Tallinn, 21 luglio 2013 – E’ successo, finalmente. Dopo anni di attesa la Nazionale U20M di un grandissimo Pino Sacripanti vince gli Europei di categoria battendo a Tallinn questa sera una fortissima Lettonia, l’unica squadra ancora imbattuta in questa competizione. Una vittoria di squadra, come sempre, nella quale si è esaltato il talento cristallino di Amedeo Della Valle (19 punti), il quale, dopo aver sofferto per tre quarti di gara, sfoderava tutto il proprio talento griffando il match con triple decisive e scelte anche difensive perfette
Una grande vittoria ma sofferta, come del resto deve essere una vittoria in una finale di una qualsiasi manifestazione. Ed una prestazione a due facce: un primo tempo ai limiti dell’inguardabile offensivamente parlando, con una percentuale raccapricciante dalla lunga a sancire un +8 del lettoni all’intervallo lungo (23-31), implacabili o quasi dalla linea dei 6,75 con un Janis Berzins oggettivamente strepitoso e la paura che anche questa volta, come nel girone eliminatorio, l’imbattuta Lettonia potesse alla fine controllare a proprio piacimento l’andamento del match. Troppi gli azzurri nervosi, contratti in attacco con tiri affrettati e possessi sprecati a go-go non sfruttati a dovere, con il solo Tonut e Landi con Abass a segnare qualche punto nella desolazione del tabellino italiano.
Iniziava la ripresa e per fortuna la ruota girava. Tonut suonava la carica e lentamente ma inesorabilmente l’Italia trovava con maggiore facilità la strada del canestro senza mollare un centimetro in difesa. Jakovics provava a rispondere assieme ad un Silins non più devastante come nel match del girone eliminatorio ma Abass, Ruzzier, Capitan Laganà e Lombardi rispondevano colpo su colpo al solito Berzins prima che Della Valle cominciasse il suo personale show, il terzo tempo si chiudeva con gli Azzurri sopra di 4 punti, 46-42 con un parziale da 23-9, ammutolento il foltissimo pubblico lettone presente.
E nel quarto della verità, con l’Italia sempre avanti, una bomba di Vecvagars riportava avanti di uno i baltici al 35° sul 50-52. Sacripanti chiamava tempo e dal rientro in campo, il playmaker di Ohio State dettava legge: triple, liberi, difesa e via andare. Si chiudeva in trionfo per un titolo forse insperato e per questa ragione così bello ed apprezzato. Un titolo che ha un sapove nuovo, caratterizzato da 12 ragazzi che hanno veramente fatto gruppo, issandosi ora uno, ora l’altro per il bene comune. Eppoi i campioni, quelli veri, quelli che decidono i matches quando tutto poco propizio.
Si chiude così, come meglio non poteva, questo campionato U20M con l’Italia, la tanto vituperata Italia dei comunitari e dei giocatori italiani che fanno fatica ad emergere. Bene, da domani il tema non sarà risolto ma almeno quanta felicità nel vedere una vittoria azzurra, sperando chissà di bissarlo tra due mesi….
Fabrizio Noto/FRED