Chiusa l’annata con la semifinale dei playoff persa a gara3 contro Valdarno, abbiamo come ormai da tradizione stilato i voti alla stagione delle Pantere di Costa
LE PAGELLONE di fine stagione
ALLIEVI VITTORIA 7,5
Chiude l’anno con statistiche super, che raccontano di quanto il suo gioco sia impattante: 12 punti, quasi 7 rimbalzi e quasi 5 assist di media in una squadra con tante bocche da fuoco dove vi era l’unica insostituibile, lei.
Col senno di poi si può dire che se avesse avuto dalla panca un cambio affidabile (Gorini è ancora troppo acerba) forse avrebbe potuto dare ancora di più, dovendosi gestire meno. Ovviamente non ha fatto mancare la sua difesa, che come sappiamo non va nel tabellino ma in campo si sente eccome.
E’ stata senz’altro una delle migliori del torneo e pensiamo che abbia ancora tanti margini di miglioramento, specie nel tiro da fuori ma anche in certe letture a difesa schierata.
BERNARDI ILARIA 7
Rispetto all’anno scorso ha giocato sempre da ala piccola e ciò ha giovato sul suo rendimento, che a prima vista può essere giudicato come alterno. In realtà Ilaria ha un modo di giocare che non contempla mezze misure: o è un fattore perché con le sue penetrazioni spacca la difesa in due, oppure quando trova un opposizione fisica e un sistema difensivo collaudato fa più fatica.
Perchè, e qui dovrà migliorare, deve imparare a costruirsi un tiro dal palleggio senza per forza prendere a cornate la difesa ed in generale deve ampliare il proprio arsenale offensivo.
Tirando le somme, la stagione è stata ampiamente positiva ed è stata quella della definitiva consacrazione come giocatrice da quintetto in A2
NANCY N’GUESSAN 7
Anche per Nancy, di ritorno dall’esperienza a La Spezia, una stagione positiva. Un po’ a due facce, perchè nella prima parte di stagione spesa nella posizione di 3, mentre nella seconda parte coach Andreoli l’ha spostata più spesso da ala forte per velocizzare la manovra e aumentare ritmo e possessi, senza subire troppo in difesa.
Nancy si è adattata bene, anche se ogni tanto ha bucato partite perché proprio non è riuscita ad entrarci.
Ha un atletismo raro in A2 che le ha permesso di segnare tanti punti in entrata, è migliorata nelle triple ma deve fare un passo avanti sia tecnicamente per aggiungere qualche arma in più in faretra, sia psicologicamente perché spesso tende ad abbattersi se la partita non inizia nel modo voluto.
CALORO BEATRICE 6,5
Stagione divisa in due parti nette e distinte. Il girone di andata dove ha sofferto di problemi fisici e quindi non riusciva a performare e a dare quel contributo che poi, una volta risolto i problemi, ha offerto nel girone di ritorno tornando ad essere la solita Beatrice che gioca senza paure, si butta su tutti i palloni e realizza triple pesanti.
Nota negativa, i difetti (letture non sempre lucide, ball handling ad esempio) non li ha limati troppo ma c’è tempo, è solo una classe 2004.
Vedremo adesso che tipo di svolta darà alla sua carriera, certo è che in questi anni ha dato veramente tanto a Costa
OSAZUWA CRISTINA 6,5
In A2 avrebbe dovuto essere illegale ed a tratti lo è stata, a volte incontenibile per avversarie che fisicamente pativano la stazza e l’altezza di Cristina, ma quando il gioco si è fatto duro (tipo in gara 3 contro Valdarno) lei ha mollato di colpo compiendo perlopiù errori di concentrazione che sono il suo punto debole da sempre.
Fin quando non riuscirà a risolverli, difficilmente diventerà quello che il suo potenziale le permetterebbe. Le va dato merito di essere anche migliorata tecnicamente (ad esempio sull’uso della mano sinistra, ormai il suo semigancio è affidabile) anche se talvolta commette errori banali tipo canestri da sotto sbagliati.
E’ stata sicuramente poco protetta dagli arbitri e forse la A2 non è il campionato più adatto a lei, ma a prescindere da questo speriamo tutti che con il tempo maturerà, perché altrimenti sarebbe veramente un peccato; giocatrici con quelle mani e con quel corpo non ne nascono tutti i giorni….
TIBE’ ANGELICA 7
La capitana ha giocato una stagione solida, perché lei è l’emblema della giocatrice solida. Forse una stagione meno scintillante di quella passata, ma non solo per causa sua.
