra il canestro Leonis e DeNegri fa quello bravo, ma bravo davvero. Punto a punto fino a 3’48” dalla fine quando proprio Amici subisce un fallo su un tiro da 3 e va in lunetta per i tre liberi: primo libero sbagliato, secondo libero fuori, terzo dentro, 68 a 69 però caspita che occasione buttata. Perchè poi il piano inclinato si distende del tutto sotto i piedi di Casale: Tinsley fa 70 a 69 e dopo una palla persa, Eugenio Fanti commette un antisportivo tanto plateale quanto incomprensibile per un difensore ed un ragazzo intelligente come lui. De Negri da due su due e sulla rimessa Valentini mette la tripla per il 75 a 69 con pochissimo più di 2′ da giocare. Fanti ruba la palla a De Negri per farsi perdonare e fa 75 a 71 ma quando anche Loschi dalla lunetta da 0/2 e subito dopo Pinkins la mette a suo modo a 57″ i giochi sono fatti.
Eduardo Lubrano
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