Pesaro – Non è stata proprio una gita enogastronomica. Al di là delle boutades provocatorie di Sabatini, l’Oknoplast ha onorato al meglio delle sue possibilità la sfida prepasquale contro gli arcirivali della Scavolini Banca Marche, reggendo alla pari per tutto il primo tempo e poi comunque non arrendendosi mai, anche quando nelle ultime due frazioni le differenze del roster cominciavano inesorabilmente a far pendere la partita verso i ragazzi di Markovski.
Le defezioni già annunciate alla vigilia di Poeta ed Hasbrouck, oltre all’infortunio alla caviglia giunto occorso durante la partita a Moraschini, hanno spolpato fino all’osso un roster alle cui assenze Bechi ha cercato di rimediare dando tanta fiducia ai giovani e ricorrendo spesso e volentieri ad una zona 3-2 che però, dopo qualche buon frutto iniziale, ha esaltato la mira al tiro da fuori di tutti i frombolieri biancorossi.
Come nell’ultimo incontro interno contro Brindisi la Scavolini Banca Marche si esalta con delle percentuali da tre quasi irreali e con una prestazione balistica generale che, oltre a denunciare qualche falla difensiva tra i tanti giovani mandati in campo da Bechi, testimonia che quando pesaro riesce a trovare una certa fluidità offensiva può fare male a parecchi.
L’Oknoplast non aveva quindi tante speranze alla vigilia ma ha comunque onorato la presenza di un buon drappello di suoi sostenitori con una prestazioni in cui inizialmente tutti i suoi elementi sono riusciti a portare il loro contributo ma che alla fine si è trasformata in un Pullen contro tutti; in attesa del risultato di Biella, con questa vittoria invece Pesaro fa un bel passo verso la salvezza, anche perché il calendario delle prossime partite non è affatto facile e quindi i due punti di oggi erano quasi indispensabili.
Come si diceva, la Virtus è senza Poeta ed il reprobo Hasbrouck, mentre Markovski propone in avvio il quintetto piccolo con Barbour da ala forte; l’Oknoplast cerca quindi di poggiare il gioco sotto canestro ed il coach italo – macedone corre subito ai ripari inserendo un Mack che nel primo quarto sarà decisivo con tre triple.
A sorpresa dopo poco più di un minuto il buon Zare richiama in panca anche Stipcevic in favore di un Thomas che giocherà per tutto il rimanente quarto; sembra che il croato possa risentire ancora di qualche problema fisico ma invece la mossa sarà solo per preservarlo dai falli.
La partita è assai godibile: l’Oknoplast ha buone cose da Gigli e Gaddefors , ma è Pullen colui che le permette di stare a tratti anche in vantaggio con i suoi 8 punti. Dall’altra parte la Scavolini Banca Marche ha punti importanti dal già citato Mack e da elementi insospettabili come Thomas ed Amici: proprio cinque punti negli ultimi frangenti della giovane guardia italiana permettono ai padroni di impattare a quota 21 alla sirena finale, nonostante le tante palle perse e la strana assenza di Stipcevic.
Non è un caso che l’equilibrio si spezzi al ritorno in campo proprio con il ritorno del play croato, che segna ben 13 punti nella seconda frazione; Bechi ha appena perso in chiusura dei primi dieci minuti anche Moraschini per una scavigliata e così, con un reparto piccoli ridotto ai minimi termini, non riesce a fronteggiare la prevedibile sfuriata di Stipcevic.
Così dopo i primi minuti di equilibrio, un parziale di 10-1 porta la Scavolini Banca Marche dal 28-30 al 38-31; Bechi prova a limitare i danni con una zona che in qualche modo protegga i suoi esterni, ma in attacco Pullen si blocca ed i punti arrivano solo da Smith (11 punti nel solo secondo quarto), così i padroni di casa prendono il largo fino al 51-39 grazie ad una strepitosa percentuale da tre e nonostante si continuino a perdere tanti palloni.
Sarà una tripla del solito Smith a fissare il parziale di metà partita sul 51-42 con cui la Scavolini Banca Marche si trova meritatamente in vantaggio.