Andreoli aveva il compito di dare più minuti ad Osazuwa ed iniziare a darli a Piatti, e quando non si è più fidato del quintetto con due torri ha spostato stabilmente N’Guessan da 4, e così facendo i minuti sono drasticamente calati per tutte le lunghe, Angelica compresa.
Sta di fatto che non ha mai fatto mancare il suo grande apporto difensivo, i suoi movimenti alla James Worthy sulla linea di fondo ed il suo letale tiro dalla media che è stato sfruttato anche poco, a mio avviso. Il prossimo step è migliorare nel tiro da tre punti e migliorare la gestione dei falli che quest’anno è stato un problema.
ASHLEY RAVELLI 7
Nella sua ultima stagione in carriera aveva il non semplice compito di sostituire Eleonora Villa, ed Ash nell’ultima stagione della carriera lo ha fatto ben più che dignitosamente.
Certo ha sbagliato qualche partita ma è nel suo dna, essendo una tiratrice di striscia e quindi soggetta a degli “slump”. Ha portato leadership ed esperienza, anche se non è riuscita a trascinare la squadra nella decisiva gara3 contro Valdarno, ma è chiaro che da sola non poteva farlo.
Si ritira con qualche rimpianto certamente, ma anche con la consapevolezza di aver dato tutto (giocando quasi 27 minuti di media, a parte Allievi la più utilizzata) e di aver aiutato un nugolo di ragazzine a migliorare sempre più. Tra un paio di lustri la ringrazieranno.
CAROLINA PAPPALARDO 7
Anche Carolina, sorprendentemente per tutti, ha giocato l’ultima stagione della carriera. Dopo il grave infortunio patito l’anno scorso a Crema non ci ha poi messo molto a tornare al 100% ed ha portato ben più di un mattone alla causa delle Pantere.
Rendimento piuttosto costante durante tutto l’anno, fa parte del club “20minutesonthecourt” che comprende praticamente tutte le sue compagne di reparto più le ali piccole, costrette dall’abbondanza del roster a dividersi il minutaggio.
Logico che con una rotazione così ampia e responsabilità offensive diffuse tra tutte si faccia più fatica a brillare, è stata comunque un importante ingranaggio nello spogliatoio con la sua esperienza, e credo che non si possa rimproverare alcunchè
CATERINA PIATTI 6,5
Primo anno vero per Caterina che ha mostrato tanti pregi, ma anche tanti aspetti sui quali lavorare ( e d’altra parte ci mancherebbe, è una 2006….).
Tra i primi un tiro da tre sicuramente capace di fare male (anche se il 26% non avvalora la mia tesi) e una aumentata cattiveria e consapevolezza in campo. Certo la sua velocità di base la mette spesso, se usata da ala forte, alla mercé delle ali rapide che circolano nella categoria, ma credo che già il prossimo anno con un po’ di esperienza in più possa gestire meglio il tutto.
Ed eliminare anche qualche errore banale di troppo, come se a volte abbia timore di non si sa cosa. Sotto canestro è il futuro di Costa, ed a livello italiano una delle poche lunghe ad avere mani educate, dobbiamo tutti sperare nei suoi passi avanti
GIORGIA GORINI 6
Anche per Giorgia primo campionato da senior, 12 minuti di media passati spesso a sostituire Vittoria Allievi. Si è dimostrata matura rispetto alla sua età (classe 2007) anche se paradossalmente ha giocato meglio la prima parte di stagione rispetto alla seconda.
Ha un buon tiro piazzato ma nel suo ruolo, non avendo nella rapidità la dote migliore, deve implementare il palleggio arresto e tiro e la capacità di sfruttare a suo favore il pick and roll.
Anche per lei vale il discorso di molte sue compagne, cioè che il futuro le appartiene, anche non dovesse diventare una star ha tutti i mezzi per essere una affidabile role player in serie A2. Non sarebbe comunque poco.
GIORGIA CIBINETTO s.v.
Scampoli di partita, ma sufficienti per mostrare a tutti il pezzo forte e cioè il tiro da 3. Questo pregio, insieme alla struttura fisica non indifferente, penso le consentirà di giocare almeno in A2 a vita. Detto questo, bisogna che migliori in tutto il resto, perchè talento ne ha e lo vedremo il prossimo anno dove certamente verrà lanciata, credo, con un minutaggio simile a quello di Piatti quest’anno
CRISTIANO GARBIN
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