Bologna, 18 gennaio 2024 – In una partita nella quale era importante solo vincere, la Virtus Bologna ha portato a casa il risultato sudando le proverbiali sette camicie raggiungendo lo scopo solo nel finale.
Non è stata sicuramente una partita per palati fini, ma il pathos e l’incertezza ne hanno fatto un match che il pubblico e la squadra bolognese ricorderanno per un po’ poiché, per l’ennesima volta, come contro il Barcellona o contro il Bayern Monaco ha mostrato come questo gruppo non voglia accettare la sconfitta.
In un ambiente ovattato la Segafredo, pur non brillando, era riuscita a raggranellare un tesoretto di 9 punti con il quale chiudeva un primo quarto che sembrava dare margini di controllo ai bianconeri.
Con l’inizio del secondo quarto la partita si capovolgeva completamente, l’Asvel cominciava a difendere molto più fisicamente mettendo le mani addosso e, con Youssoupha Fall a presidiare l’area, i virtussini perdevano completamente la via del canestro e nei due quarti centrali mettevano a segno soli 26 punti.
Belinelli sparava a salve, la squadra perdeva ben 9 palloni mentre, grazie ad una fiammata di Paris Lee, i francesi riuscivano a aggiungere la doppia cifra di vantaggio a 3 minuti da fine terzo quarto.
I numeri di questi primi tre parziali erano impietosi per la squadra di casa: 46-67 la valutazione, 24-32 il conto dei rimbalzi, 10-17 il conto degli assist, ma teneteli a mente queste cifre che le riprenderemo fra poco.
Anche l’inizio dell’ultimo parziale ha fatto tremare i polsi agli 8.000 della Segafredo Arena perché i primi quattro attacchi bolognesi registravano 1 tiro sbagliato e ben 3 palle perse consecutive, ma paradossalmente era in questi primi minuti che si decideva la partita, con i francesi che non riuscivano ad approfittare della confusione offensiva felsinea.
Preso dallo sconforto coach Banchi cambiava le carte in tavola: in campo il doppio play, Polonara e Zizic da lunghi e Lundberg a sostituire un acciaccato Cordinier.
Come d’incanto la Segafredo Virtus Bologna suonava la carica e, sospinta da un pubblico caldo come non mai, diventava una muraglia invalicabile per i transalpini che perdevano qualunque certezza. Hackett vestiva i panni del condottiero indomito; Pajola tornava ad essere l’Arsenio Lupin del terzo millennio; Zizic cominciava a spostare Fall togliendolo dalla sua comfort zone e Polonara si tramutava in Dea Kalì, arpionando palloni, stoppando e schiacciando un tap-in che suonava la definitiva carica.
A tutto questo aggiungiamo il cameo di Capitan Belinelli che, dopo una partita fin lì inguardabile, metteva due bombe fondamentali.
In tutta questa baraonda organizzata coach Poupet ci ha capito oggettivamente poco, ha subito un parziale di 14-0 senza neanche chiamare un time-out, non è riuscito a calmare le acque e qui l’assenza di De Colò ha inciso tantissimo.
Vi ricordate i numeri di cui abbiamo parlato? Ecco qui i dati finale che spiegano esaustivamente il dominio bianconero dell’ultimo quarto: valutazione 83-71 differenziale di +33, rimbalzi 38-39 differenziale +7, assist 16-18 differenziale +5.
L’Asvel dovrà affrontare il Bayern Monaco nell’ultimo turno, ma oramai l’obiettivo del team di Tony Parker è evitare l’ultimo posto in classifica, ma senza De Colò la strada sarà improba.
Che dire della Virtus Bologna? Vittoria preziosissima, che in questo momento di calo fisico vale doppio. Senza Shengelia, con Zizic da inserire e con un gruppo che sta tirando il fiato il modo in cui si è vinto non è importante, ma anzi, come si dice nel calcio è stata una vittoria da grande squadra, soprattutto in vista delle prossime trasferte contro Fenerbahce e Barcellona.
Alcune note positive comunque coach Banchi può registrarle a cominciare dalla crescita costante di Achille Polonara, che fa piacere a tutto il mondo cestistico alla ripresa di Daniel Hackett, che sembrava sprofondato in una buca, ed infine alle certezze che tutto il gruppo virtussino sta acquisendo partita dopo partita.
Highlights
Sala Stampa
Le parole di Daniel Hackett nel dopo gara:
“Le chiavi della nostra rimonta sono questi ragazzi fantastici che abbiamo in spogliatoio, lo staff tecnico ed ovviamente i nostri tifosi.
Oggi è stata davvero difficile, ma sapevamo che sarebbe stato così. Eravamo con vari giocatori infortunati, soprattutto Shengelia, quindi dovevamo trovare un altro modo per uscirne più forti. Sapevamo che l’ Asvel è una squadra forte, che gioca duramente, ma nell’ ultimo quarto abbiamo trovato la forza dentro di noi per uscire fuori.
