LBA UnipolSai 9ª ritorno 2023-24:
di Michele Longo (Vox&One podcast)
Scafati 24 marzo 2024 – La Happy Casa Brindisi è viva, ci crede, vince 84-76 a Scafati e lo urla forte e chiaro a tutti. Lo fa ancora una volta giocando una partita solidissima, con una difesa al limite della perfezione in un secondo tempo in cui a concesso la miseria di 27 punti a uno dei migliori attacchi del campionato.
La Givova Scafati ha perso perché non si è adattata alla fisicità degli esterni biancoazzurri, ha giocato a tratti svogliata, affidandosi a iniziative personali e pigre, invece di cercare il gioco corale che la contraddistingue. Una battuta d’arresto che non fa troppo male, ma allontana i campani dalla potenziale zona playoff.
LA CRONACA – Sakota conferma Bartley in quintetto e l’americano risponde presente con canestri di pregevole fattura. Boniciolli invece ritrova un Gentile finalmente in buona condizione e si affida al solito quintetto con Henry ancora preferito come sesto uomo.
Brindisi parte subito con il piede premuto sull’acceleratore e vola sull’11-2 grazie a Bartley e l’energia di Sneed, ma basta un time out di Boniciolli per ridare equilibrio a Scafati e ritornare a contatto. I gialloblu, dopo 15 minuti sornioni, accontentandosi di restare a contatto, sfruttano al meglio alcune perse sanguinose di Washington e le triple di Rossato, sempre molto efficace in uscita dai blocchi.
Brindisi paga i 2 falli a carico di Bartley, Bayehe e Smith che, impossibilitati a difendere in modo aggressivo, vengono puntualmente attaccati dall’attacco campano. Scafati va anche a +7 per poi chiudere il primo tempo in vantaggio sul 49-43.
Al rientro dagli spogliatoi Brindisi è un’altra squadra. La difesa è quella rognosa, fisica e aggressiva vista nell’ultimo quarto contro Trento la settimana scorsa, così lo svantaggio viene annullato nel giro di due minuti. Solo il grande talento di Scafati e degli errori gratuiti su semplici layup di Morris e Bayehe, impediscono a Brindisi di allungare.
Gentile, immarcabile nel secondo quarto, viene limitato alla grande da Laszewski e dai cambi difensivi ordinati da coach Sakota. Lo stesso succede con Pinkins, annullato da uno Sneed all’ennesima doppia doppia, e con Rossato, il quale non riesce più a uscire facilmente dai blocchi e soffre terribilmente soprattutto la fisicità avversaria.
Brindisi ha trovato la chiave di volta per dare la svolta alla partita e aprire la porta della vittoria. Laquintana dà energia, Washington rientra ben settato e dimostra di essere molto affidabile nei momenti decisivi trovando sia soluzioni personali, sia servendo compagni liberi sull’arco. Al resto ci pensa Bartley che decide di suggellare la sua grande partita con una tripla di tabella da campione, che chiude definitivamente i giochi.
Brindisi vince con merito, ma è una vittoria agrodolce a causa dei risultati non positivi arrivati dagli altri campo. Le vittorie di Treviso a Pistoia e di Cremona in casa contro Venezia, rendono la salvezza ancora più difficile e gli svantaggi negli scontri diretti non fanno che aumentare il rimorso per i tanti punti buttati.
QUI SCAFATI – Nell’ultima puntata di Tripla Doppia, il programma del lunedì All Around (seguite il canale Youtube), coach Boniciolli era stato chiaro: non bisognava sottovalutare Brindisi, soprattutto con il nuovo assetto dopo gli acquisti di Washington e Smith. Non aveva torto, ma sembra che la squadra non l’abbia ascoltato del tutto.
Forse il primo tempo, in cui Scafati ha trovato il canestro con continuità, ha dato l’impressione che la partita fosse sui binari giusti per portarla a casa, o forse è venuta fuori un po’ di stanchezza negli uomini chiave, Gentile su tutti.
Fatto sta che più di una volta il coach è dovuto intervenire per limitare i parziali di Brindisi che, solo grazie al suo intervento dalla panchina, non sono diventati decisivi. L’impressione però è che Scafati sia una squadra che vive sul suo attacco e, quando questo non gira al meglio, non riesce a trovare le contromisure difensive per portare comunque la pagnotta a casa.
Questo è il motivo per cui sicuramente si salverà, ma molto probabilmente non farà i playoff. Nonostante ciò la stagione resta positiva e la squadra di patron Longobardi ha dimostrato di essere una delle poche solide realtà del sud Italia
QUI BRINDISI – Dalla sosta per la Final Eight di Coppa Italia Brindisi ne ha vinte tre su quattro, sta dimostrando di essere una squadra con identità e una spiccata attitudine difensiva. L’unica sconfitta, quella di Varese, rischia di essere decisiva soprattutto per come è maturata.
