Bologna, 22 aprile 2024 – Partita senza grosso pathos alla Segafredo Arena fra la Virtus Bologna, reduce dalla cocente eliminazione di Vitoria, e la UnaHotels.
Parte meglio Reggio Emilia ispirata da Briante Weber, contro il quintetto sperimentale di Bologna, fino al +5 a circa tre minuti dalla fine del primo, quando si sveglia Shengelia che ispira un parziale di 13-2 che permette ai padroni di casa di chiudere il primo parziale sul +6.
Il secondo parziale vede ancora la Virtus Bologna aumentare i ritmi e dilatare il vantaggio con capitan Belinelli protagonista mentre gli ospiti fanno sempre più fatica a fermare la strapotenza fisica dei lunghi felsinei e, come ulteriore complicazione, perdono Smith per un infortunio alla spalla.
Dopo il riposo lungo i bianconeri toccano subito il massimo sul +19, ma a questo pare riapparire sul parquet della Fiera di Bologna il fantasma del terzo quarto, noto spettro virtussino, che pare tarpare le ali all’attacco felsineo.
I ragazzi di coach Priftis continuano a giocare la loro pallacanestro, chiudendo l’area e sfidando la Segafredo al tiro da 3, e pian piano, un punto alla volta riescono a ricucire lo strappo andando all’ultimo mini riposo sul -7 e facendo ripensare a tutto il pubblico alla gara di andata.
Pronti via e la Unahotels con Chillo si porta a sole 5 lunghezze dai padroni di casa, ma stavolta, a differenza del quarto di Coppa Italia, la Virtus Bologna non si fa imbrigliare dai tatticismi dei reggiani e, ricominciando a trovare i lunghi sotto canestro, riesce a ricreare un cuscinetto di sicurezza di una decina di punti che si porterà in dote fino a fine gara.
Solita prova solida e convincente di Reggio Emilia, che con coach Dimitris Priftis e Claudio Coldebella ha costruito una struttura seria e con le idee chiare, come dimostra l’allontanamento di Kevin Hervey. Ora è attesa da due sfide ampiamente alla sua portata contro Napoli e Sassari che sembrano non aver più nulla da chiedere a questo campionato, ma è alla prese con l’infortunio di Jamar Smith, e non è cosa da poco.
In casa Segafredo l’unica cosa che contava questa sera era la vittoria, ed il risultato è stato raggiunto. Dopo il tour de force dei Play-in non si poteva certamente chiedere una prova scintillante, ma le risposte avute da Polonara e Zizic sono state confortanti.
Ora l’obiettivo è non commettere passi falsi nelle ultime due gare di stagione, soprattutto contro Derthona, campo per la Virtus molto ostico dove incontrerà il grande ex Kyle Weems.
Highlights
Sala Stampa
Le parole di coach Luca Banchi a commento della gara
Virtus Segafredo Bologna vs Unahotels Reggio Emilia 83-73
Parziali: 29-23; 28-18; 8-17; 18-15
Pagelle:
Iffe Lundberg 6,5: partita senza grossi acuti, ma giudiziosa.
Marco Belinelli 5,5: serata storta al tiro, ma come tutti i grandi tiratori non si fa certo frenare da 1,2,3,4,5,6,7 padelle… Capitano, si contenga !!!
Ognjen Dobric n.e.
Bruno Mascolo 5,5: non è certamente un uomo d’ordine, ma sembra avere anche perso quel tiro a centro area in step back che è sempre stato il suo marchio di fabbrica.
Matteo Baiocchi n.e.
Toko Shengelia 7: parte dalla panchina, ma quando entra si sente, eccome. Il migliore, fra punti, assist e falli subiti è il migliore dei suoi.
Daniel Hackett 6,5: nono scintillante, ma il solito leone. Deve fare anche gli straordinari a causa dell’influenza di Pajola. Mette la bomba del +12 che chiude definitivamente la partita.
Jordan Mickey 5: inizia benino, poi si perde come sempre nei meandri delle sue distrazioni, ma sempre con la sua difesa di schiena sul p/r, vero marchio di fabbrica.
Achille Polonara 6,5: anche questa sera va in doppia cifra e si fa notare sempre più per dinamismo e reattività, gran bella notizia.
Ante Zizic 6,5: comincia ad integrarsi sempre più, capisce i giochi, soprattutto difensivi e segna anche i liberi, quando capirà i passaggi di Shengelia potremmo dire di essere a bolla.
Awudu Abass 5: non una grande serata, la fisicità e sempre strabordante, ma stasera anche la frenesia.
Isaia Cordinier 6,5: cresce ancora un po’, ricomincia ad attaccare il ferro e a difendere come lui sa fare, dovrebbe solo calmarsi un po’, accettare gli arbitraggi italiani è un esercizio zen, ohm.
Briante Weber 7: il migliore di Reggio, gioca una partita di grande livello con zero palle perse.
Tommaso Bonaretti n.e.
Alessandro Cipolla n.e.
Langston Galloway 5: praticamente inesistente nel primo tempo, prova a risvegliarsi nella ripresa, ma è troppo falloso al tiro.
Mouhamed Faye 5: la brutta copia del giocatore visto altre volte, non vorremmo che l’arrivo di Black gli avesse levato delle certezze.
Jamar Smith 5: primo tempo quasi abulico per un realizzatore come lui, poi si infortuna e non ha tempo di riprendersi nella ripresa.
Lorenzo Uglietti 6,5: non ha paura di nulla, segna e difende con energia contro chiunque gli si pari di fronte.
Darion Atkins 5: praticamente annullato, riesce a prendersi solo 5 tiri, non impensierisce nessuno e viene asfaltato da Shengelia.
Tarik Black 5,5: non dà sicurezza in post e perde troppi palloni, difensivamente è abbastanza poroso.
Michele Vitali 6: non una gran serata al tiro, ma nella serataccia al tiro di Belinelli c’è molto del suo.
Sasha Grant 5,5: offensivamente quasi inesistente, ma nella rimonta di Reggio conta molto la sua presenza a chiudere l’area.
Matteo Chillo 6,5: partita giudiziosa di chi conosce i propri pregi ed i propri difetti, usa i palloni che gli recapitano con grande cura.