San Martino di Lupari, 24/03/2024 – Sesto successo consecutivo per la Passalacqua Ragusa, a cui in settimana è stato sottratto un punto per irregolarità amministrative, che si impone in casa di un’ Alama San Martino di Lupari, alla quinta sconfitta nelle ultime sei gare.
All’assenza di Stephanie Kostowicz, pivot dalla doppia doppia di media fuori da oltre un mese, le venete hanno dovuto aggiungere anche quella di Lidija Turcinovic e regalare due straniere alle siciliane ha trasformato quello che sarebbe potuto essere uno scontro diretto, vero o presunto, in una montagna ripidissima da scalare (sesta contro settima sì, ma con una voragine in mezzo, anche se a fine girone di andata le due squadre erano appaiate a quota 14 punti).
Eppure la partenza veemente della squadra di coach Giuseppe Piazza, che ha prodotto prestissimo un break di 14-0, è stata un biglietto da visita di tutto rispetto.
Le ospiti nelle ultime tre trasferte, più che sbagliare l’approccio, si sono trovate davanti delle avversarie assatanate di punti e pronte a dare tutto fin dall’inizio.
L’Alama San Martino di Lupari, costretta ad “accoppiamenti strani” (Taylor Soule su Oderah Chidom ad esempio), esattamente come il Banco di Sardegna Sassari e la E-Work Faenza, è riuscita nell’intento di mettere pressione difensiva, psicologica e fisica sulle siciliane che, tuttavia, avevano come obiettivo fare passare la tempesta senza danni irreversibili.
Come previsto, dopo i 23 realizzati nei primi dieci minuti di gioco, le giallonere hanno messo a segno la miseria di 21 punti negli ultimi tre periodi.
Le ragusane, iniziando a subire meno punti in transizione/contropiede, hanno messo la freccia del sorpasso a fine secondo periodo e lo schierare anche la difesa a zona, contro una squadra che ha tirato col 10% dal perimetro, ha pagato lauti dividendi nel corso della gara.
Nei secondi venti minuti non è che le siciliane (20 punti) abbiano fatto tanto meglio delle avversarie in attacco. È stato piuttosto un confronto tra difese. Le padrone di casa erano sempre sulle linee di passaggio e di penetrazione (tanti falli di sfondamento subìti), mentre le ospiti, che allungavano anche la pressione a tutto campo, si sono rese protagoniste di una serie lunghissima di stoppate.
Le venete non hanno mai realmente alzato bandiera bianca, ma i soli sette elementi ruotabili a disposizione, alla lunga potevano caricarsi eccessivamente di falli (cosa che non è successa, nonostante la strenua resistenza opposta) o arrivare completamente a corto di energie al traguardo, e così è stato.
Fra cinque giorni sarà un sabato di passione, in tutti i sensi, per entrambe le squadre. Se la Passalacqua Ragusa, che quasi certamente chiuderà al sesto posto la propria regular season, sarà ospite delle campionesse in carica del Famila Wuber Schio, l’Alama San Martino di Lupari, che ha un calendario terribile (potrebbe anche perderle tutte da qui alla fine), giocherà in casa di un’Oxygen Roma che inizia a puntare alla qualificazione playoff.
IL TABELLINO: San Martino di Lupari – Passalacqua Ragusa 44 – 57
LE PAGELLE
D’ALIE Rae Lin 4,5: ha messo gran cuore, come sempre, in campo, ma l’1/14 è stato disastroso. È una classe 1987 (per età potrebbe essere persino la madre di qualche compagna) e ci sta che sia arrivata stremata a fine partita, ma, da una giocatrice che ha prodotto pure una tripla doppia in stagione (sfiorandone pure un’altra), ci si aspettava decisamente di meglio.
CONTE Anastasia 6,5: si è spesa come poche in difesa e non si è data mai per vinta. È stata, anche lei non con buone percentuali, una delle due venete a realizzare dal perimetro.
SOULE Taylor 6,5: ha dovuto fare di necessità virtù ed è riuscita a tenere per lunghi tratti, benché non fosse esattamente il suo compito abituale, anche fisicamente Oderah Chidom.
VENTE Liga 4,5: l’assenza di Stephanie Kostowicz l’avrebbe dovuta responsabilizzare ed invece è passata quasi inosservata.
GUARISE Irene 7: è una classe 2003 e da lei non ci si aspettava la doppia cifra, che ha prodotto, né i canestri eleganti in reverse.
RUSSO Francesca 6: è stato buono il suo lavoro difensivo. In più, ha pure realizzato una tripla che, vista la serata al tiro delle Lupe, non è poco.
ARADO Arianna 6: come la sua valutazione. È una classe 2004 e ha tenuto per 25 minuti il campo in modo più che dignitoso.
THOMAS Jasmine 5: una playmaker che ha un saldo negativo tra assist, 3, e palle perse, 5, non merita la sufficienza. È stata pigra spesso nei passaggi. Qualche lampo c’è stato, ma in mezzo al temporale.
SPREAFICO Laura 7,5: ha realizzato un terzo dei punti della propria squadra (19 su 57), risultando, specie nel primo tempo, un’ira di Dio dal perimetro.
JUSKAITE Laura 4: in difesa ha lottato, ma ci si aspetta un altro rendimento da lei. Ha fatto virgola, ma, soprattutto, ha preso 2 soli tiri dal campo. Le è mancato spirito di iniziativa.
MICCOLI Maria 4,5: anche la sua prestazione è stata sottotono. Ha lotticchiato, ma, per quelli che sono i suoi standard, ci si aspettava di meglio.
CHIDOM Oderah 6,5: in attacco ci si aspettava di più, anche in considerazione dell’assenza della pivot titolare avversaria, ma si è fatta valere a rimbalzo e ha prodotto delle stoppate di notevole spessore.
MILAZZO Ilaria 6,5: ha commesso qualche ingenuità, ma la sua partita è stata “totale”: in difesa, in attacco, in cabina di regia. La verve le ha permesso pure di catturare ben 5 rimbalzi.
JAKUBCOVA Ivana 6: prestazione passabile da 9 punti e 6 rimbalzi: il minimo sindacale per una lunga straniera.
PASTRELLO Silvia 6: ha lottato come suo solito, ma il fatto che anche le compagne lo abbiano fatto in modo sostanzioso ha reso la cosa quasi normale.
LE VOCI DAL CAMPO (dalla pagina YT di LupebasketTv):
Salvatore Lo Magno
edito da Fabiola Jenco