Bologna, 21 maggio 2024 – In una gara senza ritorno la Segafredo Virtus Bologna è riuscita, con una prova di forza, a superare la resistenza di una Bertram che ha sfidato tutti i pronostici forzando una impronosticabile gara#5.
Scesa in campo con un’altra faccia, e con altra energia, la Virtus Bologna ha azzannato subito la partita, provando subito ad accelerare i ritmi e cercando di non far schierare subito la difesa piemontese. La scelta è parsa subito vincente ed ha portato la gara sui binari che coach Banchi voleva, permettendo ai bolognesi di andare spesso in area sfruttando la maggior prestanza fisica.
La resistenza di Tortona è stata strenua, provando a convertire in punti facili le poche palle rubate ed i rimbalzi offensivi, ma queste sono state le uniche facili che gli uomini di coach De Raffaele sono riusciti a procurarsi.
La girandola di cambi operata dalla panchina felsinea ha sempre permesso a Bologna di avere in campo uomini freschi mentre le difficoltà ad arginare la strapotenza fisica di Shengelia e compagni ha costretto la panchina piemontese ad inventare soluzioni spesso estemporanee a causa dei falli commessi da Weems e compagni.
Chiudere il primo tempo con sole undici lunghezze di svantaggio è stato un affare per Tortona, viste le medie nel tiro da tre punti, ma allo stesso preoccupante, considerando che la Virtus aveva in mano la gara, ma soprattutto le scelte, con soli 4 tiri da tre punti presi contro i 23 da due, quasi speculare rispetto alle sue selezioni che vedevano 15 tiri da 3 punti, contro 11 da due.
Alla ripresa la difesa di Derthona ha provato a mettere un po’ di sabbia nell’ingranaggio bolognese, forzandolo ad un gioco più perimetrale, ma nelle difficoltà è emerso capitan Belinelli che, fra bombe e assist, ha frustrato ogni velleità di rimonta piemontese aprendo le porte ad un ultimo quarto di passerella casalinga.
QUI DERTHONA by Paolo Malinverni
Niente da fare per la Bertram, gara 5 e conseguente semifinale sono della Virtus Bologna. Derthona è parsa fin dai primi momenti molto tesa, nervosa, ben lontana dalla squadra spensierata e serena che alla vigilia si poteva immaginare (“giocheremo leggeri, non abbiamo nulla da perdere” aveva detto De Raffaele dopo gara 4).
Grande merito certamente alla difesa bolognese, che ha costretto fin dai primi minuti di gara i giocatori avversari a fare quello che non sanno fare o non hanno nelle corde di poter fare. Tortona però non è parsa nemmeno lontana parente della squadra vista al PalaEnergica di Casale e non solo per le percentuali bassissime al tiro: poca fluidità di gioco, poca decisione, poca concretezza.
Dall’altra parte una squadra che è salita di tono al momento giusto e che si è via via liberata delle sue paure, prendendo sempre più confidenza con la partita, fino a chiudere con uno scarto che, pur se un po’ severo per Derthona, riassume bene la differenza tra le due squadre.
Resta il fatto, incontestabile, che la Bertram abbia allungato la serie ben oltre quanto era lecito aspettarsi ed abbia dato anche un significato positivo alla propria stagione, iniziata nel peggiore dei modi, ma poi raddrizzata con un girone di ritorno superbo, con la sola pecca della troppa fragilità nelle partite in trasferta (solo Brindisi espugnata nella seconda metà).
Un traguardo comunque apprezzabile, certo non migliore di quanto raggiunto nelle prime due stagioni in serie A della società piemontese, ma che merita solo applausi.
QUI BOLOGNA
Dopo le deludenti Gara#3 e Gara#4 e con l’epidemia influenzale che ha colpito la squadra felsinea, Shengelia prima, Belinelli poi, per concludere con coach Banchi, Polonora e Hackett, questa gara#5 poteva essere le Waterloo della stagione bianconera, ed invece la squadra è riuscita a mettere in campo la sua fisicità la sua esperienza e le sue qualità.
Fa piacere notare l’imperiosa crescita dell’ex convalescente Shengelia, protagonista di una gara dominante in tutte le zone del campo, come non può non far piacere chi ha nel cuore la Virtus Bologna la partita di grandissima sostanza e acume di Isaia Cordinier che, lasciatosi alle spalle i suoi nervosismi, ha messo in campo una sagacia inaspettata e faconda.
Non si può dimenticare l’acume e la pazienza di Belinelli, che, al contrario delle trasferte piemontesi, non ha forzato quasi nulla, mettendosi anche al servizio dei compagni.
Altra nota abbastanza nuova è stata la gestione delle rotazioni di coach Banchi che ha aumentato le rotazioni, a volte anche freneticamente, diminuendo la durata degli stint di ogni giocatore, soprattutto da un Bruno Mascolo intraprendente.
Le note dolenti arrivano dalla coppia Hackett/Pajola, abbastanza in difficoltà nelle ultime tre partite, e da un Dunston che sembra abbastanza cotto, ma never underestimate the heart of a champion, come diceva il compianto Rudy Tomjanovich.
