Torino, 15 febbraio 2024 – Ed un’altra sorpresa è servita: la campionessa in carica Brescia è eliminata dalla stessa Gevi Napoli che aveva battuto non più di una decina di giorni fa, al Palabarbuto, per 21 punti. E’ la solita magia della Final Eight, competizione in cui tutto può succedere e l’upset è dietro l’angolo: Napoli è stata eccellente nel farsi trovare pronta e giocare con l’aggressività giusta, rimanendo davanti per 40 minuti. Brescia è stata sovrastata e non è mai entrata in partita, giocando un basket molto diverso da quello che è abituata a giocare (sia per esecuzioni che per idee sbagliate). La Gevi vince meritatamente per 80-74 e giocherà la semifinale con Reggio Emilia.
Ci si deve necessariamente levare il cappello per questa Napoli, che ha giocato con una fame incredibile ed è stata in grado di capitalizzare le serate eccellenti in attacco di Brown e Pullen. Ma il capolavoro della Gevi nasce soprattutto dalla difesa: Napoli parte subito fortissimo e manda in confusione Brescia, che non riesce a creare un vantaggio e a dare la palla in post facilmente come riesce a farlo di solito. Con il passare dei minuti la squadra di Milicic ci crede sempre di più e arriva anche a +15 nel terzo quarto: nell’ultima frazione c’è qualche brivido sul +5, ma i partenopei riescono in qualche modo a rimanere al comando con i canestri di Pullen e Zubcic.
Va fatto un grande plauso a Milicic che ha mischiato le carte rispetto alla sconfitta del PalaBarbuto di 10 giorni fa, partendo in quintetto con De Nicolao e il giovane Andrea Mabor. Napoli è entrata in campo con le idee chiare e molto motivata: la difesa è stata settata perfettamente dal coach croato, tanto da mettere in difficoltà l’attacco da pick and roll e spalle a canestro di Brescia come nessun altro aveva fatto nel corso dell’anno.
Dall’altra parte ovviamente la Germani ci ha messo del suo: la Brescia di ieri sera è stata (forse) una lontanissima parente di quella delle prime 20 giornate di campionato. Non ha funzionato nulla, o quasi, in entrambe le metà campo: in attacco poche idee e ben confuse fino all’ultima frazione. Male a livello di fisicità (Napoli ha interpretato meglio il metro arbitrale), male nella conclusione da dentro l’area e sulla difesa anche delle azioni della Gevi più semplici.
Insomma, non è stata la solita Germani e questo è dimostrato anche dalle insolite (e in alcuni tratti difficilmente spiegabili) rotazioni attuate da coach Magro, che ad un certo punto sembrava non sapere più a cosa appoggiarsi. I tanti tiri da 3 punti, anche affrettati, di una squadra che invece solitamente va molto pazientemente in area erano un altro campanello d’allarme. Colpa della pressione? Troppa tensione per le aspettative che c’erano sulla squadra? Mancata abitudine a giocare partite così fisiche e tirate? Probabilmente tutte e 3 le cose. Sta di fatto che Brescia mette in campo la peggior partita dell’anno: non era proprio l’occasione giusta per farlo…
La cronaca
Partenza super di Napoli, che impone il suo ritmo e segna 10 punti in meno di 3 minuti: la Germani sente la pressione e scende in campo troppo molle in attacco. 3-10 al 3′, ottimo Brown. Brescia prova a rispondere con la tripla di Gabriel, ma il primo quarto rimane sotto il controllo della Gevi. Ottima l’aggressività difensiva di Napoli, che toglie il gioco nel pitturato alla Germani: con i liberi di Brown si va sull’8-17. La tripla insperata di Burnell consente a Brescia di chiudere a -8 (11-19).
Brescia non è ancora entrata in campo all’inizio del secondo quarto e non ha ancora segnato un canestro da 2 punti: la Gevi ne approfitta e va a +12 (14-26 al 14′). Arrivano segnali di risveglio della Germani con Bilan e Christon (24-26). Napoli brava a resistere e a tenere la testa avanti con Sokolowski e Pullen (24-32). Arriva ancora una reazione di Brescia firmata da un ottimo Burnell ma Napoli chiude il primo tempo sul 30-34.
Nel terzo quarto la Gevi non allenta la presa, anzi prova ad allungare: Brown segna canestri difficilissimi e porta Napoli per la prima volta sul +11 (34-45). Pessimi segnali per Brescia, che continua a non trovare buone soluzioni offensive contro la buona difesa di Napoli, se non per un paio di pick and roll. Christon e Gabriel riportano sul -4 la Germani (41-45). Troppi errori, però, per Brescia e Napoli sembra in missione: si mette all’opera Pullen e porta i partenopei sul +13 (41-54). Il parziale non si ferma, con la Germani che esce dalla partita e la Gevi bravissima a segnare 27 punti in un quarto: al 30′ è 46-61.
