Bologna, 26 maggio 2024 – In una partita fotocopia di gara#1 la Segafredo Virtus Bologna ancora una volta porta a casa il referto rosa in un finale non senza polemiche che vedrà coach Spahija disertare la sala stampa.
Vedi cara è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già…
Probabilmente queste sono le parole più consone per commentare la gara di questa sera, però a differenza di venerdì sera, alcuni dettagli sono cambiati abbondantemente, poiché io, nella grande rimonta lagunare, vedo dei grandissimi meriti da parte di Venezia.
Consegnato alla storia il primo tempo, che potrebbe essere un copia/incolla del commento di gara#1, tutto si svolge nel secondo tempo dove a metà terzo quarto coach Spahija cambia completamente l’assetto della squadra, abbassando il quintetto con Simms al posto di Tessitori e decide di dare finalmente le chiavi della squadra ad Andrea De Nicolao, e, come d’incanto, è iniziata la rimonta granata.
Approfittando dell’assenza di Shengelia, falcidiato dai falli, la Reyer ha cominciato ad esplorare con continuità il pick and roll centrale di Parks che ha punito con costanza la difesa bianconera, a tutto ciò il dinamismo dei mezzi lunghi veneziani ha permesso alla difesa di cambiare su ogni blocco levando praticamente dalla partita Marco Belinelli che, nella ripresa, non solo non ha messo a referto neanche un punto, ma soprattutto è riuscito a prendere un solo tiro.
In questa ennesima montagna russa Jordan Parks sigla il sorpasso mentre la Segafredo, con Belinelli annullato dalla tenzone, cerca in Cordinier il go to guy, ma il transalpino non ha ancora mai trovato la misura per ergersi a protagonista offensivo e, fra errori e tiri liberi sbagliati, Bologna non riesce mai ad operare l’aggancio, ma qui, a proposito di deja vu, si riapre il cassetto degli incubi dello staff reyerino.
Con 37 secondi da giocare e palla in mano la Reyer non riesce a trovare sfogo al suo pick and roll e Tucker, dopo una bomba sconsiderata, si incaponisce in un 1vs1 contro Cordinier commettendo fallo in attacco. Dalla rimessa la Virtus Bologna non trova modo di liberare i suoi frombolieri ed allora è sempre Cordinier che si prende la responsabilità di sfidare tutta la difesa lagunare cogliendo un fallo di Simms a soli 4 secondi dalla fine.
Dopo il 2/2 dalla lunetta, e senza time out da spendere, la parola fine alla partita viene messa dal solito Tucker che non trova di meglio da fare che impappinarsi nel controllare il pallone a centro campo, lasciando scadere il cronometro.
In casa Reyer credo che la notte non passerà tranquilla fra decisioni arbitrali e ingenuità decisive, come quelle di Tucker o la banale palla persa di Spissu nel miglior momento di Venezia, però questa gara ha dato ancora una volta all’Umana la certezza di poter competere e di poter allungare la serie, a patto che certe ingenuità non ne minino il percorso. Altra cosa di cui lo staff granata dovrebbe prendere coscienza è che Marco Spissu non è un play maker, mentre De Nicolao sì.
Se Atene piange, Sparta sicuramente non ride, se non per lo scampato pericolo. E’ inquietante come anche stasera la Segafredo Virtus Bologna si sia fatta rimontare un vantaggio di una ventina di punti, scivolando su una brutta china, quasi senza rendersene conto.
E’ vero che col capitano tolto dalla partita, con Shengelia alle prese coi falli e con Lundberg al palo i creatori di gioco scarseggiano, ma qualche cosa di nuovo si potrebbe provare. Con una Reyer che decide di giocare piccola siamo sicuri che qualche minuto in più di Zizic non avrebbe fatto male alla difesa Umana?
Altra domanda: con Parks così in palla, cambiare così spesso il concreto Polonara di ieri sera è stata una buona idea? Ai posteri l’ardua sentenza, ora è certo che coach banchi dovrà intervenire per capire il perché di questi blackout e soprattutto evitare l’ingresso di sostanze psicotrope all’interno degli spogliatoi durante l’intervallo…
Veniamo alle dolentissime note, in questa stagione, fra Eurolega e LBA abbiamo assistito ad arbitraggi impresentabili, e queste due competizioni hanno un unico comun denominatore: Luigi La Monica. Io vorrei sapere, da supervisore, cosa supervisiona. Io vorrei sapere cosa raccomanda ai suoi fischietti, quale metro devono usare, cosa devono fischiare, perché io non l ho ancora capito.
Dopo dei quarti di finale giocati con la sciabola pare abbia dato ordine di cambiare completamente il metro e di non permettere neanche i cotton fioc: è possibile vedere partite come gara#1 di Semifinale Milano Brescia con 62 tiri liberi o come la gara di questa sera con 57? Già spesso lo spettacolo tecnico non è esaltante, ma con delle vaporiere al posto degli arbitri le partite risultano inguardabili.