Anche le sconfitte, seppur dolorose, servono per migliorare. È questo il caso di Brindisi, poiché in quel caso coach Sakota ha capito che non poteva affidarsi a una rotazione limitata a 7 giocatori in quanto mancava lucidità nei decisivi finali di partita.
Contro Trento e contro Scafati le rotazioni allargate sono state fondamentali. Prima di tutto perché il contributo di Laquintana, Riismaa e oggi anche di Lombardi è stato fondamentale; in secondo luogo perché ciò permette agli uomini più importanti di arrivare freschi nei minuti decisivi.
Oggi Washington e Bartley ne sono stati chiari esempi. Il primo è stato fondamentale dopo una partita insufficiente e condita da troppe palle perse, il secondo è stato invece importantissimo in difesa e con la tripla che ha fatto calare il sipario. A loro due si aggiunge Sneed, già pronto per giocare una coppa europea ad alto livello, vero equilibratore di questa squadra e gemma preziosa del mercato estivo.
La salvezza resta difficile, anzi difficilissima, ma Brindisi dimostra di crederci e questo è un bene per una lotta che si è incredibilmente accesa nelle ultime settimane
Givova Scafati – Happy Casa Brindisi
I parziali: 21-24, 28-19, 14-21, 13-20
LE PAGELLE
Givova Scafati
Pierfrancesco Sangiovanni ne
Gerry Blakes 5: con Henry ha poco spazio e non fa nulla per guadagnarsi altri minuti
Alessandro Gentile 6,5: primo tempo da campione, ripresa un po’ in affanno. Ancora non è al meglio e si vede, ma resta una pedina insostituibile negli schemi di Boniciolli
Sek Henry 6: meno incisivo che nelle due precedenti uscite. Fatica a trovare buone spaziature in attacco.
Aristide Mouaha ne
Kruize Pinkins 5,5: soffre la difesa di Sneed e non riesce a far valere il fisico
Riccardo Rossato 6: nonostante sia un più che buono difensore, soffre la stazza di Bartley. Mortifero da tre nel primo tempo, cala notevolmente nella ripresa
Gerald Robinson 6: sa costruirsi il tiro come pochi, gioca con il suo fisico e le sue finte che fanno andare a farfalle Washington. Non spinge in transizione come vorrebbe e spara a salve da tre
Demetre Rivers 5: 28 minuti minuti in campo in cui si vede davvero poco
John Richard Nunge 5: con Bayehe e Smith gravati da due falli dopo pochi minuti di gioco doveva essere più incisivo nel pitturato. Invece continua a preferire il “pascolo” sulla linea da tre punti dove però viene servito poco e male.
Giovanni Pini 5: partita anonima
Happy Casa Brindisi
Jamel Morris 6,5: molto male al tiro, ma nel secondo quintetto dimostra di essere un fattore e di avere anche un buon playmaking. I 7 assist passano quasi inosservati, ma sono la parte più importante della sua partita
Niccolò Malaventura ne
Tommaso Laquintana 6,5: meno incisivo in attacco rispetto alla partita contro Trento, ma è il cambio perfetto di Washington e si accoppia benissimo con Morris in uscita dalla panchina. Il suo approto sta diventando fondamentale in questa fase della stagione
Xavier Sneed 7,5: l’uomo ovunque. C’è qualcuno libero sull’arco? lui arriva dal nulla e lo stoppa. C’è una palla vagante in area? No problem, arriva lui e strappa il rimbalzo con i denti. Fondamentale
Nate Laszeswki 7: Bravo a trovare sempre la soluzione giusta in attacco e finalmente bravo nelle chiusure difensive. in una difesa fatta di raddoppi e difesa in post dimostra che può dire la sua. Ha ampi margini di miglioramento e sembra anche avere la testa giusta, deve solo trovare continuità.
Andrew Smith 6,5: fatica a controllare il suo stesso corpo e dimostra di avere limiti importanti nel taglia fuori a rimbalzo. Se però Brindisi resta in partita nel secondo quarto è solo grazie a lui e alle sue letture nel pick ‘n roll offensivo.
Fadilou Seck ne
Eric Lombardi 6,5: bravo Eric. Le voci di mercato non lo distraggono e lui sfodera la miglior prestazione del girone di ritorno, condita da una tripla dall’angolo di pregevole fattura.
Frank Bartley 8: MVP a mani basse. Vuole dimostrare sin da subito che la pessima prestazione contro Trento è stata solo un incidente di percorso. Martella il canestro di Scafati tirando con il 50% da tre e mettendo la tripla decisiva. Visto che c’è da anche il solito, importantissimo, contributo difensivo
Joonas Riismaa sv
Jordan Bayehe 6: limitato dai falli, gioca con il freno a mano tirato. Sbaglia un layup facile, ma si rifà subito dopo.7
Eric Washington 6,5: tre quarti da film horror, con 5 palle perse sanguinose che regalano punti facili in contropiede. Nell’ultimo quarto però dimostra perché Brindisi ha fatto bene a puntare su di lui. Ottime letture e freddissimo nei momenti decisivi