Casalecchio di Reno, 21 settembre 2024 – C’è qualcosa di nuovo, anzi d’antico, in questa semifinale di Supercoppa per la Segafredo: il terzo quarto!
Proseguendo il brutto vizio dello scorso anno anche questa sera Bologna incappa in un terzo quarto degli orrori, come contro Olympiacos, Venezia, Baskonia e deve vincere la gara due volte contro una Napoli che non demorde mai.
Il primo tempo è stato un monologo bianconero, come testimonia la valutazione di 66-21, con Pangos ridicolizzato dalle guardie felsinee, Clyburn pronto a manifestare il proprio magistero cestistico a tutti i 7.500 presenti alla Unipol Arena e tutta la squadra di coach Banchi in pieno controllo del match…
Quando ci si aspettava un lungo garbage time di 20 minuti ecco che arriva ciò che non ti aspetti: Bologna inanella una quantità di orrori impensabili in una squadra da CSI, e Napoli, che non è solidissima, ma che giocatori di talento ne ha, piazza un parziale di 14-0 che riapre completamente la partita, con Pangos e Copeland che segnano 24 punti in due, Totè che sembra un giocatore di basket ed con il play texano che mette anche a segno il canestro del +4, massimo vantaggio partenopeo.
I meriti degli azzurri sono tanti, ma la prestazione dei bolognesi è quantomeno inquietante: Pajola si fa rubar palla come un ragazzino, Zizic mostra l’animus pugnandi di un bonzo, Tucker si dimentica tagli e raddoppi e Beli che evidenzia le sue carenze difensive più del normale, come è naturale che sia, visti i problemi fisici avuti in preparazione, il tutto condito da ben 7 palle perse.
Per rimettere a posto le cose, uno sconsolato Banchi, schiera Shengelia da centro, affiancato da Polonara, rimette Clyburn prima, ed un ricentrato, almeno difensivamente, Tucker poi e magicamente la Virtus torna ad essere una squadra, Morgan dà quella imprevedibilità che tanto mancava gli scorsi anni alla Segafredo e Toko sale in cattedra mettendo a ferro e fuoco l’area napoletana che vede svanire il sogno dell’ upset quando Clyburn cancella l’entrata di Copeland con una stoppata da highlights.
Nel complesso si è assistito ad una partita di precampionato con un trofeo in ballo, con i problemi tipici di squadre che si stanno conoscendo, ma che però ha già dato qualche indicazione su pregi e difetti delle due compagini.
Bologna, al momento, ha un problema sotto canestro, e se non si interverrà sul mercato, porterà ad un super utilizzo di Shengelia, anche questa sera quasi 30 minuti di impiego, ma per il resto la squadra è molto intrigante, e quando tutti i pezzi saranno a posto fisicamente potrebbe essere una macchina da corsa e da spettacolo, da rimarcare i 6 uomini in doppia cifra.
Napoli dal canto suo ha rivoluzionato il roster, ma ha dato l’impressione di poter essere un bel rebus da affrontare, soprattutto se si fa prendere fiducia ai suoi frombolieri, Copeland in primis, compagine in grado di piazzare parziali impressionanti, ma che mostra una fragilità difensiva in Pangos difficilmente mascherabile, ma coach Milicic ha sicuramente le capacità e l’acume di riuscire ad equilibrare il tutto.
Highlights
Sala Stampa
Napolibasket vs Virtus Segafredo Bologna 87-96
Pagelle
#1 Stefano Saccoccia n.e.
#2 Zach Copeland 8: segna un trentello con un clamoroso 7/10 al tiro, difende e recupera palloni e si carica in spalla tutta la squadra, loosing effort, ma veramente interessante.
#3 Kaspar Treier 6: nel primo tempo è uno dei pochi ad impensierire la difesa bolognese coi sui tiri da fuori, il suo lo fa, soprattutto a rimbalzo offensivo, ma anche lui nel finale viene travolto dal ciclone georgiano.
