Due giorni fa dopo la piallata di Atene scrivevo che ero curioso di vedere come sarebbe andata ad Istanbul. Beh, dopo questi 40 minuti piuttosto seccanti se visti con gli occhi di un tifoso biancorosso potremmo ripetere le cose scritte 48 ore fa.
Cosa possiamo aggiungere di nuovo? Che al 99% da qui in avanti l’Eurolega per l’Olimpia diventerà una palestra per le competizioni italiane dato che i play-in sono diventati praticamente irraggiungibili.
E che questo, dato il roster a disposizione, sia un mezzo fallimento anche considerando infortuni e sfighe varie. Soprattutto che l’Olimpia in emergenza trascinata dagli italiani era ben diversa da questa dove in pochi danno l’impressione di lottare e gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Quando le difese avversarie alzano la pressione questa Olimpia si scioglie come neve al sole, incapace di una reazione, emotiva prima ancora che tecnica.
Quando prendi 30-7 di parziale con in panchina gli uomini che qualche minuto prima ti hanno permesso di fare il break non si può non parlare dello staff tecnico. Staff che mi pare piuttosto in confusione avvalorando la tesi che quando ha 7-8 giocatori anche del secondo e terzo quintetto è un conto, quando ne ha a disposizione 13-14 sbaglia le convocazioni e non ne parliamo di rotazioni e minutaggi.
Di capitoli da aprire questa Milano ne offre a bizzeffe: potremmo parlare della questione Mirotic che, nel parziale di cui sopra, avrà tentato un tiro in attacco ma in difesa è stato aldilà di imbarazzante: un palo della luce, saltato in tranquillità da chiunque palleggiasse in casa Efes, ed anche a rimbalzo ha sofferto parecchio contro i lunghi turchi.
Poi parliamo di McGruder, bollato già come bidone da stampa e tifosi, ha dimostrato invece essere un buon giocatore. Non sarà certo l’innesto svolta-stagione ma se qualcuno l’ha pensato ha sbagliato di grosso. Poi, perché Messina non l’abbia rimesso in campo nel momento di massima difficoltà…Rimarrà un mistero.
E Melli? Da quando è tornato Mirotic è sparito il condottiero senza paura ed è arrivato una sua brutta copia. Un caso? Non lo so, sarà il finale di stagione a dircelo.
L’ultima cosa è sul gameplan difensivo: perché ogni volta che l’Olimpia ha Pleiss come avversario questo viene lasciato tirare da 3 piedi per terra in tranquillità? Non può essere sempre figlia del caso o di rotazioni sbagliate…Ma porca paletta, non ci vuole moltissimo a non staccarsi dal tedesco che in attacco ha la mobilità di Mirotic in difesa.
Con questa la chiudo qua, appuntamento per settimana prossima con la prima delle nove amichevoli europee dell’Olimpia. Chissà quanti altri capitoli del romanzo biancorosso 2023-24 mi toccherà aprire…
IL TABELLINO: Efes Istanbul – Olimpia Milano 79 – 73
DIAMO I NUMERI
3 – i minuti a Poythress. Potevano essere di più dato il discreto rendimento offerto nelle ultime partite ed il tasso di atletismo degli avversari. Sono scelte, comunque, che certificano sia l’acquisto sbagliato di questo giocatore che effettivamente sta cambiando troppe squadre nella sua carriera, sintomo che nessuna a fine stagione è soddisfatta al 100% del suo rendimento.
2,3 – in milioni di dollari, più o meno, l’ingaggio di Darius Thompson vicino a Milano l’estate scorsa e poi convinto dai suddetti presidenti spirati a traslocare in Turchia. Chissà come sarebbe andata la stagione con lui in cabina di regia dall’inizio? Stasera non mi ha entusiasmato ed ho avuto l’impressione che finché le chiavi della squadra le avrà Larkin lui sarà altalenante. Certo è che, dato che la prospettiva di diventare italiano a tutti gli effetti rimane concreta. lo inizierei a contattare per quando gli scadrà il contratto.
2 – oltre a Thompson sono gli ex del nostro campionato in forza all’Efes e cioè Jones e Willis (ci sarebbe anche Daum ma è infortunato). Allora si possono pescare americani a costi non esorbitanti che possano giocare in Eurolega, o no? No perché a colpi di Mirotic, Poythress, Pangos etc non vorrei che qualcuno pensasse che no, non si può fare. E poi vorrei anche ricordare che in una squadra due o tre che spostino il pianoforte e lo puliscano ci vogliono, mica tutti possono suonarlo…
1.000.000 – le polemiche e le parole che tra poco scriveranno tutti, alla notizia (da fonti turche, non esattamente attendibilissime) che tra Messina e Melli sia scoppiato un alterco. Io mi auguro sia vero, perché vorrebbe dire che il piattume non fa parte di questo gruppo. Da litigi così, in queste situazioni, o se ne esce più forti oppure si esce con la sfaldatura più totale. Appuntamento alle Final 8 di Torino per la risposta.
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Complimenti all’Efes perché alla fine ha vinto la partita, ma è veramente frustrante aver giocato tre quarti molto buoni e aver perso la partita per un quarto terribile. E’ difficile spiegare quanto è successo, perché sta succedendo da tutto l’anno, Abbiamo perso tantissime opportunità e continuiamo a farlo. Se siamo fragili, continueremo a parlare, parlare, parlare e magari riusciremo a risolvere il problema. Per usare un modo di dire inglese, è chiaro che stiamo parlando dell’elefante nella stanza”.
Cristiano Garbin
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