Certo che è veramente un paradosso: in tempo di mercato aperto l’Olimpia negli ultimi anni è sempre stata ben presente sia per sostituire le scelte estive sbagliate, sia per regalare un aggiunta ai vari allenatori che si sono succeduti in questi anni. E molto spesso le aggiunte non hanno portato reali benefici, intaccando alle volte equilibri delicati faticosamente costruiti in mesi di lavoro.
In questa stagione invece ci sarebbe voluto eccome un intervento riparatore dati gli infortuni (quello di Nedovic dolorosissimo, questa partita la si sarebbe vinta con lui), i numerosi impegni tra campionato e coppe e financo le nazionali che prosciugano le energie dei giocatori come la miglior spugna sul mercato asciuga il lavabo durante le pulizie di primavera.
La linea societaria, dopo un primo momento in cui gli indizi portavano ad un intervento, è stata chiara e netta. Niente innesti sul mercato, avanti con i magnifici 13, che ad ogni partita si riducono sempre più fino ad arrivare ai 9 di Kaunas. Risultato: pian piano la brillantezza di ottobre si è trasformata in pesantezza e stanchezza e stanno iniziando a fioccare le sconfitte.
Questa contro lo Zalgiris poi fa veramente male perché l’Olimpia poteva portare a casa i due punti tirando meglio i liberi e capitalizzando meglio i momenti di difficoltà lituani soprattutto nel primo e nel terzo quarto dopo che nel secondo il break di 4-20 ha ribaltato l’inerzia di una partita che sembrava in mano ai milanesi.
A salire sul banco degli imputati per una volta è Mike James: impreciso e confusionario in attacco, scioperante sui primi passi altrui in difesa, scocciato in panca durante i time out. Fortuna che arriva la pausa del campionato cosi da poter ricaricare le pile, oltremodo spremute in questo avvio di stagione (caro Simone,7 secondi di riposo in tutta la partita, non saranno un po’ troppi?).
Ma la palma del peggiore in campo a mio parere se la contendono Jerrells e Tarczewski: dovrebbero essere coloro che non fanno scendere la qualità dei primi 5, hanno talento ed esperienza ed invece quando giocano così (troppo spesso ultimamente) combinano più danni della grandine.
In Lituania si è visto un CJ55 spersonalizzato soprattutto quando gioca in coppia con James, ha provato a sparare due triple delle sue ma a salve. Ma la bocciatura è soprattutto per la fase difensiva: troppi passaggi a vuoto, troppe penetrazioni concesse, poca lotta contro i lunghi avversari quando si è trovato coinvolto nei cambi difensivi.
Kaleb invece ha dato un ulteriore dimostrazione che un ricorso sul mercato per un ala-pivot sarebbe auspicabile. Ancora troppo pollo in difesa, per uno con quel telaio farsi stoppare per mancanza di aggressività dopo un rimbalzo in attacco non ha scusanti come neanche farsi prendere a sportellate da Brandon Davies. E’ quello che maggiormente soffre tra la domenica dove spesso domina e la partita infrasettimanale dove spessissimo è in chiara difficoltà.
Bene invece dopo un avvio stentato il duo lituano Guda–Kuz e Micov che nel finale ha tentato di trascinare i suoi compagni alla vittoria, peccato per quella tripla a 90 secondi dal termine sul meno 3….Bene, anzi benissimo, anche il Cincia del primo quarto, meno quello del secondo stint dove ha dato ragione a chi sostiene che in Eurolega non ci sta se non per spiccioli di partita.
Sull’operato del coach invece debbo ripetermi, non mi trova d’accordo la ripartizione del minutaggio. Detto di James dico che 35′ di gioco a Micov sono sempre troppi (provare Kuz da 3?), pochi i 21 di Brooks e gli 11 del capitano.
Ma più che sui minutaggi il mio voto insufficiente lo merita per la mancanza di reazioni tattiche nel secondo quarto su quel parzialone che ha girato la partita.
L’attacco ha avuto minuti in cui si è accontentato di tiri da 3, tutti sbagliati, senza circolazione di palla praticando il più classico degli 1vs5 ripetuti sperando di risolverla col talento individuale ed invece aiutando lo Zalgiris a colmare il gap del primo quarto e mostrando quanto l’impianto offensivo biancorosso sia dipendente dal tiro dalla lunga distanza e dalle lune dei singoli.
Inoltre mi pare evidente che Pianigiani non ami la zona ma ogni tanto provarla per vedere l’effetto che fa?. E poi non mi pare abbia preparato al meglio l’attacco alla zone press lituana, Milano ha perso un paio di palloni ed in generale ha dato l’impressione di improvvisazione nell’affrontare questo tipo di difesa che ormai purtroppo è in disuso (ottimo Jasikevicious a proporla, per quel che vale ha la mia stima solo per questo).
Comunque sia mi pare altrettanto ovvio che se James omette di difendere e la squadra va in affanno dopo la prima rotazione prendendo canestri su canestri l’allenatore conta il giusto. In difesa prima viene sempre la responsabilità individuale.
Detto della pausa del campionato del week end il prossimo impegno sarà giovedì 6 al Forum contro Gran Canaria reduce dalla trasferta vittoriosa chez Darussafaka. Una partita assolutamente da non fallire, pena il rovesciamento del secchio pieno di latte faticosamente accumulato in questo mese e mezzo di Eurolega. E chissà che in questa pausa la dirigenza Olimpia non cambi idea e dia un occhiata più approfondita al mercato.
Garbin Cristiano
@garbo75