#4 Kevin Pangos 6,5: dopo un primo tempo degli orrori sfrutta l’orrido terzo quarto bolognese per prendere in mano la squadra e punire tutte le amnesie difensive, nel finale viene rimesso in mezzo difensivamente e perde efficacia in attacco.
#5 Giovanni De Nicolao n.e.
#8 Andriu Tomas Woldetensae 5: fa dentro e fuori dalla panchina, ma non riesce mai a trovare il ritmo della gara, unica nota positiva i 5 rimbalzi.
#21 Charles Manning Jr. 6,5: talento offensivo ne ha, eccome, ma non disdegna sbattersi anche dietro, un all around che potrebbe infiammare i cuori del PalaBarbuto.
# 22 Jordan Hall 5: non dà praticamente nulla offensivamente, prova a mettere pressione sui portatori di palla, ma con effetti rivedibili, no buono.
#24 Dario Dreznjak 6,5: schierato spesso fuori ruolo, a causa delle nefandezze dei centri partenopei, dà solidità difensiva, cazzimma ed intensità, buon gregariato.
# 31 Deane Alexander Williams 5: mira scentrata, i suoi punti mancano per completare l’impresa.
#35 Leonardo Totè 6: i 10 piani di morbidezza visti nel primo tempo vengono compensati da una ripresa almeno viva, ma rimane sempre, purtroppo, un’incompiuta.
#44 Andrea Mabor Dut Biar 5: al momento del giocatore da Lega A ha solo l’altezza, da lavorarci.
#3 Marco Belinelli 6: la mano è sempre quella, ma nel terzo quarto in campo c’è lui, e visto che è la prima partita ci sta che batta ancora un po’ in testa.
#6 Alessandro Pajola 4,5: serataccia. Mette sì un po’ di pressione a Pangos nel primo tempo, ma poi si perde, non riesce ad impedire alla squadra di andare alla deriva nel terzo quarto e non fa mai canestro.
#8 Will Clyburn 7+: dà l’idea di decidere lui se e quando fare canestro, ha una presenza in campo da grandissimo capocomico, fa la giocata più importante della gara, in difesa.
#21 Tornike Shengelia 8+: nel primo tempo gestisce e distribuisce, nella ripresa, dopo lo sbandamento generale, prende in mano la squadra travolgendo tutto e tutti.
#23 Daniel Hackett 7: si è rivisto l’ Hackett di inizio stagione scorsa, arringa la squadra, arringa la folla e sembra essere tornato il capo branco, dopo l’ appannamento del finale di stagione, per Banchi sarebbe un’ottima notizia.
#24 Andrej Grazulis n.e.
#30 Matt Morgan 6,5: non vuole strafare, ma con la palla in mano mette sempre in allerta la difesa avversaria, se riesce a prendere velocità non è fermabile, è l’uomo che mancava alla Virtus da almeno 3 anni.
#33 Achille Polonara 6,5: dopo un primo tempo in sordina esce fuori nel finale facendosi sempre trovare nel posto giusto al momento giusto, marpione.
#35 Mouhamet Rassoui Diouf 6+: è in campo nel finale di primo tempo quando Bologna consolida il vantaggio, nel marasma del secondo tempo coach Banchi non si fida e lo tiene in panca.
#41 Ante Zizic 4,5: soffice come un maglione d’angora lavato con Perlana. Non tiene in mano alcuni palloni, che i compagni gli servono, per svagatezza, in alcuni frangenti si fa spazzare via da Totè, ripeto, Totè, e la sua difesa sul pick and roll è arcana. Prende soli tre rimbalzi in quasi 23 minuti, ed è un peccato, perchè mani e fondamentali offensivi sarebbero da top player.
#45 Nicola Akele n.g.
#59 Rajon Tucker 6+: gioca un primo tempo anonimo, un terzo quarto svagato, ma quando rientra nel finale compatta la difesa bolognese facendola diventare un fortino inespugnabile, intelligente nel trovare modo di rendersi utile senza essere travolgente.