La Virtus continua a lottare anche nel terzo quarto ma in realtà più di qualche brivido non riesce a far correre al pubblico di casa, anche perché con un roster ridottissimo e contro l’incredibile precisione al tiro da fuori dei pesaresi più di un onorevole resistenza non riesce ad offrire; Bechi deve giocoforza proporre a lungo la zona che però lascia libero Mack di esaltarsi, mentre anche Barbour entra in partita con 16 punti segnati tutti nel secondo tempo.
Alla fine saranno sei i giocatori in doppia cifra per i padroni di casa, segno di un’ottima prestazione collettiva in cui Kinsey ha l’occasione di esaltarsi con l’ennesima prestazione da all-around e Crosariol si diletta nelle insolite vesti di assist – man.
Al contempo la difesa di Bologna cede in maniera sempre più evidente, mentre l’attacco è sostenuto solo da Gigli, Smith e Pullen e, nel finale, solo da quest’ultimo.
L’Oknoplast però onore la partita fino in fondo e così, nonostante alla fine del terzo quarto sia sul -14 (75-61) con l’ennesima tripla di Mack e poi sprofondi anche sul -18 a metà dell’ultima frazione, nel finale riesce a contenere la sconfitta in proporzioni accettabili nel divario (un po’ meno ne numero di punti subiti) ed a salvaguardare una differenza canestri che, comunque, a questo punto interessa ben poco ad entrambe le formazioni.
La Scavolini Banca marche festeggia quindi la Pasqua con la prima accoppiata di vittorie consecutive di questo campionato ed avvicinandosi ad una salvezza che, anche per quanto visto in campo oggi, appare sempre più vicina.
Scavolini Banca Marche Pesaro – Oknoplast Bologna
Parziali (21-21; 30-21; 24-19 ; 26-30)
Progressione 21-21; 51-42; 75-61
Tabellini
http://195.56.77.210/game/65694.html
Mvp: prestazione collettiva di grande livello per la Scavolini Banca Marche e quindi, nell’indecisione su quale giocatore meriti la palma del migliore in campo, va premiato un soggetto che transita poco attraverso questo spazio, ovvero quel Lamont Mack che spesso è stato un oggetto misterioso, ma che questa volta ha tagliato in due la partita con le sue triple (la specialità della casa) arrivate quando ancora l’Oknoplast covava velleità di vittoria.
Wvp: viste le più che discrete prestazioni dei vari Pullen, Smith e Gigli, sarebbe oltremodo ingeneroso cercare il peggiore in campo tra i tanti giovani gettati giocoforza nella mischia da coach Bechi; peraltro, al di là dei numerosi errori di inesperienza, molti di loro hanno mostrato un certo talento e delle ottime doti caratteriali, sicché a questo giro lo spazio del worst valuable player rimane in bianco.
Spogliatoi
Markovski: ottima prestazione in attacco e, nel secondo tempo, anche in difesa; sul finale ci siamo un po’ distratti, visto anche il risultato ormai acquisito, ed anche qualche fischio arbitrale non è stato proprio benevolo con noi, ma i quaranta minuti in vantaggio ed il finale gestito in tranquillità sono indicativi della bontà della nostra prestazione. Segnare 101 punti non capita tutti i giorni e quindi direi che siamo stati molto bravi. All’inizio avevo tolto Stipcevic perché aveva già commesso un fallo nei primi secondi e non volevo rischiare che nel prosieguo potesse avere proprio problemi di falli.
Bechi: la partita della Scavolini Banca Marche è stata di grande spessore e le loro percentuali al tiro sono lì a dimostrarlo. Noi abbiamo lottato, abbiamo cercato di rimanere a contatto mescolando le difese e cercando di rompere il loro ritmo: in parte ci siamo riusciti ma tuttavia oggi Pesaro aveva un grande feeling con il canestro, punendo ogni nostro minimo errore. Così, con il progredire della partita, per noi è stato inevitabile calare progressivamente l’intensità di gioco ed abbiamo consentito a Pesaro di far girare bene la palla in attacco e di mostrare una pallacanestro che, quando tutto gira al meglio, penso che sia di grande qualità.
Giulio Pasolini