Ultima nota sui grigi: stasera impresentabili con Mazzoni chiamato ad un superlavoro, visto che i suoi esimi colleghi si dimenticavano di segnalare anche le cose più evidenti, zufolando poi per contatti quanto meno rivedibili. Sul fallo di Simms che ha deciso la gara hanno diritto di cittadinanza sia l’interpretazione arbitrale di un fallo della difesa, poiché il contatto sul braccio è evidentissimo, sia l’interpretazione del fallo offensivo, vista la sbracciata di Cordinier e quindi, qualunque decisione avrebbe dato adito a polemiche, ma se si hanno terne capaci e credibili le decisioni vengono accettate con più serenità, mentre se si assiste a scempi arbitrali ovunque la credibilità di tutti i fischietti ne trae disdoro e questo è un problema che, se non ha altro da fare, il Dott. Gianni Petrucci dovrà affrontare urgentemente.
Highlights
Sala Stampa
Virtus Segafredo Bologna vs Umana Reyer Venezia 79-78
Parziali: 28-15; 19-15; 17-27; 15-21
Pagelle
Marco Belinelli 6,5: anche stasera prova a spaccare la partita a cavallo dei primi due quarti, poi viene annullato nel secondo tempo dalla difesa Reyer, ma i suoi 14 punti pesano, eccome se pesano.
Alessandro Pajola 6,5: finché riesce a stare in campo gestisce la squadra con polso e raziocinio, però commette un paio di falli veramente puerili che ne inficiano la prestazione.
Ognjien Dobric 4,5: stasera veramente impalpabile, timido, attaccabile, ed attaccato su ogni possesso.
Bruno Mascolo 4,5: non ripete la buona prova di venerdì, perde i suoi soliti palloni e difensivamente si carica subito di falli.
Toko Shengelia 5,5: riesce a stare in campo solo 15 minuti, combattendo con arbitri e falli, ma non riesce mai a trovare continuità.
Daniel Hackett 6: non è al meglio, e si vede, ma con mestiere e carattere prova a dare il suo contributo che si concretizza nel finale con la palla rubata a Spissu ed raddoppio su Tucker.
Jordan Mickey 5: solita partita di Mickey, da Mickey, con sprazzi di classe vaccate sesquipedali. Un miglioramento rispetto al solito: stavolta la bomba centrale stavolta ha toccato il primo ferro.
Achille Polonara 7: altra partita solida e concreta, cambio di lusso per Shengelia.
Ante Zizic 5,5: contro la banda bassotti veneziana potrebbe fare male offensivamente, ma il rischio difensivo fa propendere a coach Banchi di centellinarle l’impiego.
Bryant Dunston 6,5: partita da vecchio drago, il suo senso della posizione è meraviglioso, e se i rimbalzi suoi sono pochi suggerirei di seguire i suoi tagliafuori.
Awudu Abass 5,5: non è in grande serata di tiro, e allora perde le sue sicurezze, ma il suo fisico è preziosissimo.
Isaia Cordinier 6,5: mezzo punto in più per il 2/2 decisivo dalla lunetta, però il transalpino deve capire cosa vuole diventare, se desidera fare il protagonista deve migliorare la concretezza offensiva, perché quella difensiva è già da top player.
Marco Spissu 5,5: numeri da brividi per un playmaker, è titubante e perde un pallone pesantissimo nel momento clou del match, mezzo voto in più per le due bombe, segnate nel momento del sorpasso.
Max Heidegger 5: non si è ancora ripreso dall’errore di gara #1, ammacca ferri da ogni posizione.
Davide Casarin 6,5: gioca un secondo tempo difensivo di grande intensità contribuendo a togliere Belinelli dalla partita, e mette anche la bomba del -1.
Andrea De Nicolao 8: partitona di De Nic, fra regia, tiri, assist prende per mano la Reyer e la conduce al sorpasso.
Giga Janelidze n.e.
Mfiondu Kabengele n.e.
Jordan Parks 7,5: altra partitona del 22, punisce con continuità i cambi virtussini ed è protagonista della rimonta.
Jeff Brooks 6: dà respiro ai compagni del quintetto leggero ed il suo lo fa.
Aamir Simms 7,5: partita a 360°, canestri, rimbalzi e difesa, monumentale.
Kyle Wiltjer 4: non difende, non prende rimbalzi, se non fa canestro è un inutile orpello.
Rayjon Tucker 4,5: si mette in partita a fine secondo quarto andando spesso in lunetta, ma commette tre errori imperdonabili a questi livelli.
Amedeo Tessitori 6,5: gioca un ottimo primo tempo, facendo da baluardo, il secondo tempo lo guarda dalla panchina per il quintetto piccolo scelto dalla staff veneziano, il riposo non potrà che fargli bene, altri 35 minuti non so se li avrebbe retti.