All’inizio dell’ultima frazione Napoli rallenta: sembra esserci ora un po’ di tensione tra le fila dei campani. Arrivano alcuni liberi sbagliati e Brescia prova a rimettersi in corsa grazie ai canestri di Gabriel: ma manca ancora la continuità per piazzare un parziale. Napoli resiste sul +11 (66-55) grazie ad una tripla fondamentale di Zubcic. La sensazione però, è che i ragazzi di Milicic ora abbiano un po’ di “paura di vincere”. Brescia arriva a -5 (68-63). Bravo però Pullen a punire la pessima difesa sulle penetrazioni di Brescia (74-64 al 36’). Gli ultimi tentativi della Germani di riaprire la partita sono timidi e ancora non convincenti: Brescia non torna mai sotto il -6 negli ultimi 3 minuti, nonostante i primi squilli di Della Valle e Massinburg. Sul 77-70 ad 1’15” dalla fine la Gevi chiude virtualmente la partita, che finisce 80-74
Germani Brescia 74 – Gevi Napoli 80
Parziali: 11-19; 19-15; 16-27; 28-19
Progressione: 11-19; 30-34; 46-61
Le pagelle
Germani Brescia
Semaj Christon 5: il fatto che Brescia continui a chiedergli di creare in isolamento nel primo tempo è indice della poca pericolosità dell’attacco bresciano. Crea un paio di canestri, sbaglia altri tiri, non crea per i compagni: esce al 27′ e clamorosamente non gioca neanche un minuto dell’ultimo quarto.
C.J. Massinburg 5: grave assente della partita, entra e si fa sovrastare dall’intensità degli avversari senza lasciare il segno come al solito. Solo un paio di canestri e 5 rimbalzi. Troppo poco.
Amedeo Della Valle 5,5: versione opaca del marchesino, che ha tanto palla in mano e prova a creare qualcosa dal pick and roll ma con successi molto ridotti. Ci sono sì 12 punti e 6 rimbalzi, ma anche 4 palle perse e la sensazione di aver mancato l’appuntamento più importante.
David Cournooh 5: se le cose non vanno, soprattutto in attacco, è difficile aspettarsi che sia lui a dare la scossa. Non dà nessun contributo alla causa.
John Petrucelli 6,5: in attacco commette alcune ingenuità negli ultimi minuti che pesano moltissimo, ma gli si può dire poco. Fa davvero un ottimo lavoro su Ennis e le altre guardie napoletane, recuperando anche 3 palloni e rifilando una stoppata. Ci aggiunge 5 rimbalzi e 4 assist, peccato appunto per alcune sbavature in attacco (3/9 al tiro).
Jason Burnell 6: regge abbastanza bene nei 12 minuti in campo. Mette un paio di canestri inspiegabili nel secondo quarto, mantenendo vicina Brescia e segnando 10 punti in un amen. Perchè poi non vede più il campo?
Kenny Gabriel 6,5: luci e ombre. Buono il contributo in termini assoluti (19 punti), meno per quanto riguarda le percentuali e alcune scelte di tiro. Però in una serata in cui Brescia non crea mai niente, lui almeno offre un appiglio offensivo a cui aggrapparsi.
Nicola Akele 5: copiare e incollare il giudizio di Cournooh. Non lascia il segno in difesa, viene lanciato in quintetto probabilmente per annullare Zubcic ma non lo trova in campo…in attacco ovviamente solo virgola.
Miro Bilan 4,5: ok i 12 rimbalzi (di cui diversi arrivano perchè prende delle carambole sui suoi stessi, evitabili, errori). Ma il centro croato gioca una partita deludente, non entra in ritmo, è molle sotto canestro e lascia lì troppi punti facili. Grande assente.
Mike Cobbins 5,5: la solita difesa… fino ad un certo punto. Sicuramente le cose vanno meglio in campo con lui piuttosto che con Bilan, ma anche il centro USA si va battere qualche volta di troppo.
Gevi Napoli
Tomislav Zubcic 6-: fa specie dargli una lieve insufficienza dopo un’impresa del genere di Napoli…Ma non è che lui abbia contribuito più di tanto. Sparacchia dalla lunga distanza (1/10) e perde un pò di palloni. Va detto però che segna 5 punti più che fondamentali nell’ultimo quarto.
Jacob Pullen 8: buca la difesa bresciana come un coltello rovente nel burro fuso, nell’ultimo quarto. Più punti segnati (25) che minuti in campo (22): il leader offensivo di cui Napoli aveva bisogno per un’impresa come questa.
Tyler Ennis 7: in attacco fa quel che può. Segna qualche canestro, distribuisce 8 assist e perde 4 palloni. In ogni caso il lavoro difensivo è notevole e prezioso.
Michal Sokolowski 8,5: si prende meno tiri del solito e punta tutto sulla solidità. Crea per i compagni, si rende utile a rimbalzo, manda a bersaglio entrambe le triple che si prende. Gioca una partita molto matura: 12+5+7.
Tariq Owens 7: nei 30 minuti che passa in campo gioca con aggressività e non è passivo come nell’ultimo confronto con Brescia in campionato. Questa volta la Germani non riesce a dare palla facilmente a Bilan e a dominare in area e lui ha grandi meriti.
Alessandro Lever sv
Markel Brown 8,5: è ovunque. Recupera palloni, prende rimbalzi, parte in transizione, segna triple importanti… partita totale e da MVP. Quando Napoli corre e lui riesce a scaldarsi sono dolori. 19 punti, 5 rimbalzi, 4 recuperi, 3 assist.
Giovanni De Nicolao 6: 17 minuti di preziosa difesa, senza farsi vedere in attacco
Michele Ebeling ne
Andrea Mabor Dut Biar 6: lanciato subito in quintetto con una mossa a sorpresa da coach Milicic. Lui ovviamente non giganteggia ma regge bene il campo.