Assago (MI), 11 giugno 2024 – Una notte che sa di decisivo, quella appena passata tra le roboanti mura del MediolanumForum. Milano mantiene il fattore campo, stavolta ben marcato da un pubblico attivamente presente, e si porta al match-point di questa serie di Finale LBA 2024. Il tutto però con un finale da cultori di libri gialli: la “querelle” di una rimessa contesa tra Abass e Napier sarà argomento per i giorni avvenire, soprattutto per la decisione perentoria ed assertiva di un Paternicò robespierriano.
Milano non perde mai il vantaggio durante la partita, se non per 15″, tempo di dare a Napier e Mirotic le palle giuste a chiudere il parzialino Virtus a cavallo tra 3° e 4° quarto. Solo che non riesce a fuggire definitivamente e si è rischiato un remake di Gara 1, con un overtime possibile scenario.
Scenario poi reso clamoroso da una decisione arbitrale: una chiamata stretta, direbbero nel baseball, ovvero con tanti dubbi sull’eventuale possesso. Bologna a -3, cerca il tiro del pareggio. Lundberg in primis stoppato da Melli, palla che carambola per Belinelli che però non trova la misura. Ferro respinge lunga la palla che viene contesa tra Abass e Napier.
Da qui il giallo: arbitri discordanti vanno a rivedere l’azione. Baldini e Paternicò parrebbero indicare il possesso di Milano in questa ultima azione di gara 3 di Finale LBA, Rossi invece menziona il possibile possesso felsineo. Immagini che non chiariscono effettivamente la risoluzione della questione, tanto che continua l’indecisione e la discordanza tra i 3 direttori di gara. Tutti però propendono per un ultima chance ospite, quindi con rimessa a favore dei bianconeri.
Invece no! Commentatori Eurosport (per chi l’ha seguita da remoto, via DTT) che parlano di cambio di decisione unilaterale da parte di Carmelo Paternicò, arbitro noto a certe “prese di posizione” assertive, commentatori DAZN (per chi invece preferì o necessitò di una connessione internet) che invece notarono Baldini in primis indicare il possesso meneghino.
Come detto precedentemente, nemmeno le immagini dettagliate dell’Instant Replay accorrono in aiuto. Avrebbe potuto farlo una migliore comunicazione tra i 3 alfieri di Lamonica. Paternicò prende una decisione: palla a Milano, 1.6 secondi alla fine. Rossi chiede lumi in quanto comprese che la palla fosse per la Virtus, che con due tiratori come il Beli e lo stesso Iffe avrebbe potuto creare qualcosa.
Da qui il caso che terrà gonfie le polemiche in questa (poco) calda estate cestistica. Una mancanza di assolutezza che lascia strascichi di dubbiezza ed anche “malpensiero”, nonostante il controllo totale sulla partita da parte dei padroni di casa. Il fatto in questione smonta un immagine di un match cui Mirotic, Napier e Flaccadori hanno indirizzato verso la propria residenza, per portarsi alla gara decisiva, ancora in casa, solo due giorni dopo.
EA7 Emporio Armani Olimpia Milano – Segafredo Virtus Bologna 81-78
(tabellini all’interno)
Ora solo un match separa una squadra dal 3° titolo consecutivo, o l’altra dal risorgere e cercare una ulteriore ed importante chance tra le mura amiche, a Gara 5. Il break meneghino della prima partita della serie al momento si sta mostrando decisivo. Speriamo lo diventi nell’immaginario collettivo molto di più del pomo della discordia, ovvero la querelle della rimessa contesa.
LE PAGELLE
Stefano Tonut 5: solo una tripla nel primo tempo, poi solo errori e falli
Nicolò Melli 7,5: partita alla Meneghin padre, ovviamente. Pochi punti, poche responsabilità ed energie spese in attacco per tenerle per la difesa. Individuale su Shengeila, e di squadra chiudendo su tutti ed andando forte a rimbalzo
Shabazz Napier 7: primo tempo anonimo, esce alla distanza prendendosi tante iniziative. Fortunato su un infrazione di passi non fischiata, e sul tiro finale sbagliato (se la V avesse pareggiato….). Comunque, un leader.
Giampaolo Ricci: n.g. 5 minuti in campo, due triple sbagliate malamente e una bella stoppata in aiuto. Se vuole aumentare il minutaggio quelle triple deve segnarle
Diego Flaccadori 7,5: una delle chiavi di questa gara. Nel primo tempo viene battezzato come in gara 2 ma Diego stavolta infila con costanza la palla nel canestro, gasandosi e punendo le V nere. Col senno di poi, sarebbe stato meglio battezzare Melli
Devon Hall 6: non brilla come altre volte ma è comunque importante, anche se nel finale rimane in panchina
Shavon Shields 5,5: mani fredde per lui stasera. Parte attaccando il ferro come un ossesso e con discreti risultati, man mano invece prende a forzare e a giocare troppo da solo
Nikola Mirotic 7,5: gran partita la sua, sempre una presenza importante fin dal primo possesso. Prima in post basso a punire i cambi sistematici, poi da dietro l’arco ed infine conquistandosi i falli che danno la vittoria a Milano.
Kyle Hines 6,5: nel primo tempo è molto pimpante, recupera rimbalzi e segna pure un bel canestro di tecnica. Poi nel secondo è sacrificato sull’altare dei compagni più attaccanti e precisi dalla lunetta.
Johannes Voigtmann 6,5: stessi minuti in campo di Hines, stesso buon impatto con un canestro di rapina ed una tripla buttandosi in avanti da cineteca
SALA STAMPA
HIGHLIGHTS
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos1081
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