Ora la Virtus è attesa da una serie, che si preannuncia durissima, contro una Reyer che ha sudato le proverbiali sette camicie contro la coraggiosa Reggio Emilia e che Bologna dovrà affrontare, probabilmente per tutte le eventuali 5 partite, senza il suo risolutore principe: Iffe Lundberg.
Highlights
Sala Stampa
La parole di Tornike Shengelia dopo gara#5:
“A essere onesti complimenti di cuore a Tortona per questa incredibile battaglia. Hanno giocato una grande serie. A essere onesti ieri ho avuto una conversazione dura con i miei figli, mi hanno detto che mi e ci dovevamo svegliare e vincere questa partita altrimenti non sarei stato il benvenuto a casa. Quindi per tutta la partita ho avuto questo in mente. Scherzi a parte abbiamo giocato una grande gara in una grande atmosfera come al solito. Ora siamo pronti per le semifinali“.
Virtus Segafredo Bologna vs Bertram Derthona Tortona 92-63
Parziali: 21-14; 25-21; 23-19; 23-9
Pagelle
Marco Belinelli 7: rispetto alle gare di Casale è in netta crescita, ha la grande intelligenza di aspettare la partita e di punire, con tiri o assist, ogni distrazione della difesa piemontese è anche il difensore più efficace su Baldasso.
Alessandro Pajola 5,5: è in difficoltà, e si vede. Fa fatica a tenere l’avversario di turno e, non essendo brillantissimo, i suoi aiuti non hanno i tempi e l’efficacia solita.
Bruno Mascolo 6,5: a causa dei falli dei compagni deve giocare minuti importanti, non demerita e mostra tanta voglia ed aggressività, e non era scontato.
Rihard Lomasz 5: sembra un pesce fuor d’acqua.
Tornike Shengelia 8: in grande ripresa dopo il febbrone spazza via chiunque si frapponga fra lui ed il canestro, infallibile ai liberi si limita ad una sola palla persa, welcome back.
Daniel Hackett 5,5: è ancora in difficoltà fisica ed il mestiere non riesce a sopperire del tutto, ma la garra è sempre quella.
Jordan Mickey 6,5: è incomprensibile ed impronosticabile, con i mezzi tecnici che ha potrebbe dominare la lega, ma ha dei vuoti mentali che fanno cadere le braccia, come l’ultimo possesso piemontese del secondo quarto quando, probabilmente pensando al paradosso del gatto di Schrödinger, si dimentica di andare a chiudere su Radosevic che chiaramente mette la bomba allo scadere..
Achille Polonara 5,5: è l’influenzato di turno, fa quello che può, ma concede riposo a Shengelia, e non è poco.
Ante Zizic 6,5: il suo corpaccione non si insegna, sotto canestro occupa spazio e le mani sono buone, gestito bene per gli accoppiamenti difensivi dallo staff.
Bryant Dunston 5,5: la condizione fisica non è al massimo, ma il mestiere e la maestria fan sì che si trovi spesso nel posto giusto al momento giusto.
Awudu Abass 5,5: non è l’ultimo Abi, abbastanza frenetico, come spesso gli succede, si fa valere a rimbalzo.
Isaia Cordinier 7,5: partita solida, seria, concentrata, e quando è così connesso è un problema per chiunque gli si ponga di fronte.
Andrea Zerini 5,5 – Infila due stilettate da fuori, ma esce prestissimo dalla partita per falli.
Leonardo Candi 5,5 – Dopo l’exploit di gara 4 torna alla “normalità” di una stagione non troppo positiva, sbagliando molto anche dalla lunetta.
Chris Dowe jr. 6 – Nella prima metà sopperisce ad un opaco Ross dando buon ritmo ai compagni e mettendosi in proprio, poi viaggia a corrente un po’ alternata.
Riccardo Tavernelli s.v.
Arturs Strautins 5 – Serata negativa, un po’ limitato dai falli, si fa prendere dal nervosismo e combina poco.
Tommaso Baldasso 6,5 – Nel secondo quarto è protagonista con tre triple, ma si ferma lì.
Lorenzo Baldi s.v. – De Raffaele gli concede gli ultimi 30 secondi, fa in tempo a realizzare una tripla.
Ismael Kamagate 5,5 – Cerca di farsi sentire sotto i tabelloni, non ci riesce quasi mai.
Retin Obasohan 5 – Difende forte ma dà contributo nullo in attacco.
Kyle Weems 5,5 – Spadella da tre, perde troppi palloni, non è in serata.
Leon Radosevic 5,5 – Una tripla a fil di sirena a metà gara, per il resto appare scentrato e poco reattivo.
Colbey Ross 6 – 10 con 2 triple e 16 di valutazione, con una seconda metà gara più incisiva rispetto alla prima in cui non si vede quasi mai e non riesce a dar ritmo alla squadra.
Pagelle e punto Derthona del sempre ottimo Paolo Malinverni