Non volevamo mollare in difesa e abbiamo mostrato tanto carattere nel recuperare e nel portare a casa questa partita. La chiave della partita è stata aver ritrovato la nostra difesa, nel secondo quarto abbiamo concesso troppo agli avversari difensivamente, permettendogli di giocare liberi non riuscendo ad imporci. Nell’ ultimo periodo abbiamo ritrovato la nostra difesa che ci ha permesso di ritrovare ritmo in attacco.”
Il commento di Capitan Belinelli nel dopo partita:
“E’ stata una partita difficile e sono qui a parlare della gara delle riserve, se così vogliamo chiamarle. E’ facile vincere quando tutti giocano bene, ma oggi sono stati importanti l’energia di Achille, i canestri importanti di Daniel, di solito si legge sui giornali di Toko, di Belinelli, ma la cosa incredibile è che quest’anno siamo una squadra speciale e lo stiamo dimostrando sul campo.
Ovviamente la stagione è lunga e noi andiamo in campo cercando di dare tutto quello che abbiamo, quest’anno abbiamo qualcosa di speciale, volevo sottolineare che è stata una vittoria di squadra, ma è giusto parlare, quando ci sono queste partite, di quelli di cui si parla meno. Le persone che conoscono poco la pallacanestro guardano solo i punteggi, invece questa è stata la partita di Daniel Hackett, di Achille Polonara, di Alessandro Pajola e di tutti quelli che fanno il lavoro sporco.
Le squadre forti hanno questo, tutti sono importanti, noi lo abbiamo dimostrato in una partita difficile contro un avversario che, nonostante la classifica, è una squadra di talento. E’ stato complicato e, fino all’inizio del quarto quarto eravamo sotto, poi l’energia, la voglia di vincere che abbiamo noi e soprattutto quelli che sono andati in campo nell’ultimo parziale sono state fondamentali. E’ stato lì che abbiamo vinto la partita, ma ora pensiamo alla prossima.
Sono veramente orgoglioso di essere il capitano di questa squadra e di aver un grande allenatore ed un grande staff.“
Virtus Segafredo Bologna vs LDLC Asvel Villeurbanne 73-63
Parziali: 19-10; 8-22; 18-22; 28-9
Pagelle
Iffe Lundberg 6+: le cifre non sono scintillanti, ma in campo nell’ultimo quarto lui c’è, è solido, difende ed è difficile da spostare.
Marco Belinelli 6: spara a salve per quasi tutta la partita, ma non è sicuramente timido, come tutti i grandi tiratori non perde mai fiducia e mette due bombe fondamentali nel finale, capitano.
Alessandro Pajola 7,5: pochi come lui possono cambiare una partita in difesa. Il suo +/- è clamoroso ed i 7 assist sono tanto tanto tanto.
Bruno Mascolo n.e.
Rihards Lomazs n.e.
Daniel Hackett 8,5: le cifre parlano per lui ed è il vero condottiero di questa squadra N A P O L E O N E.
Jordan Mickey 5,5: inizia benino, poi mostra troppa titubanza di fronte a Fall.
Achille Polonara 8: cresce giorno dopo giorno e stasera la sua energia è stata contagiosa, nell’ultimo quarto è ovunque, prende 7 rimbalzi chiude ogni spiraglio, stoppa e contribuisce a salvare un pallone sul +5 fondamentale.
Ante Zizic 6,5: mai come questa sera le sue cifre sono menzognere, nell’ultimo parziale toglie completamente dalla partita Fall, fondamentale.
Bryant Dunston 5,5: abbastanza penalizzato dal metro arbitrale soffre troppo Fall.
Awudu Abass 5: non è la sua partita e da 3 deve ritrovare i riferimenti.
Isaia Cordinier 5,5: è in evidente difficoltà fisica e senza la sua solita esuberanza fa molta fatica, soprattutto in attacco, però mette lo stesso un paio di canestri molto importanti.
Mike Scott 5,5: dieci minuti senza lasciare il segno.
Deshaun Thomas 5: l’ex Milano e Badalona gioca praticamente solo da 4, difende e spinge, ma nell’ultimo quarto viene travolto da Polonara.
Paris Lee 6,5: l’attacco francese è lui, una sua fiammata porta a +11 i transalpini, ma non è sicuramente un ragionatore, però i 12 assist sono un cifra importante.
Joffrey Lauvergne 5,5: per 3 quarti fa molto male alla difesa bolognese molto flottata su Fall, ma nell’ultimo quarto sparisce dal campo.
Timothe Luwawu-Cabarrot 5: non dovrebbe portare mai palla, come i milanesi sanno bene, evidentemente a Villeurbanne non hanno visto la stagione 2022-2023.
Boris Dallo n.e.
Edwin Jackson 5: in una decina di minuti recupera un paio di palloni, dopo di che, il nulla.
Youssapha Fall 7,5: come per la gara di andata è il grande totem che disturba tutta Bologna, nell’ultimo quarto non riescono mai a trovarlo.
David Lighty 5: fa un buon lavoro su Belinelli, ma poco altro, pallida copia del giocatore visto anni fa, timido ed impacciato.
Mbaye Ndiaye 6,5: non spreca un pallone, è protagonista di molti recuperi francesi, solido.
Noam Yaacov 5: impalpabile.