Bologna 14 aprile 2021. Doveva essere una battaglia, ma alla fine si è dimostrata una splendida cavalcata da parte dell’ Unics Kazan.
Dopo una partenza convincente e determinata da parte della Virtus Bologna, che chiudeva tutti i varchi e si faceva valere anche sotto il canestro avversario pian piano la squadra di coach Priftis ha preso le misure degli avversari e piano piano ha preso il comando delle operazioni per non mollarlo più.
Gara determinata e determinante da parte del redivivo Nate Wolters, che con i suoi punti, ma soprattutto con la sua regia ha permesso ai suoi compagni di non perdere mai il bandolo del match mandando sempre fuori tempo e fuori ritmo la difesa virtussina trovando sempre il compagno pronto a prendersi un vantaggio ed i cinque giocatori in doppia cifra non sono stati un caso.
Altro grandissimo protagonista della partita è stato l’ex brindisino John Brown che a cavallo fra secondo e terzo quarto non ha sbagliato nulla in attacco mandando nei matti l’avversario di turno.
E’ stato il terzo quarto, come in gara #2, il momento decisivo della gara, l’Unics è rientrato meglio dagli spogliatoi, e nonostante l’infortunio di Jordan Morgan ha preso il comando della gara per non mollarlo più. La Virtus, che incomprensibilmente ha lasciato in campo un impresentabile Stefan Markovic si è sciolta come neve al sole, ed il gioco corale, che tanto aveva fatto brillare gli occhi ai suoi tifosi, è sparito, soppiantato da forzature e abuso del tiro da fuori
Cosa della Virtus Segafredo ? Nonostante le 19 vittorie consecutive non si può parlare che di fallimento. La gara di questa sera ha palesato le difficoltà che questa squadra ha attraversato da inizio stagione: 107 punti subiti in uno spareggio, importante come questo, non sono ammissibili, come non è ammissibile finire l’ultimo parziale con ancora un fallo da spendere.
Anche questa sera si sono viste rotazioni del personale quanto meno discutibili, la mancanza completa di un piano per limitare i giochi degli avversari, il non comprendere che con il numero 7 in campo la gestione della palla da parte dei tartari sarebbe stata sicuramente meno frenetica, e dire che Nate Wolters non è un carneade sconosciuto, ma un giocatore da Eurolega…
Coach Priftis ha cambiato completamente le abitudini della sua squadra, ha preso più tiri da 2 che da 3, ha dato più assist, ha vinto la contesa giocando la partita che normalmente ci si sarebbe potuti aspettare da parte degli avversari bianconeri.
Complimenti allo Unics che ha strameritato questa semifinale, e che la vede favorita nella serie finale contro il Monaco.
Unico grosso rammarico da parte virtussina è essere capitata nella parte di tabellone sbagliata, ma una squadra che ha investito i denari per ingaggiare i Teodosic ed i Belinelli non può recriminare più di tanto.
Higlights
Sala Stampa
Il commento di coach Djordjevic nel dopo gara
Le parole di coach Priftis dopo la vittoria
Parziali: 21-21; 27-25; 19-27; 33-34
Progressivo: 21-21; 48-46; 67-73; 100-107
Pagelle
Abass 5: appena entrato si capisce che non è la sua partita, in ritardo sul suo uomo, sbaglia una chiusura, si fa sfuggire un rimbalzo da sotto il naso, intensità da scrimmage coi bambini, peccato perchè la sua fisicità sarebbe servita.
Pajola 5,5: non incide nel primo tempo e dopo 17 secondi dal suo ingresso nel terzo quarto viene messo k.o. da una gomitata fortuita di Brown.
Alibegovic 6: partita di energia e cattiveria, come servono in queste partite, dopo un buon primo tempo viene panchinato ad libitum per un non fallo su Smith.
Markovic 4.5: purtroppo ancora menomato dall’infortunio alla caviglia non riesce a dare nulla alla squadra, anzi nell terzo quarto è deleterio e propizia la fuga decisiva di Kazan. Incomprensibili i suoi 20 minuti in campo con la ciliegina finale degli ultimi 2 minuti.
Ricci 6,5: partenza col botto, sporca ogni pallone, cambia ed aiuta come un forsennato poi cala alla distanza, ma non gli si può rimproverare nulla.
Adams 6,5: rispolverato per mancanza di alternative quasi riapre la partita, 10 punti in 12 minuti, magari impiegarlo meglio avrebbe potuto portare altri risultati.
Belinelli 7: partita offensiva di grande sostanza, peccato ci sia anche l’altra parte del campo, stasera è stato dimostrato che con lui e Teodosic in campo, contro squadre strutturate, allenate e con un playmaker vero in campo la difesa bianconera soffre troppo.
Hunter 7: corre, salta, mette la bomba, ma non ha il dono dell’ubiquità, e se deve chiudere ogni varco perchè i suoi compagni non tengono due palleggi non può chiudere anche sul suo uomo.
Weems 5,5: non è brillante, vero, ma non ha neanche le occasioni per mettersi in mostra, prende da solo il 30% dei rimbalzi offensivi bianconeri, i neanche 17 minuti in campo non sono del tutto comprensibili.
Teodosic 7+: vale lo stesso discorso fatto per Belinelli, se li si vuole in campo assieme ci vuole qualche variante tattica per proteggerli, altrimenti tutta la difesa si sbilancia.
Gamble 4,5: un fantasma, soffre i raddoppi, non prende rimbalzi, non chiude in difesa e vaga per il campo spaesato, male, male, male.
Brown 8: 31 di valutazione, una partita sontuosa, non sbaglia nulla ed è lui che propizia il break decisivo nel terzo quarto.
Canaan 7: confusionario, nervoso, ma indomito, è sempre attaccato all’avversario diretto, forza ogni blocco e mette il canestro più importante della partita con una bomba impossibile da quasi metà campo che fa capire a tutti che questa sera non ce n’era per nessuno.
Zhbanov ng.: 24 secondi sono pochini per un giudizio.
Wolters 7,5: partita sontuosa, da regista vero, ha in testa il cronometro e gestisce la partita come solo i grandi playmaker sanno fare, i 5 uomini in doppia cifra e le percentuali ottime non sono state un caso con lui in campo.
White 7,5: partitone da vero ex, sbaglia pochissimo, soprattutto dietro, ma in attacco approfitta dalla difesa avversaria e della gestione di Wolters.
Uzinskii 6: entra per mettere fisicità e spendere falli e lo fa egregiamente, si fa sentire dai suo avversari.
Smith 7,5: chirurgico, non lascia mai lo spazio per pensare ad una rimonta, ad ogni riavvicinamento virtussino rispondeva con un canestro, non per niente è il miglior tiratore da tre della competizione.
Morgan 6: ci sono anche i suoi tentacoli nel buon inizio difensivo dei suoi, poi l’infortunio al ginocchio lo leva dalla tenzone.
Holland 6,5: partita da comprimario di lusso, si spende in difesa come tutti i suoi compagni ed in attacco fa male alla bisogna.
Theodore 6: non ripete la partita di Kazan, ma anche lui è in sintonia con la verve difensiva della squadra, perde qualche minuto a causa del partitone di Wolters.
tromba